I miei bambini sono fortunati, hanno la casa piena di libri di ogni genere, di ogni forma e formato e colore. Vivono circondati dai libri da sempre, praticamente da quando son nati.
Per molto tempo i libri li ho scelti io per loro, poi da un certo punto in poi hanno iniziato a formarsi un loro gusto, ad avere i loro interessi, a voler scegliere da soli.
Quando andiamo in libreria e ci perdiamo nei libri, io scelgo quelli che piacciono a me, ma poi lascio che loro possano decidere liberamente almeno un libro che vogliono portarsi a casa.
Io ho gusti molto raffinati: vengo rapita da illustrazioni curate, particolari, da storie dolci, poetiche e succede che quei libri me li porto a casa, per condividerli poi con i miei bimbi, ma anche per me.
I libri per bambini che scelgo io sono quelli che mi emozionano, quelli che soddisfano il mio senso del bello, eppure capita che nonostante io li proponga loro con tutto l’entusiasmo del mondo e che io li legga cercando di far passare quello che emotivamente colgo io da quella lettura, i miei bambini non li apprezzino quanto me.
I bambini hanno un loro senso estetico, che va coltivato con varietà e stimoli sempre nuovi, ma hanno anche una loro emotività che può essere influenzata fino ad un certo punto e hanno il bisogno, come noi adulti del resto, di cercare nel libro l’evasione si, ma a volte anche il comune sentire con i protagonisti: hanno bisogno di riconoscersi in una storia per trovare la catarsi rispetto a dubbi o paure o situazioni complicate.
E’ per questo che quando li porto in libreria, li lascio liberi di esplorare, di cercare, di cercarsi, in mezzo ai libri, perché possano trovare quello di cui hanno bisogno in quel momento, perché trovino in un certo libro, la soluzione ad un problema che stanno affrontando e di cui magari io non mi ero neanche resa conto.
I miei bambini hanno nei libri amici fidati, sanno che in alcuni libri trovano emozioni che li fanno stare bene, trovano la proiezione delle loro paure, trovano risposte. Come nei libri di Topo Tip.
A farmi conoscere Topo Tip è stato il mio piccoletto che lo ha portato a casa dal nido in un momento in cui era in crisi rispetto all’andare a scuola: leggere di quel dolce topolino, che aveva le sue stesse paure e diceva quello che diceva lui, ma poi alla fine all’asilo stava bene, lo ha aiutato a superare quel momento.
Da allora quando mi chiede Topo Tip, so che sta cercando un amico fidato da cui farsi aiutare e io sono felice di accontentarlo perché quella richiesta mi dimostra che mio figlio ha capito una grande verità e cioè che nei libri si può trovare qualcun altro che ha vissuto o vive le sue stesse emozioni o paure, e che nei libri si può trovare la soluzione ad un problema.
Quel che ai bambini piace di Topo Tip credo sia il fatto che racconta con parole semplici situazioni che i bambini vivono realmente e questo permette la loro immedesimazione diretta, perché Topo Tip è come loro, perché affronta le loro stesse paure.
Giunti ci ha mandato un paio di titoli della nuova collana di libri di Topo Tip, uscita ad inizio aprile in versione restaurata (2.0 come la chiamano loro!) abbinata alla serie televisiva in onda su Rai Yo Yo che comprende La mia giornata, La mia famiglia, Dal dottore non ci vado!, Che paura il buio!
Dal dottore non ci vado! ci è piaciuto tantissimo: a noi i dottori non fanno affatto paura, anzi, ma è stato tenerissimo accompagnare Topo Tip dal dottore, vivere con lui la paura, il rifiuto e intenerirci quando il dottore ha visitato prima la mamma e poi il peluche di Topo Tip per tranquillizzare il piccolo malatino!
E come non riconoscerci nella passione di Topo Tip per le macchinine, visto che qui non si gioca con niente altro!
Se anche ai vostri cuccioli piace Topo Tip, correte a scoprire la nuova collana..
Post scritto in collaborazione con Giunti.
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Topo Tip piace anche al nano e concordo con l’utilità dei libri e la necessità di lasciare liberi i bambini di scegliere ciò che può piacere o servire loro (oltre a proporre ciò che abbiamo scelto noi).
Devo ammettere, però, che mi sembravano più belle le illustrazioni della precedente collana di Topo Tip…almeno a vederle così!
Anche ad Edo piacciono più le vecchie, ma queste son 2.0! ^_^
Io sono un po’ diffidente nel portare i bambini in libreria, perché di solito vengono attratti dai libri con i personaggi dei cartoni animati oppure da albi e libricini con qualche gadget in regalo (basta una sciocchezza, adesivi o pennarelli, e gli scatta il LO VOGLIO LO VOGLIO) e finisce che il libro vero e proprio passa in secondo piano. Così di solito vado da sola e scelgo per loro.
Lo so che è un peccato, perché girare tra gli scaffali e sfogliare i libri dovrebbero essere abitudini consolidate, fondamentali per sviluppare il piacere delle lettura. Però quando succede così mi avvilisco troppo.
Hermione, ma quanto hanno? E’ un peccato non fargli vivere questa esperienza…
Sei e quattro.
Il problema non sono i personaggi dei cartoni, anch’io ne ero attratta da bambina e anch’io avevo i libri dei cartoni più amati, né li nego ai miei figli, è che vorrei che andassero anche oltre. Si tratta di avere la pazienza di far capire loro che ci sono anche altri bei libri. Non ho rinunciato a portarli in libreria, devo solo essere pronta a fronteggiare con calma e inventiva le loro richieste monodirette e indirizzarli verso nuove proposte.
Già con la ,mia primogenita Topo Tip è stato uno dei punti di riferimento fondamentali e i gemelli continuano ad avere una predilezione per le avventure di questo topino. Sono davvero libri molto belli. Ne abbiamo parlato anche noi in alcune dei nostri venerdì del libro.
Ciao
Flavia
Flavia, il topino amico dei bambini! ^_^
Anche i miei figli adorano Topo Tip..con questo topino insegnare le buone maniere è più semplice!!!