Il mestiere del libraio ha avuto sempre un fascino particolare per me, anche in tempi non sospetti, ho sempre pensato che fosse uno che faceva il suo lavoro per passione più che per guadagno. E mi affascinava così tanto l’idea che avesse così tanti libri, che li conoscesse tutti, che sapesse sempre soddisfare le richieste di consiglio degli avventori con l’idea giusta e il libro giusto.
Oggi più di allora mi rendo conto di quanto debba essere difficile portare avanti col sorriso una attività del genere. La concorrenza delle grandi catene, la crisi, gli acquisti online, ora la diffusione degli ebook, sembra sempre più difficile credere ancora nella libreria di quartiere. Eppure una libreria di quartiere non è solo un negozio in cui comprare libri, è un luogo di aggregazione, è il cuore pulsante del quartiere, un rifugio nei pomeriggi piovosi, un posto dove fare due chiacchiere o solo un giro con la fantasia… Una libreria di quartiere è una risorsa.
E’ per questo che mi sono appassionata alle librerie indipendenti per bambini e ragazzi, perché credo che la libreria per i bambini sia ancora più importante che per i grandi: perché la ritengo un eccellente luogo di aggregazione e un aiuto per le famiglie e soprattutto credo che possa contribuire a crescere piccoli esserini pensanti.
Oggi infatti per sopravvivere, le librerie indipendenti devono reinventarsi, aprire una libreria indipendente per vendere solo libri è impensabile, ecco allora che l’offerta diventava varia e sempre più affascinante: se quelle per gli adulti diventano anche caffè letterairi e vanno sui social media, le librerie indipendenti per bambini diventano ludoteche proponendo giochi educativi, attività ispirate dalla lettura di libri, piccoli spettacoli di teatro, presentazioni di libri o più semplicemente letture animate.
La libreria diventa una ludoteca affidabile, colta, raffinata.
E voi? Avete la vostra libreria di quartiere? Come la vivete?
Complimenti, che bell’articolo!
In effetti gli ebook hanno rubato un po’ spazio al libro classico. Io adoro i libri stampati, persino il loro profumo!, ma pubblico molto anche in ebook. La libreria di quartiere però è qualcosa di meraviglioso in cui ho portato per anni i miei figli, affascinati dai libri e dalle storie.
Una libreria ha in sé qualcosa di magico! è un mondo che si affaccia su tanti mondi differenti, brave!, marina
Grazie Marina!
E benvenuta sul mio blog!
Quello che scrivi è molto bello e molto vero. Ma mi sento di dire che anche un grande megastore deve reinventarsi ogni giorno per sopravvivere, perché se è vero che ci sono facilitazioni d’acquisto, i costi per tenere aperte tali strutture e mantenere i dipendenti e famiglie è altissimo.
E ti assicuro che la dove un megastore è gestito bene, e è attento alle esigenze dei clienti, costituisce anche questo un’utilissima risorsa per il quartiere. Sarà meno romantico….questo si, ma i cuori pulsano anche nei megastore.
Federica, quanto è vero!
Nella tua cara Biblioteca di Filippo si parla si di acquisti online ma vedo, con gioia, che le mamme che chiedono dove ci sono le belle librerie aumentano! Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare una mappa a loro, ai “wonderland” su Leggere insieme… ancora! http://leggereinsiemeancora.blogspot.it/p/wonderland.html
Ed è per questo che a breve su Bacini di farfalla scriverò il seguito al post “Da dove compro i libri per bambini” (che è stato il più letto in assoluto! Ma si cambia direzione…. risparmierò meno ma andrò in libreria di più! :*