Mi sono chiesta tante volte che tipo di immagine di me passi attraverso le pagine del blog, perché mi rendo conto che voi lettrici vedete di me solo quello che scrivo e racconto attraverso parole e foto che condivido sui social, e, pur sapendo di metterci tanto di me stessa, mi domando spesso che idea vi siate fatte della mamma che sono.
Questo è uno di quei post ad alta carica emotiva, quelli in cui lascio fluire i pensieri, quelli più facili da scrivere perché a cuore aperto, ma anche più difficili da razionalizzare. Mi capita a volte di non riuscire ad imbastire dei post sensati: inizio a scrivere, butto giù i pensieri, proprio come sto facendo ora e poi mi rendo conto di non essere capace di canalizzarli in modo comprensibile e allora butto via tutto e voi non li leggete.
Se state leggendo questo post sarà perché sarò riuscita a dargli un senso e lo vorrei perché mi interessa sapere cosa arriva di me a voi. Perché quando mi siedo e scrivo, non parlo da sola, almeno spero… le mie parole arrivano in altre case, ad altre donne, altre mamme e il senso del mio parlare si compie quando quelle mamme mi rispondono, quando riesco ad avere un confronto nei commenti che lasciate sul blog o sui social.
Così oggi faccio un po’ di autocritica e vediamo se l’immagine che avete di me coincide con quella mamam che vi racconto. Vi va?
La mamma che sono
Quando sono diventata mamma a 30 anni, l’ho scelto, l’ho desiderato, ho accolto Filippo con tutta me stessa, nonostante le notti insonni e l’ho amato tanto quanto non credevo possibile: dal primo momento in cui i miei occhi hanno incrociato i suoi, ho capito che quegli occhi erano padroni del mio cuore per sempre.
Il primo figlio ti ruba l’anima e la fa sua per sempre. A me è successo così.
Edoardo è arrivato dopo tre anni e mezzo e una gravidanza andata male, una esperienza che ti fa capire che diventare mamma non è naturale, né scontato, ma che è un miracolo, un dono. E lui è stato un dono dolcissimo, perché è un bambino affettuoso, generoso, diverso da me e per questo il nostro è spesso stato un rapporto difficile, ma meraviglioso.
Oggi mi descrivo mamma innamorata di Filippo ed Edoardo e lo sono. Li amo, li adoro e ne sono incredibilmente orgogliosa, perché so che lo dirà ogni mamma dei suoi figli, ma sono davvero due bambini speciali, che sorprendono e incantano per la vivacità creativa ed emotiva che hanno. Per quanto posso cerco di colorare il loro mondo con tutte le sfumature possibili: dai libri per bambini, all’arte, ai viaggi, cerco di mostrare loro le cose belle della vita perché imparino a riconoscerle ed apprezzarle.
Sono molto orgogliosa di loro, ma non sono sicura che lo sappia. Sanno che li amo perché glielo dico spessissimo, ma non so se sanno che li amo così come sono.
Perché a dirla tutta, sono davvero esigente con loro e questo mio essere esigente, fa si che loro si sentano a volte inadeguati. Uno dei rimproveri che mi viene mosso spesso dalle persone a me vicine è che pretendo troppo da loro. E forse un po’ è vero, ma una motivazione c’è.
