Una domanda che mi assilla dall’adolescenza. Quando i miei non mi lasciavano uscire di sera dopo cena, pensavo “forse hanno ragione, non sarà che pretendo troppo”. E quando volevo andare in città il sabato sera con i miei amici di liceo e mi era concesso solo per occasioni speciali, quali feste o compleanni e io mi ripetevo la domanda “pretendo troppo?”
Ho 32 anni, un marito speciale, un figlio adorabile, un lavoro che mi permette di dormire tranquilla, il part time che mi permette di vivermi la mia famiglia con serenità. Allora che voglio ancora? Sempre quella domanda, sempre lei. Non posso sentirmi insoddisfatta, sentire quella spinta al miglioramento che subito ricompare il grillo parlante con la sua domandina “non sarà che pretendi troppo?”.
L’argomento in questione è mio marito. E’ una persona adorabile, è buono, generoso. Però a volte tende a dare tutto per scontato e questo non va bene per una persona insicura come me che ha bisogno continuo di conferme. Ho bisogno di sentirmi il centro del mondo per la persona che amo. Ho bisogno di sentire che non può vivere senza di me. E questo, se era vero qualche anno fa, da quando è arrivato Filippo non lo è più. A onor del vero devo dire che sono stata io la prima a sentire che l’unica persona capace di togliermi il respiro è quel piccolo esserino che gira per casa allietandoci con la sua vocina e la sua colorata presenza. Sono stata io a cominciare. E’ indubbio. L’ho allontanato. Ma non lo fanno tutte le mamme? E’ una storia vecchia come il mondo. Da moglie, diventi mamma e cambiano tutte le priorità. Il rapporto di coppia è sconvolto. Abbiamo avuto dei grossi momenti di crisi, ma abbiamo riscoperto il nostro amore. Solo che forse abbiamo capito di non essere indispensabili l’uno per l’altra.
Ma è davvero così? Davvero io posso fare a meno di lui e lui di me?
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!Io NO! Non posso e non voglio. E’ per questo che sono in crisi, perché voglio tornare ad essere il centro del suo mondo! Come si fa?
Sei sicura di non essere il centro del suo mondo?
@Micky: bella domanda! E’ come “pretendo troppo”, uguale.
Perché significa “sei sicura che quello che ti dà non ti basta?”, ma se io sento che mi manca qualcosa, forse mi manca, no? Sono io che pretendo troppo? Forse, ma se mi manca qualcosa è giusto che io lo dica, o no?
DOVEROSO dirlo!
parlane con lui serenamente… è l’unica cosa che mi verrebbe di consigliarti.
Non per sminuire tutto, ma può darsi che il periodo difficile che stai affrontando ti faccia vedere le cose con un velo grigio sopra.
“E’ giusto che lo dica?” Giusto!
Sbagliato è NON parlare.
Anche di queste cose, soprattutto di queste cose.
Perchè le cose non dette poi ristagnano e fanno male anche se sarebbe meglio dire che puzzano 😉
@Micky: Sicuramente. E’ che questo brutto periodo io sto cercando di buttarmelo alle spalle, il dolore che sentivo l’ho spazzato via, impacchettato e nascosto in un angolino. Ho smesso di parlarne, di pensarci, di piangere, ovviamente. E durante questo periodo non ho mai, mai chiesto aiuto a nessuno. Nemmeno a lui. Ma me lo sarei aspettato lo stesso. So che è difficile fare la cosa giusta quando stai accanto ad una persona che soffre, non sai se le fa bene parlare o non parlare, ma sento che lui avrebbe dovuto comunque esserci di più, non fermarsi all’apparente “va tutto bene”. Mi capisci? Non so cosa avrebbe dovuto fare, niente di eclatante immagino. Solo qualcosa di più.
e allora, se non lo fa spontaneamente (perchè, come ben dici, magari non sa se farti del bene o del male facendolo) CHIEDIGLIELO!
E non rispondere che va sempre tutto bene?
Sei stanca? DILLO
Sei triste? DILLO
Sei che ti verrebbe di spaccare tutto? DILLO (magari non farlo, potresti in seguito pentirtene…)
Sicuramente ti capirà e ti confesserà di non saper che pesci prendere neanche lui…
state soffrendo in due… meglio farlo mano per mano, no?
