Torna l’appuntamento settimanale con AmoLeggerti, la rubrica dedicata alle mamme che amano leggere ai bambini con una nuova ospite. La conosco da poco, quindi ve la presento come lei si è presentata a me:
Benvenuta Barbara, raccontaci quali sono le occasioni di lettura con i tuoi bambini?
Le occasioni sono diverse. Nel pomeriggio quando leggiamo per rilassarci un po’ prima della nanna e poi più tardi quando torniamo da una passeggiata o quando finisce un’attività. A volte Bianca legge anche col babbo mentre io preparo la cena e poi prima della buonanotte. Come libreria ha una scatola di latta che raffigura la città di Norimberga, dono di un amico, che prima conteneva biscotti, ma già da un po’ è troppo piccola e i libri sono sparsi per casa: approfitterò del trasloco che faremo in estate per crearle una nuova libreria a scaffale basso!
Avete dei rituali tipo la #letturadellabuonanotte?
Questo per diverso tempo è stato il mio cruccio. Ho iniziato molto presto a proporre libri alla mia piccola che adesso ha quasi due anni e mezzo. Se per la lettura durante il giorno non ci sono mai stati problemi, per la sera le cose sono andate diversamente: nonostante mi fossi messa in testa di leggerle una storia ogni sera prima della nanna – almeno da quando aveva un anno – alla prova dei fatti non sempre Bianca era propensa ad ascoltare e allora a un certo punto me ne sono fatta una ragione e sono tornata alle ninne nanne o al racconto di quanto era successo durante la giornata. Adesso, da qualche tempo, abbiamo ripreso e ce ne stiamo nel suo lettino a leggere due o tre libri; in genere riservo agli albi illustrati l’inizio del rituale, quello in cui il bimbo è più attivo, per finire sempre con una storia in cui non sia necessario vedere le immagini, ma solo ascoltare il tono della voce e verso la fine della lettura abbasso la voce in modo che si capisca che l’ora della nanna sta arrivando. Solo che poi Bianca ne vorrebbe ancora e ancora e a un certo punto tocca dire basta! Il top, come dice Daniel Pennac, è quando il bimbo si addormenta mentre si legge, una soddisfazione immensa!
A che età hai iniziato a leggere libri ai tuoi bambini?
Prima che nascesse! Ricordo che io e il mio compagno andammo a fare l’ecografia del quinto mese, quella che ti dice se è maschio o femmina. Dopo avevamo un appuntamento al mare con degli amici e, ancora storditi, andammo in libreria sul lungomare di Cesenatico a comprare “I musicanti di Brema” nell’edizione EL “Una fiaba in tasca”. Nessuno dei due la conosceva, solo di nome; ci siamo seduti su una panchina, davanti a un’area giochi per bimbi e l’abbiamo letta almeno due volte, prima io poi lui, perché eravamo così emozionati che alla prima mica avevamo capito bene… Il primo libro da passeggino è arrivato prestissimo, così come i cartonati, senza insistere, però, semplicemente lasciandoli in giro per la casa in modo che lei li trovasse.
Che età hanno ora e qual è il loro libro preferito?
Bianca ha due anni e mezzo e i libri preferiti, come è normale, vanno a periodi. Al momento, con mio iniziale stupore, le piace molto la “Filastrocca ventosa” di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, un picture book di Topipittori; ho dovuto prolungare il prestito della biblioteca. Ma le piacciono anche quelli che definirei classici, ne abbiamo comprati diversi fin da quando era molto piccola, sempre delle edizioni EL: “Riccioli d’oro”, “I tre porcellini”, “Il brutto anatroccolo”, “La cicala e la formica”, “Pollicino”, “Cappuccetto Rosso”. All’inizio commentavo semplicemente le immagini (“Guarda, qui ci sono tre orsi, hanno preparato una zuppa… “), cercando di privilegiare quelle storie dove gli animali sono protagonisti, ma vedo che da un po’ di tempo leggo tutto e mi segue. “Cenerentola” però no, mi rifiuto, ha già illuso un numero considerevole di bambine! E poi i libri coi buchi di La Coccinella: “Brucoverde”, “12 mesi di pioggia e di sole”, “Il circo dei colori”.
Quali sono le caratteristiche che un libro per bambini deve avere perché tu lo definisca un bel libro?
Al momento sto scoprendo l’universo immenso e bellissimo dei libri per l’infanzia e credo che un buon libro debba avere una bella storia da raccontare, se è unito a belle immagini ancora meglio. Non credo però che debbano per forza avere uno scopo tipo imparare ad andare sul vasino o scoprire che c’è una sorellina in arrivo, un libro pensato per risolvere un problema insomma. A questo proposito nel blog di una bellissima libreria che ho scoperto su internet si parla di libri aspirina, somministrati, cioè, come medicina. Questa cosa mi ha fatto pensare, anch’io sono tentata di andare in libreria alla ricerca di un libro che affronti, per esempio, la paura del buio, ma sono sicura che con la semplice lettura di questo libro poi la paura passi? E lo dico come persona che, in genere, pensa spesso di trovare soluzioni ai propri guai leggendo un libro: può essere, è vero, ma non è sempre così. Voglio dire: chi legge “Guerra e pace” con lo scopo di fare una riflessione sul matrimonio? Credo che l’importante sia una bella storia, ci sono già le fiabe classiche che affrontano le paure dei bambini e lo fanno in modo lieve. Hai voglia a dire a Bianca che doveva prendere la medicina proprio come il riccio del racconto, non si è fatta convincere tanto facilmente! Poi, ecco, starei attenta a non prendere troppo sul serio l’indicazione degli anni per cui è consigliato un libro, magari va bene tenerla in considerazione se dobbiamo fare un regalo a un bimbo che conosciamo poco, ma credo che la prescrizione 0-3 o 3-6 anni vada presa con una buona dose di elasticità.
Quali sono secondo te i benefici della lettura ad alta voce?
Significa creare un legame con il bambino. Stare vicini, drammatizzare la storia magari cambiando un po’ le parole, accorgersi che il bambino a poco a poco comincia ad anticipare quello che viene dopo, è un gesto d’amore che il bambino percepisce.
La tua ricetta per trasmettere ai bambini l’amore per la lettura?
Se per noi adulti la lettura è un piacere lo capiranno anche i bambini, mai forzare. I bambini imitano e se ci vedono con un libro in mano lo vorranno fare anche loro. E poi quando devo fare un regalo di compleanno a un bimbo, in genere la mia scelta va sempre sui libri, è un vero piacere e spero sempre che lo sia anche per loro.
Grazie Barbara per questa bella intervista, spero sia piaciuta anche a voi!
Vi aspetto la prossima settimana per una nuova intervista ricordandovi che se volete potete candidarvi per essere protagoniste dell’intervista per #AmoLeggerti scrivendo a mammamogliedonna@hotmail.it.
Mi sono appena vista! Grazie Federica!
^_^
Cara Barbara,
mi ha fatto immensamente piacere constatare che i buoni pensieri trovano terreni fertili in cui germogliare. Grazie per seguirci con affetto e per coltivare nei tuoi bambini l’amore per le storie.
Un abbraccio.
Alessia di Radice-Labirinto