Io adoro coinvolger i miei bambini in cucina. Filippo è sempre stato molto precisino, quindi cucinare insieme a lui per me è sempre stato solo un piacere: niente iniziative strane, niente manine sporche da spalmare ovunque. Edo invece è di tutt’altra indole, lui deve osare, lui deve sempre spingersi un passo più avanti a quello che gli dici di fare e soprattutto non accetta che sia io a dirigere il gioco, deve essere libero di prendere l’iniziativa, insomma il classico bambino che non puoi perdere di vista un momento, neanche in cucina. 😉
Nonostante questo però i bambini in cucina portano allegria e io propongo spesso a loro di darmi una mano quando ho tempo da dedicare alla cucina e a loro, perché questo connubio funziona tantissimo e ora vi spiego i miei motivi.
Bambini in cucina: 10 buoni motivi per coinvolgerli
- I bambini possono sperimentare in prima persona la preparazione dei cibi e questo li invoglia a mangiare più volentieri anche cibi di solito a loro poco graditi.
- I bambini in cucina possono sperimentare attività di manualità fine: travasare, riempire, svuotare.
- I bambini imparano a fare cose che non sapevano fare, per esempio tagliare che è una conquista che si raggiunge dopo i 3 anni
- Aiutandoci in cucina i bambini sperimentano nuovi odori e nuovi sapori e imparano a conoscere gli alimenti nella loro consistenza naturale pre-cottura.
- Impastare per i bambini è come giocare con la plastilina, provate a proporre loro di fare insieme dei biscotti e gli avrete regalato un pomeriggio creativo di puro piacere
- I bambini in cucina usano un ingrediente fondamentale, la fantasia: lasciare che diano il loro contributo alla preparazione dei cibi può dare vita a ricette nuove e sfiziose.
- Partecipare ad attività da grandi gratifica enormemente i bambini che si sentono grandi.
- Possiamo far decidere a loro la ricetta da preparare insieme, farli contribuire al menù li renderà più ben disposti una volta a tavola
- Passare del tempo con i bambini in cucina equivale a passare del tempo di qualità con loro: i bambini si sentono coinvolti, apprezzati, responsabilizzati, si sentono grandi, sentono di far parte della nostra vita e delle nostre cose, sentono di poterci essere utili.
- I bambini in cucina fanno un gran casino, ma rendono più allegra e divertente la preparazione della cena. E poco importa se poi dobbiamo mettere a posto tutto se abbiamo passato momenti di complicità, creatività, allegria insieme. Perché essere famiglia è proprio questo: far le cose insieme, aiutarsi a vicenda, ridere insieme. No?
E voi? Vi fate aiutare da i vostri bambini in cucina e lasciate che combinino pasticci come questi?
Certo che mi aiutano in cucina! Anche per noi cucinare insieme è un’attività che li coinvolge moltissimo, per tutti quei motivi che hai scritto tu. Ti aggiungo un altro trucchetto se posso: anche io spesso li faccio impastare a mano (ma non uso impasti col burro, altrimenti lo sciolgono tutto e i biscotti non vengono bene!). Per esempio la pizza o impasti tipo pasta per le torte rustiche (acqua, farina, olio e sale) che lavorano con mattarello e le formine dei biscotti. Poi li lascio giocare e intanto…preparo la cena! Dopo li inforniamo e vengono tipo crackers…buoni per la merenda!
La descrizione dei tuoi piccoli collima perfettamente con le mie due birbe “grandi”, Alice la prima è decisamente precisetta, non ha mai amato pasticciare, mentre Elena è assolutamente anarchica, vuole fare da sola e non segue le direttive, appena ti volti sta aggiungendo cucchiaiate di ingredienti a suo piacimento in qualunque impasto! 😉
Come hai capito come te adoro farle partecipare alla preparazione dei pasti e spesso sono loro stesse a chiedermi di fare.
Ciao Federica, anche noi pasticciamo spesso insieme e il mio Leo è un pò come Filippo nel senso che non ama sentirsi sporco quindi sta sempre molto attento. Aiutarmi con la verdura è la sua attività preferita ed io mi lascio aiutare volentieri! Ti ho nominata qui, se vuoi dare un’occhiata http://tazze-spaiate.blogspot.it/2015/02/top-of-post-19.html
Grazie Erika per la nomina.
E’ bellissimo avere accanto un aiutante come loro, no?
In effetti c’è gusto anche nell’avere un aiutante pasticcione come quello in foto, soprattutto in quel caso c’è la speranza che sarà uno che saprà godersi la vita, al contrario della mamma…
Fede ma da che età hai iniziato a farli partecipare?
Nina, da quando ne hanno voglia in verità.
Filippo era un tale precisino, anche da piccolissimo, anche a meno di 2 anni..
Non è che debbano sempre fare qualcosa di utile, collaborano come possono, ma quel che conta è che si sentono partecipi. ^_^