Aò… e togli sta verifica delle parole ai commenti che me fà perde un sacco di tempo!
@Micky: il punto è che non penso che abbiamo sofferto in due, lui ha sofferto è indubbio, ma per me è stato molto molto peggio. Lui ha detto subito “ci riproveremo”, io ho continuato a dire “perché proprio il mio bambino” . E’ la differenza tra uomo e donna. Non dico che siano superficiali, solo più celebrali, no?
Su una cosa hai ragione da vendere, basta con la maschera della forte a tutti i costi, almeno con lui! 😉
per la nostra coppia bisogna pretendere il massimo.
nel libro genitori efficaci indicava la priorità della coppia nella famiglia. ci sei prima tu, poi tuo marito, poi tuo figlio. questo sosteneva Gordon. nella realtà non è così non ce la facciamo. ma un giorno i nostri figli spiccheranno il volo e della coppia si raccoglieranno i frutti di ciò che si è fatto fino a quel momento. e allora pretendi. pretendi di essere il suo centro di vita. un abbraccio
@simplymamma: Quanto hai ragione! Tu e Gordon! Farò il primo passo, come sempre, prenderò in mano la situazione. Grazie
E’ vero, la sofferenza è diversa tra voi e soprattutto sul come la state elaborando… ma è fisiologico anche questo… suppongo.
Fai bene a prendere la situazione in mano.
aaaaaaah, l’hai tolta! Che meraviglia!
@Micky: si, grazie del consiglio. E grazie per tutto il resto. Vorrei che lui mi leggesse nel pensiero, come faccio io con lui, ma ormai dopo tanti anni dovrei aver capito che pretendo troppo!
Hai mai pensato a una psicoterapia per dare un pò di voce a queste domande e a questa insicurezza?
@OcchiDiNotte: Oddio, mi pare un tantino esagerata come soluzione. La psicoterapia è un mondo che mi affascina tantissimo, volevo fare la psicologa da grande, ma per smucinare l’animo altrui, non il mio. Il mio è meglio lasciarlo dov’è.
Ciao cara, ho letto il tuo post e quasi tutti i commenti e mi verrebbe da chiedere una cosa: ma lui è il centro del tuo mondo?
Non pretendi troppo, sono d’accordo, e credo con tutte le altre che tu debba parlarne. Ma credo anche che debba tu per prima rimetterti in “azione” verso tuo marito. Dimostrargli che è indispensabile per te, che ci tieni a lui e a voi, che non hai dimenticato il vostro essere coppia per il tuo essere mamma.
Tante volte un gesto di amore disinteressato, una gentilezza, un biglietto a sorpresa…fanno più di mille discorsi. Sono le piccole cose che fanno crescere l’amore.
Scusami se ti sono sembrata impicciona, scusa. Non è una critica, sai, è un consiglio che tante volte dovrei ascoltare anch’io!
E poi volevo dirti che il “sentirsi insoddisfatta” fa parte della nostra natura. L’essere umano non è fatto per razzolare come un pollo, ma per guardare in alto, per volare in alto. Siamo fatti per il “di più” 🙂
Non ci posso credere, avevo scritto un lungo commento, ma nella fretta ho fatto confusione e non l’ho pubblicato.
Ti esprimo tutta la mia solidarietà, perchè ho vissuto tanti momenti in cui avrei voluto essere capita o ascoltata di più. Avrei voluto che il Babbone fosse stato in grado di leggermi dentro, di percepire il mio stato d’animo e di risollevarmi, ma non è successo.
Io sono più celebrale e anche a me viene il dubbio di pretendere troppo.
Concordo in pieno con il suggerimento della pragmatica Micaela, parla, confrontati e probabilmente ti sentirai un po’ sollevata, anche se in una situazione come quella che tu hai vissuto il dolore è diverso, il tuo è senza dubbio più profondo.
Sono certa che lui ti ama moltissimo, ma succede di perdersi un po’, credo che parlarsi serva a ritrovare insieme la strada.
Un bacio
Immagino che siate voi gli sposini della foto. Che belli!!
