
C’era una volta alla fine dell’Ottocento,
un pittore, che viveva in Francia, in un paese chiamato Arles.
Al centro del paese c’era (e c’è ancora) Piazza Lamartine,
e sulla piazza c’era (e non c’è più) una casa dipinta di giallo…
Inizia così il libro La cameretta di Van Gogh
di Margherita e Rosetta Loy per Gallucci Editore
un libro che ripercorre la vita e le opere del meraviglioso artista francese attraverso un excursus della sua vita illustrata attraverso le sue opere autobiografiche più famose, dalla casa gialla di Arles
al suo autoritratto
alla sua amicizia e convivenza con l’amico Paul Gauguin, alla sua permanenza in Provenza.
Rappresentando la sua cameretta Van Gogh scrive a suo fratello di aver scelto colori che suggeriscano il riposo e il sonno… non a casa l’azzurro è considerato un colore ideale per le stanze da notte, in quanto rilassante e calmante, anche se un po’ malinconico, come era lo stesso Van Gogh.
Il libro racconta di come Van Gogh abbia dipinto per ben 3 volte la sua cameretta e per ben 7 volte in un anno i girasoli, evidentemente uno dei suoi soggetti preferiti. Io adoro i girasoli! Sarà per questo che adoro anche Van Gogh?!
E quando l’amico Gauguin lo raggiunge ad Arles, i due amici si divertono a dipingere gli stessi soggetti e a farsi reciprocamente un ritratto
La località di Les Alyscmps rappresentata da Van Gogh e in un altro scorcio da Gauguin
La sedia di Van Gogh su cui egli rappresenta la sua pipa che era solito posarvi la sera e la sedia di Paul Gauguin che Van Gogh rappresenta con su una candela e dei libri
Il ritratto di Gauguin fatto da Van Gogh e quello di Van Gogh intento a dipingere girasoli, fatto da Gauguin
La vita di Van Gogh ad Arles, viene presentata in maniera delicata, semplice e accessibile ai bambini soprattutto perché dettagliata di opere d’arte che rendono tutto più tangibile e soprattutto più vero e più facile da ricordare.
Un libro che a me è piaciuto tantissimo anche per come è scritto: i colori usati nei testi sono presi dalla tavolozza di Van Gogh e mi piace molto anche che nel finale le autrici abbiano citato tutte le opere rappresentate nel libro con titoli e i riferimenti su dove le opere sono custodite.
Un libro per giocare con l’arte e conoscere l’arte giocando.
Altri post della rubrica giocare con l’arte:
I bambini alla scoperta di Van Gogh
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Giocare con Mirò: un foglio fatto di blu
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Giocare con Cezanne e la natura morta
La lotta – Dipingere Picasso senza saperlo
Alla scoperta di Mirò
Giocare con l’arte: gli stickers di Paul Klee
Giocare con l’arte: cercando la tigre
Giocare con l’arte: La tigre di Mirò, Picasso, Cezanne
molto molto carino….segnato! grazie
Grazie a te per essere passata e per aver apprezzato! ^_^
Segnato anche io! Sono molto curiosa perché mi piace molto Van Gogh. Ora mi organizzo e lo ordino!!!
^_^
Ecco! Un altro per la lista! Bellissimo….. A dire il vero tutta la rubrica giocare con l’arte mi piace… Avevo chiesto in libreria dei libri di arte per bambini… Ma mi sa che devo sempre chiedere prima a te!!!!
Io stavo valutando questo: Le avventure di Sbuccia e Puntino, Renoir di Francesca Pascale… lo conosci?
Brava, la prossima volta, chiedi a me!! 😉
Non conosco i due che citi… no… quanto ha la tua bimba?
Ha 4 anni…. ma io ho studiato Storia dell’Arte e non vedo l’ora di cominciare a guardare con lei i quadri! Ho in mente un po’ di librini d’arte con stickers che forse prendo per le ferie di Pasqua….
Il libro è solo 1 Le avventura di Sbuccia e Puntino. Comincia con Renoir ma ne ha altri in mente. La autrice ha una pagina facebook: L’arte vista così (https://www.facebook.com/pages/Larte-vista-cos%C3%AC/130132610530265?fref=ts)
Ana lo cercherò! Grazie! Bello sapere che hai studiato storia dell’Arte, se hai qualche attività creativa da proporre ti ospito con un guest post, oppure se la racconti sul tuo blog, taggami!