Noi mamme siamo perennemente attaccate all’orologio, io senza non potrei vivere: devo sempre sapere che ore sono, quanto tempo ho per… quanto tempo manca prima di…
Avendo due bambini da gestire, i turni del marito e il mio lavoro part time mi permettono una certa flessibilità, ma la nostra vita è come un puzzle in cui tutti gli elementi si devono incastrare perché tutto riesca bene.
Ma non mi lamento, credo sia la vita di tutte le mamme che lavorano ad essere così fortemente condizionata dallo scorrere del tempo.
Ci sono momenti in cui vorrei fermare il tempo e dimenticarmi delle ore e delle incombenze!
Quando gioco con i miei figli, quando mi sorridono o mi guardano come se fossi la cosa più bella e preziosa del mondo, quando li riabbraccio all’uscita da scuola, quando ci diamo il bacino della buonanotte… E tanti altri…
Vorrei poter staccare la spina, smettere di affannarmi per essere sempre sul pezzo, girare la testa dall’altra parte e non pensare a cosa succede se non faccio in tempo a…
La mia sensazione è che viviamo cercando di controllare, di gestire il tempo, mentre troppo spesso è lui che controlla noi! Siamo schiavi del tempo! E quel che è peggio, quel che mi intristisce è che il tempo non schiavizza solo noi, ma anche i nostri bambini. Io ricordo che vedevo la mia mamma sempre di corsa barcamenarsi tra la casa, il lavoro e le nonne malate, ma io non correvo. I miei bambini invece corrono, anche loro.
E questo secondo me è un po’ il fallimento del nostro tempo… siamo stressati dal tempo e cresciamo bimbi stressati dal nostro stress… che stress!
Spesso mi ritrovo a dire “Filippo sbrigati” e poi a mordermi la lingua… perché non è giusto… non va bene pretendere che siano schiavi del tempo, dobbiamo lasciar loro il tempo di fare le cose con lentezza, di imparare a farle, di assaporare quello che stanno facendo… Vorrei esserne capace più spesso.
Il regalo che faccio sempre ai miei bambini è quello di non stressarli la mattina, al risveglio: faccio suonare la sveglia con un po’ di anticipo, quando è il momento, li sveglio e li porto nel lettone e lì ci coccoliamo per un po’… loro si coccolano per un po’: lascio che aprano gli occhi alla luce lentamente, che i loro sorrisi mi inondino per un po’ prima di parlare, li bacio, li abbraccio e poi lascio che si coccolino a vicenda, a modo loro, come due orsetti…
E’ il tempo che gli regalo al mattino la mia coccola più importante, quella che a me piace pensare, sia per loro un augurio di buona giornata e una carica per affrontarla.
E poi corro via… A riprendermi il mio tempo!
E voi? Vi sentite anche voi schiavi del tempo?
schiava del tempo e desiderosa di fermarlo. Spesso mi ritrovo anch’io costretta a mettere fretta al mio nano e ogni volta mi dispiace. Mi dispiace da morire perchè l’arte della lentezza è proprio una cosa che vorrei riuscire ad insegnarli. Dovrei forse però riuscire ad impararla prima io…
e io!
E invece io la mattina mi ritrovo a farli svegliare in fretta e furia, perché li lascio dormire un po’ di più e poi..non c’è tempo. Però è vero, dovremmo dare loro il tempo, sempre
Io son combattuta tra lasciarli dormire e svegliarli prima per fare con calma, ma hanno diritto alla lentezza, quindi scelgo di farli dormire qualche minuto in meno.
io dico spesso: vorrei che la giornata fosse fatta di 48 ore. mi manca sempre tempo, tempo per riposare, tempo x giocare, tempo per lavorare o per pulire cucinare. a volte mi son detta.. non vedo l ora che cresca, che arrivi a due anni a tre anni per fare questo o quello, per non dover fare piu questo o quello.. è la routine che ti da il colpo finale. e poi? poi vedi il tempo scorrere velocemente sulla tua bambina, i piedini diventar grandi, i vestiti rimpicciolirsi e ti viene il magone..e vorrei tornare a quando ancora in posizione fetale si addormentava su di me che dormivo quasi seduta ogni notte e lei che entrava tutta tra il mio cuore e la mia pancia..
Bellooooo!
E’ vero siam sempre in corsa contro il tempo…. penso ci sia un fattore genetico… anche mia madre me la ricordo sempre in corsa
lo è anche adesso che sta per diventare nonna
Schiva anche io. Per di più, a volte ho l’impressione di fare del nano un pacchettino postale, asilo-nonni-casa-uscita – asilo – nonna – casa – uscita – asilo…ecc.
Eppure devo e voglio lavorare. Tempo, tempo delle mie brame..
Mannaggia!! Io invece li faccio girare come le trottole perché non ho nessuno a cui lasciarli!
Io per prima la mattina cerco di ritagliarmi un angolino nel quale rilassarmi.
Mi alzo una ventina di minuti prima del necessario e faccio colazione, in silenzio (!), leggo il mio libro, me ne vado al bagno senza che nessuno irrompa senza bussare.
Insomma, è la MIA mezzoretta!
Poi sveglio loro e sono un’altra persona, ho l’energia giusta.
Anche a me piace fare le cose per tempo e quindi mi piace svegliarli in maniera che facciano colazione tranquilli.
Matteo a volte si legge anche un po’ di topolino…
Che brava!
L’ideale sarebe andare a letto presto la sera… se si riesce!