Ninna nanna per una pecorella di Topipittori, era nella tombola 2014 di Nati per leggere e da allora che sebbene non avessi mai avuto l’occasione di sfogliarlo, né in libreria, né nella biblioteca (fornitissima!) del mio paese quel titolo aveva qualcosa di difficile da dimenticare.
Forse il tratto nero, forse l’essenzialità del disegno, l’accostamento di colori.. o forse per la casa editrice Topipittori (una garanzia!) o forse per aver letto sul gruppo Facebook “La biblioteca di Filippo” che qualcuno lo cantava, non saprei, ma alla fine non ho resistito e ho deciso di regalarlo a mia figlia per il suo terzo compleanno…
Il libro si apre con un paesaggio essenziale dal tratto nitido, puro e subito dopo entra in scena una pecorella che sola e smarrita segue una stella, come una sorta di stella cometa che non permette di sentirsi soli e smarriti…
Ma quando scende la sera e diventa buio, alla pecorella la stella non è più sufficiente: sola nel buio ha tanta paura.
Ed è normale che sia così, la paura in una situazione del genere è più che legittima: quale pecorella/bimbo non avrebbe paura a perdersi da solo nella notte?
Ma finalmente spunta la luna che illumina la notte buia e paurosa, la pecorella si fa forza perché anche i piccoli possono farcela “da soli” e noi genitori dovremmo ricordarcene più spesso: i nostri piccoli possono arrivare a farsi coraggio anche in nostra assenza se saremo stati in grado di trasmettere loro serenità e forza d’animo e dal superamento di piccole frustrazioni, diverranno adulti forti e sicuri di loro stessi.
Radunate le forze la pecorella va a cercare un luogo sicuro in cui riposare, trova un vecchio tronco che sembra rassicurare, scaldare, accogliere e proteggere la pecorella che però è comunque sola e non riesce proprio a riposare.
L’immagine è molto bella e rende benissimo la solitudine della pecorella, lontana, piccolissima.
All’improvviso quattro lucine: sono fiammelle o luci di stelle? Non si sa. La pecorella vorrebbe che fossero gli occhi del suo pastore che chiama all’appello il gregge e invece no, sono gli occhi di LUPO, che sembrano lasciare presagire la sua fine.
E invece è una MAMMA lupo con il suo piccolo, la paura svanisce di colpo. E un’emozione indescrivibile assale anche chi legge… forse per l’empatia di mamma lupo che riesce a convincere la pecorella, non so, ma ho sentito una sorta di slancio e commozione al tempo stesso, forse un po’ come la pecorella.
E questa mamma dev’essere stata davvero tanto credibile per convincere la pecorella a fidarsi di lei.
Esattamente come funziona per noi adulti: se con i nostri bambini riusciamo ad essere convincenti, si fideranno di noi e ci seguiranno a occhi chiusi.
Un epilogo strabiliante oltre che emozionante, un epilogo che lascia spazio anche alla commozione.
E’ tutto perfetto in questo libro. Un’altalena di antitesi ma anche di equilibri: le distanze tra i personaggi, l’accostamento dei colori, il bianco della pecorella antitesi al “nero” anche inteso come paura: un’alterità estremizzata nell’animale pauroso per eccellenza che invece è capace di molto.
Mi sembra anche un invito al lettore a non lasciarsi spaventare dall’alterità inserendola in un rigido pregiudizio.
Penso porti a riflettere fino all’ultima pagina.
Rimanda a mio avviso anche a temi tanto attuali, quanto spinosi e delicati: accoglienza, adozione, accettazione delle differenze e non solo.
Questo insieme perfetto permette di cantare-sussurrando il libro, proprio come una ninna nanna. Da provare!
LUCIA
Questo racconto appassionato è un guest post di Lucia Guglielmi che ringrazio di cuore per le emozioni che ha saputo trasmettere. ^_^
Se anche voi avete un libro per bambini da raccontare, scrivetemi proponendo la vostra recensione a mammamogliedonna@hotmail.it
Vi aspetto!
Credo che questo libro si dai una dolcezza infinita <3
da qualche tempo collaboro con il progetto Favolelette, un canale YouTube in cui racconto storie per bambini. Qui trovate la nostra versione di "Ninna nanna per una pecorella": https://youtu.be/l5p9HNlxhBk
Spero vi piaccia 🙂
un abbraccio e buona giornata!