Un viaggio in treno può essere uno dei tanti modi di raggiungere una destinazione, oppure esso stesso una esperienza, perché viaggiare non è solo arrivare a destinazione.
Quando mia sorella studiava fuori casa, si spostava sempre in treno e adorava anche il viaggio, diceva che non le pesava affatto anzi, perché in treno poteva leggere un libro, studiare, perché poteva conoscere altre persone.
Io sono andata da lei qualche volta in treno e ricordo il gusto che mi dava guardare fuori dal finestrino il mondo che correva veloce… mi perdevo nei miei pensieri, vedevo le persone fuori dal treno per un secondo o poco più e rimanevo con quella immagine a fantasticare sulle loro vite, su dove andavano, cosa facevano, se avevano una famiglia, un amore.. Insomma il viaggio in treno tirava fuori il mio lato romantico. Leggevo anche. Certo parliamo di treni regionali, vecchi e rumorosi, quindi la magia durava solitamente poco.
Con l’alta velocità, viaggiare in treno su medi e lunghi viaggi, può diventare un vero piacere: le distanze si sono accorciate con evidente risparmio di tempo, la tecnologia e il comfort sono la realtà, grazie anche al contesto concorrenziale e se a questo aggiungiamo che i treni di nuova generazione, sono anche a basso impatto ambientale e che permettono di ridurre incidentalità e consumi, ecco che il treno diventa il mezzo di trasporto del futuro, soprattutto per i giovani.
La settimana scorsa ho avuto modo di sperimentare un viaggio ad alta velocità, facendo Roma-Firenze in 1 h e 15 min: un sogno! Un tempo così breve permette veramente di andare ovunque, anche ad una famiglia con bambini piccoli, che solitamente non si riescono a tenere buoni troppo a lungo durante i viaggi. Ho pensato che è davvero una soluzione da provare anche perché questi nuovi treni sono comodi e spaziosi.
Sono stata a Firenze per accompagnare una scuola di Roma, per un viaggio molto speciale: sul treno, pur nella breve distanza ho assistito ad una bellissima lezione interattiva sui nuovi treni veloci, ragionando sui temi delle emissioni di CO2, delle scelte progettuali circa l’aerodinamica, ma anche ad esperimenti sul principio di relatività. E’ stato molto bello assistere a questo laboratorio per tanti motivi, intanto la lezione era tenuta da un educatore scientifico, Davide, laureando in fisica, preparatissimo e appassionato, cosa che fa la differenza sempre, nel coinvolgimento delle persone, infatti i ragazzi erano veramente attenti, curiosi e anche preparati, li ho visti interessati, coinvolti, hanno posto domande, riflessioni, osservazioni stimolanti.
I ragazzi erano la classe vincitrice del concorso, Esperienza Italo, un progetto promosso nelle scuole italiane da NTV Nuovo Trasporto Viaggiatori, che ha coinvolto docenti e studenti su tematiche relative all’innovazione tecnologica, al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico. Ai bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni è stato fornito un kit didattico con materiali multidisciplinari, schede informative, spunti per attività tecnico-scientifiche e la possibilità di partecipare ad un concorso il cui scopo era realizzare uno slogan per il treno Italo.
Il premio in palio era un viaggio in treno, sui treni NTV, in una città d’arte italiana, alcune scuole hanno scelto Venezia, altre Torino, la scuola di Roma che ho seguito io ha scelto Firenze.
Una città splendida che hanno visitato insieme alla loro insegnante per una bellissima mezza giornata. Una gita culturale, ma non solo, perché il viaggio stesso e la lezione di cui vi ho detto erano il premio, perché viaggiare non è solo arrivare a destinazione.
La cosa che mi colpito tantissimo durante il laboratorio, che sapevo, ma che mi piace sottolineare è che i giovani di oggi sono molto più validi, intelligenti, curiosi e brillanti di quanto spesso li definiamo e li immaginiamo. Solo che per far emergere il loro lato migliore, hanno bisogno di essere stimolati nel modo giusto, hanno bisogno di lezioni interattive, di materiali e proposte che li incuriosiscano davvero, che li coinvolgano, che li mettano al centro della discussione, che lascino spazio e tempo di analisi alle loro riflessioni, ai loro dubbi, alla loro creatività e fantasia. Hanno bisogno di insegnanti appassionati e progetti divertenti e intelligenti come Esperienza Italo.
Se avete voglia di approfondire l’argomento, potete leggere il sito ufficiale del progetto Esperienza Italo.
bella esperienza sicuramente…e affascinante Firenze…io ho provato ITALO con i bimbi per andare a Venezia come ho descritto nei miei post e mi sono trovata molto bene (era questo uno dei nuovi lavoro di cui parlavi ?!?!)
No, Barbara! Questa è stata una esperienza una tantum. Magari!!
Son contenta che anche tu come me ti sia trovata bene, andrò anch’io a Venezia con Italo, dopo aver letto i tuoi post, mi pare la soluzione più efficace! Grazie
Da provare sicurmente, specialmente con i bambini! Peccato che a queste eccellenze si contrappongano alcuni servizi pessimi! Io ho un brutto ricordo del treno dopo 5 anni da pendolare e se posso lo evito!
Stefania, le condizioni di viaggio dei pendolari sono spesso ingiuste, lo so, anche se non per esperienza diretta.
Speriamo che col tempo, nonostante su quel fronte non vi sia la concorrenza a far da sprone, le cose possa migliorare e l’attenzione e la cura per i viaggiatori si estenda a tutti i viaggiatori.
Ciao, noi giriamo spesso in treno, al marito piace molto e anche ai bimbi questa passione è stata passata, purtroopo da noi passa solo freccia bianca 🙁 che è il vecchio eurostar.
Mannaggia! Peccato! Io voglio assolutamente andare a Venezia con Italo!
italo è comodissimo….
eri nella mia città…. la prossima volta avverti 🙂
Ero in compagnia, ma la prossima volta volentieri! ^_^