Per cercare di ritagliarmi degli spazi miei nonostante l’essere bis-mamma senza l’aiuto di nessuno, con un lavoro e una organizzazione familiare complicata dal vivere in in una grande città, ho cercato da sempre di renderli indipendenti, nei giochi, nel lavarsi, nel vestirsi…. Ed è questa una delle cose di cui vado più fiera, come madre, però è anche vero che spesso per fare da soli, fanno enormi disastri e poi doverli riparare fonte di stress per me e per loro. Quindi forse questo aspetto è da mediare un po’…
Il mio limite più grande è la pazienza, cosa che purtroppo mi manca in ogni contesto, ecco perché spesso ricorro alla istituzione di regole precise che ci aiutino a prevenire le situazioni di conflitto ma quello di cui mi rendo conto più spesso, riflettendo a mente serena sull’accaduto, è che le situazioni di conflitto che a volte si innescano, potevano essere evitate se fossi stata meno stanca, perché la stanchezza è quello che mi fa perdere la pazienza, che mi fa ragionare meno. Speriamo che ora che la mia vita sembra aver preso una piega nuova, ora che abbiamo cambiato casa, che sono più vicina al lavoro, con i bimbi che vanno a scuola a due passi, ora io possa avere giornate più semplici e meno frenetiche e portare a casa meno stanchezza…
Sono una mamma che si mette in discussione e che cerca sempre di migliorarsi. Perennemente alla ricerca di un equilibrio, che non smetto di cercare. Questa sono. Era questa la mamma che avete letto dalle pagine del blog?
sei una mamma vera, con le fragilità e l’orgoglio che ne costiutiscono l’essenza. Tanto quanto l’Amore. Quello potente, immenso, perso nei menadri delle speranze e paure per i tuoi bambini. Vanne fiera e continua così. ma, soprattutto, continua a scrivere. Io… che sono una che altrettanto scrive, mamma di tre ormai donne e nonna di sette nipoti (più 42 anni di insegnamento) ti leggo e ti aspetto. Imparo molto da te e acquisto i libri che consigli. Quindi. Basta domande e vai avanti a camminare nella vita. A testa alta e cuore pulsante
Pierina grazie.. ^_^
Sei carinissima. Non sai che bisogno ho di sentire che le mie lettrici mi leggono e mi apprezzano.
una volta i blog erano i diari che le amiche venivano a commentare, poi col tempo nessuno commenta più, l’interazione si è sposata sui social dove è si, più veloce, ma decisamente meno intensa. Grazie davvero!
Un po’ sì, un po’ no. Per esempio mi sono stupita di leggere che sei orgogliosa dei tuoi bambini ma che loro non lo sanno perché non glielo dici spesso.
Invece traspare dai tuoi racconti che ti piace proporre loro tante attività diverse da fare assieme così come il fatto che hai voluto renderli autonomi. A questo riguardo ti confesso che mi sono chiesta spesso come facessi, visto che quando io spingo i miei bambini a fare da soli combinano spesso immani disastri. Adesso che so che succede anche a voi mi sento più normale.
Sulla stanchezza e la relativa perdita di pazienza, tranquilla, sei in buona compagnia. Purtroppo succede a tante mamme con troppe cose da fare e poco tempo per farle bene. L’importante è saper riconoscere i propri sbagli e cercare di rimediare.
Grazie Hermione, è sempre bello sapere di non essere sola, ma anche confessarsi umana al di la della apparenze. Per questo ci tenevo a questo post, perché volevo che si capisse di me qualcosa in più.
Sulla questione autonomia, io non demordo. ^_*
È proprio questa la mamma che mi ero immaginata prima di conoscerti dal vivo. Per l’idea che ho dalla realtà sono sicura che tu sia una mamma molto più dolce che severa. Io non starei ad ascoltare le critiche: se le regole non sono fatte rispettare dalla mamma, chi dovrebbe farlo?
Grazie Dani! Sei molto gentile! Grazie davvero di aver commentato, mi ha fatto molto piacere quello che hai scritto e il fatto che tu abbia scritto.^_^
Oh Fede! Anni e anni a seguirti. Sul blog, su fb augurando di poterti comunque continuare a leggere quando ogni tanto fai un “ripulisti” dei tuoi contatti. Credo che tu sia semplicemente mamma,che negli anni si è scoperta fragile, insicura e poi improvvisamente sicura di sé. Una sicurezza che solo i figli ti danno. Io questo vedo dai tuoi scritti, una Federica forte e felice di quello che è riuscita a conquistare.
Grazie Adri! Di certo non cancello te dai miei contatti! Sta tranquilla. E’ che non mi piace avere gente con cui non interagisco, che non conosco, che non sento affine. Ecco perché tu ci sarai sempre, perché ti sento molto affine. Grazie <3