Mi sembra addirittura di riconoscere il portale della chiesa… (i matrimoni mi emozionano un sacco!)
cara non so se hai visto la puntata su sos tata che mi vedeva protagonista, il punto centrale della situazione era proprio questo, il non essere capita da lui, l’essere a tutti i costi contrariata anche davanti ai figli, il non essere più il suo cebtro eppure lui dice che mi ama, ma è giusto che io non provi a farlo cambiare??
ti capisco e ti abbraccio forte forte ^^
@R: Hai ragione, infatti nel post lo confesso di essere stata io la prima a trascurarlo. E quando ho scritto che intendo rimboccarmi le maniche volevo intendere proprio questo, che farò io il primo passo e tutti i primi passi che ci vorranno per ritrovarci. A cominciare dal parlarne. Ieri ne abbiamo parlato molto ed effettivamente lui la pensa come me. E come te. I passi dobbiamo farli l’uno verso l’altra. La volontà c’è. L’abbiamo entrambi. Ce la faremo ne sono sicura.
@Sere: grazie Sere. Lo so che ci sei passata, ci passi, insomma dobbiamo pretendere di più entrambe!
Conosci la chiesa? Impossibile direi, o no? E’ del mio paesino, provincia di L’Aquila.
@MammaPapera: non l’ho vista perché non ho sky, aspetto le repliche su la7.
La Chiesa mi ricorda quella in cui si è sposata una mia carissimaa amica ed ex collega di lavoro, proprio in provincia di L’Aquila, anzi a pochi chilometri da L’Aquila.
Quella a cui mi riferisco è una deliziosa chiesetta romanica incanstonata in una grande roccia…
@Sere: non è la stessa chiesa, ma anche la mia chiesetta era molto carina.
Su questo argomento potremmo chiacchierare per ore!!
Un figlio stravolge la vita di una coppia, per questo non condivido chi sceglie di mettere al mondo un figlio per superare le crisi matrimoniali.
Comunque, capisco perfettamente quello che intendi quando dici: “Davvero io posso fare a meno di lui e lui di me?”
E’ capitato anche a me a volte di chiedermelo.
Ma mi sono sempre risposta che non sarebbe mai possibile.
Amo i miei figli alla follia.
Con il loro arrivo la nostra vita di coppia non è più la stessa, e credo sia normale, anzi non ho dubbi che sia cosi.
Prima eravamo io e lui, e basta
Tutte le mie attenzioni erano concentrate solo ed esclusivamente su di lui.
E viceversa.
Vivevamo l’uno per l’altra.
Adesso non voglio dire che non sia più cosi,
ma è chiaramente diverso.
Ci sono due tempestini che assorbono tutte le nostre energie e su cui si concentrano inevitabilmente tutte, o se non altro gran parte, delle nostre attenzioni.
Ma mi è bastato stare da sola con i miei cuccioli qualche giorno, in realtà anche solo una sera, per capire che mi manca come l’aria e che non potrei mai fare a meno di lui.
Sono certa che presto avremo più spazio per noi e più tempo da dedicarci!
E sono certa che sarà cosi anche per te!
@BISmamma: La verità è che più tempo passa e meno spazio si ha, bisogna cercarselo ritagliarselo con le unghie e con i denti! Basta volerlo!
Ma su questo non sono molto d’accordo.
I primi anni di vita sono senza dubbio i più impegnativi e li effettivamente per ricavarsi un momento di intimità è dura, dura davvero.
Loro assorbono tutte le attenzioni e ancor di più tutte le energie.
Io cerco di godermi la famiglia, di godermi lui con i miei figli ed i rarissimi momenti in cui posso averlo tutto per me.
Quando inizieranno ad essere un minimo indipendenti potrò pensare anche a lasciarli per goderci un pò di NOI.
So che mi hai consigliato spesso di farlo anche adesso…..ma adesso non me la sento.
Arriverà il momento.
@BISmamma: Non diventano mai davvero indipendenti se non intorno ai 18 anni. E allora è tardi!
La verità è che noi mamme non siamo indipendenti!
Non è necessario che diventino indipendenti per ritrovare un pò di energie da dedicarci.
Basterebbe che dormissero la notteeeee!!!!
@BISmamma: Forse. La verità è che bisogna volerlo!