Venerdì sono stata a scuola con il mio piccoletto per vivermi una giornata tipo al nido.
Devo dire che è stata una esperienza. Mio figlio ovviamente mi è stato appiccicato quasi tutto il tempo, le maestre dicono che è normale, che i bimbi si comportano sempre così quando c’è la mamma, marcano il territorio rispetto agli altri bimbi o comunque si godono la magia di questo momento surreale e io pure me la son goduta!
Immagino quanto debba essergli sembrato strano avermi lì, chissà se nella sua testolina ha ripetuto per tutto il tempo “che bello mamma averti qui!!” “rimani sempre sempre?!” “mamma sono felice!” Si, forse dietro il suo stare appiccicato, come lo chiamo io, ovvero i suoi abbracci e il suo starmi in braccio c’erano questi pensieri. Direi che pensando ai suoi sguardi, era questo che voleva dire anche senza usare parole.
La giornata tipo al nido si è svolta così: prima di tutto mentre aspettando l’arrivo di tutti i bambini una delle educatrici seduta sul tappetone leggeva libricini per i bimbi che avevano voglia di ascoltare, mentre gli altri giocavano con gli animali della splendida fattoria, una casona di legno fatta a mano con tetto bucato da cui i bambini possono inserire e prendere gli animali.
La giornata vera e propria è iniziata poi con l’appello, una simpaticissima canzoncina con un ritornello pieno di “ciao ciao” che nomina uno per uno tutti i bambini, ed è stato tenerissimo vedere come alcuni sorridevano quasi ritraendosi timidi, altri invece fieri salutavano con la manina.
Dopo l’appello la giornata al nido è proseguita il momento merenda ovvero la frutta. Le maestre hanno diviso i bimbi in gruppetti da 6, una insegnante per tavolo, un vassoio di frutta per tavolo e i bambini se lo passavano più o meno spontaneamente, più o meno volentieri. Erano bellissimi! Anche quando si cacciavano in bocca un pezzo enorme di banana per poterne subito prendere un altro! E poi abbiamo di nuovo cantato, mimando le canzoncine. Le maestre erano deliziose e i bambini davvero sereni!
Dopo la frutta i bambini sono stati invitati a scegliere tra un’attività di pittura al tavolo e il giardino, praticabile data la splendida giornata primaverile. I bambini che hanno scelto la pittura (solo 7-8) sono stati vestiti con i grembiulini Ikea e insieme a due insegnanti si son divertiti a sporcare e sporcarsi ovunque. La maggior parte dei bimbi, tra cui il mio ometto ha scelto il giardino, per la verità la vasca dei travasi allestita con pentoline di varie forme, materiali e dimensioni e con pasta e sale.
Alcuni bimbi son rimasti a giocare nella vasca, altri hanno scelto i percorsi, le carriole, le biciclettine. Tutti serenamente indipendenti e prudenti. Mi son sorpresa di vedere la tranquillità che regnava, nessuna spinta, nessun bisticcio, nessun tentativo di sopraffazione. Sembravano sereni e in armonia, come se ognuno sapesse cosa poteva o non poteva fare, come se le regole fossero accettate e condivise. Una bellissima immagine no!?
Dopo il giardino i bimbi a gruppetti son rientrati e sono andati a lavarsi le manine in un lavabo alla loro altezza hanno lavato le mani due alla volta da soli con l’educatrice che dispensava il sapone, gestiva i turni, asciugava loro le manine e metteva il bavaglino per il pranzo. Una perfetta organizzazione di cui nessuno si lagnava!
Siamo andati a tavola e il mio ometto ha voluto stare in braccio ed essere aiutato a mangiare, ha fatto insomma un po’ di capricci… ma era stanco ed evidentemente l’adrenalina si era scaricata. Comunque per me è stato tenerissimo vedere quei cuccioletti mangiare tutti insieme e imbrattarsi i loro deliziosi musetti.
E’ stata davvero una bellissima opportunità quella di vivere una giornata tipo al nido con mio figlio. Ho voluto raccontarvela perché sappiate che i vostri bimbi al nido stanno bene e sono sereni, perché l’organizzazione, le regole li fanno crescere e convivere in modo sano e sereno. Per me la scelta di mandare i miei figli al nido è stata obbligata non avendo nonni nelle vicinanze, ma devo dire di averle sempre pensate queste cose.
Oggi posso dire col senno di poi che avevo ragione!
Ero anche in dubbio che questo esperienza potesse condizionare il suo equilibrio nei giorni successivi, ma stamattina è andato sereno, magari deve aver pensato che si sia trattato solo di un bel sogno.
A me è dispiaciuto non varcare la soglia con lui stamattina, ero io che non riuscivo a staccarmi, ci credete?!
photo credits: http://www.fondazionerm.it/
Ho sempre pensato, visto che l’anno prossimo entrambi i miei due piccolini di quattro e tre anni dovranno andare alla materna pubblica, che sarebbe bello se organizzassero una giornata di incontro, in maniera tale da introdurli nella nuova struttura e far loro capire di cosa si sta parlando quando mamma e papà dicono “l’anno prossimo andremo in un’altra scuola”. Ma il nido del tuo bambino e’ pubblico o privato? Comunque una bellissima iniziativa che da soprattutto una iniezione di fiducia a noi mamme che perlomeno, pensando ai nostri cuccioli , durante la giornata, possiamo immaginarli impegnati in una attività che abbiamo visto svolgere davvero!
Raffaella, il mio piccolo va in un nido pubblico. Trovo che questa iniziativa sia stata importante per noi mamme. Una testimonianza che il nido è una esperienza positiva per i bambini, cosa di cui come ho detto ero convinta!
Bellissima iniziativa. Ho sempre apprezzato anche l’idea delle “classi aperte” alla scuola dell’infanzia dove i genitori sono invitati a partecipare alle attività di musica, motoria o inglese!
Si, son progetti di continuità scuola-famiglia che fanno bene a tutti secondo me e dovrebbero farsene di più…
Che bello sarebbe poter stare un giorno con lui al nido…
il mio ultimamente è tenerissimo quando entra mi da un bacione va spedito dentro 😀
anche il mio… tenerissimi loro!
E’ stato bello, intenso, divertente e rassicurante!
Io sono educatrice di nido e spesso sono le mamme ad avere difficoltà a staccarsi la mattina! Deve essere stata proprio una bella giornata la tua!
bellissima! Capisco quello che dici, per me fortunatamente solo il primissimo anno di nido è stata dura e me ne rammarico perché come lo è stato per me, purtroppo il distacco è stato problematico anche per mio figlio. E questo è un grosso fallimento, come mamma.
Ma non devo dire che è stato un fallimento. Non tutti nascono perfetto e soprattutto con il primo bambino credo sia più difficile affrontare tutto. Io non ho figli ma vorrei… Tutti mi dicono chissà che madre brava sarò visto che faccio questo lavoro ma non è così e chissà quanti rameosi farò… Ps: ho visto i tuoi acquisti via Ig e Fb.. Tanti libri per bambini… Bello! Ho speso 250 € alla fiera di Bologna la settimana scorsa… Una droga!