Oggi voglio parlare del menù settimanale dei bambini e più in generale dell’alimentazione dei bambini.
Io sono molto convinta del fatto che la salute inizi dall’alimentazione. Non mi sento pronta a fare scelte drastiche, come diventare vegetariana o vegana, ma cerco di prestare molta attenzione alla scelta di materie prime e alla varietà di quello che metto in tavola, limitando il consumo di carne, veramente eccessivo nella nostra cultura occidentale.
Sono convinta che i bambini debbano essere educati ad una alimentazione sana ed equilibrata, il più possibile varia e che tenga conto della stagionalità degli alimenti contro la globalizzazione che uccide la nostra cultura mediterranea e non ci arricchisce ma depaupera della varietà e qualità degli alimenti da mettere in tavola. Ma questo è un discorso troppo lungo.
Aldilà di quello che la globalizzazione mette in commercio, io mi attengo alla mia cultura contadina e compro solo quello che è di stagione e compro più spesso che posso dal produttore.
E’ importante cercare di partire da materie prime di qualità, ma è anche molto importante variare la proposta sia per garantire loro un adeguato apporto di tutti i nutrienti necessaria alla loro crescita e al loro sviluppo psicofisico, sia per ampliare il panorama organolettico e permettere loro di sviluppare un proprio gusto.
Le abitudini alimentari dei bambini si consolidano nei primi anni di vita, di questo son convinta. E’ necessario che assaggino prima possibile tutti gli alimenti e che imparino a padroneggiarli nella loro consistenza reale per conoscerli e assaporarli al meglio e non sotto forma di passati o centrifugati. E’ vero che questo si scontra con la loro indole scarsamente collaborativa sopratutto quando si tratta di verdure e legumi, ma credo che ciò derivi dal nostro errore di prolungare eccessivamente la fase dello svezzamento in cui questi alimenti vengono proposti frullati, quindi possiamo prevenire il problema iniziando presto la loro fase di conoscenza e sperimentazione.
E’ importante che i bambini assumano regolarmente frutta e verdura che contengono vitamine e minerali indispensabili per la nostra salute, solitamente si parla di 5 porzioni al giorno complessivamente.
Ma non basta, è anche importante bilanciare il loro fabbisogno calorico nell’arco della giornata in modo da equilibrare i nutrienti e garantire il giusto apporto al momento giusto.
Ho trovato questo simpatico grafico sul sito dell‘Airc che spiega in che percentuale i vari pasti della giornata devono contribuire al rifornimento di energia giornaliera.
La colazione è molto importante, spesso sottovalutata è invece un momento di rifornimento fondamentale il cui squilibrio in un senso o nell’altro rischia di squilibrare l’alimentazione dell’intera giornata.
La merenda e lo spuntino di metà mattina al contrario dovrebbero essere appunto solo degli spuntini, giusto per spezzare il digiuno tra un pasto principale e l’altro, evitando di far arrivare i bambini troppo affamati al pasto successivo.
Per quanto riguarda il pranzo, i miei bambini mangiano fuori casa per 5 giorni alla settimana e il menù scolastico è seguito da nutrizionisti esperti per cui diciamo che son tranquilla.
Per quanto riguarda la cena, cerco di seguire una alternanza che tenga conto del menù dei pranzi a scuola, anche se non sempre mi riesce e di qualche semplice regola e cerco di organizzare un menù settimanale che tenga conto delle esigenze nutrizionali dei bambini.
Io non ho un menù settimanale dei bambini, il mio menù settimanale è pensato tenendo conto delle loro esigenze e si estende poi a tutta la famiglia, variando le quantità, ma non i cibi.
La regola per una corretta educazione alimentare per i bambini è infatti quella di mangiare il più possibile tutti insieme, e soprattutto di mangiare tutti le stesse cose. Perché i bambini imparano dall’imitazione. Imparano dall’esempio, ricordiamocelo!
Il mio menù settimanale dei bambini parte da quello scolastico. A scuola mangiano carne 2 volte a settimana, mentre una volta a settimana mangiano pesce, legumi e uova. Per stilare il mio piano di menù settimanale, mi organizzo come vi avevo raccontato qui.
Di seguito qualche accorgimento che adotto e che funziona:
Proporre piatti unici: i bambini arrivano a tavola affamati, il primo piatto proposto è decisamente quello che avrà più successo proporre un piatto unico permette loro di mangiare tutto con lo stesso appetito e lo stesso entusiasmo,
Proporre prima i piatti con le verdure: per lo stesso motivo di cui sopra, sfruttare il momento fame può essere vantaggioso se dobbiamo proporre dei piatti che sappiamo non essere troppo graditi.
Non preparare pasti diversi per i bambini: si mangia tutti la stessa cosa. I bambini possono mangiarne meno se non gli piace, ma tutti avranno nel piatto la stessa pietanza. E’ una cosa sottovalutata, ma molto importante, il messaggio che arriva al bambino è che non esistono menù personalizzati.
Proporre gli alimenti cucinati in modo sano e leggero evitando alterazioni dei sapori dovute a condimenti o cotture particolari: la cottura al vapore ad esempio, consente di alimentarsi in modo più sano, ma anche di gustare i sapori in modo più autentico e formasi un proprio gusto personale.
Proporre porzioni adatte ai bambini: c’è sempre tempo per chiedere un bis!
Non insistere se non hanno fame: Non facciamoci prendere dalle ansie, se non hanno fame è perché hanno già mangiato o mangeranno più tardi.
Tenere conto dei loro gusti: tengo sempre in considerazione i loro gusti personali, ma non permetto che mi influenzino al punto da proporre sempre le stesse cose o da proporre un alimento sempre nello stesso modo.
E voi? Che accorgimenti usate per decidere cosa mettere in tavola per i vostri bambini?
Io sono un po’ maniaca degli ingredienti nel senso che scelgo solo qualità, sul cibo non risparmio. Non vado per ipermercati e la frutta la prendo dal fruttivendolo, la carne dal macellaio,il pane dal panettiere e così via…ci metto una vita a fare la spesa ma ci guadagno in gusto.
Io spesso per problemi di tempo faccio la spesa alla coop, ma raramente per frutta e verdura.