
Avevo scritto qualche mese fa a proposito della decisione del Ministero dell’Istruzione, di ammettere agli esami di maturità gli studenti con la media del 6. Avevo parlato a lungo della mia opinione in merito e del fatto che cerco di inculcare nei miei figli l’idea che debbano studiare per loro stessi, perché la cultura muove il mondo e senza quella siamo tutti perduti.
Oggi mi trovo tristemente a scrivere di nuovo a proposito del decreto attuativo de La Buona Scuola che prevede che gli alunni siano ammessi alla classe successiva anche se hanno livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, “la bocciatura sarà possibile sono se tutti gli insegnanti del consiglio di classe saranno d’accordo, solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
Ovvero tutti promossi prima ancora di iniziare l’anno scolastico! Evviva! ^_^
Ma che gusto c’è? Davvero che gusto c’è se sai già come va a finire? Che stimolo può avere un ragazzo svogliato se gli si dice che comunque sarà promosso?
Non fraintendetemi, sono la prima a pensare che i ragazzi vadano motivati in altro modo, che la minaccia della bocciatura raramente funziona con soggetti già difficili e che senza dubbio è e deve essere l’ultima spiaggia cui ricorrere, da insegnante, quando le hai già provate tutte per incuriosire e appassionare i ragazzi di oggi. Ma partire con l’idea che la bocciatura non esiste, toglie agli insegnanti l’ultimo strumento utile a farsi rispettare in classe. Come dire ai bambini, fate qualunque cosa, tanto mamma e papà non si arrabbiano. No?
Io sono frastornata… come madre seriamente preoccupata. Non per i miei figli, che grazie al cielo sono intelligenti e si impegnano, ma perché mi domando come le insegnanti potranno gestire elementi più difficili in rapporto alla classe e alla lezione e a tutto.
Che poi ce n’era davvero bisogno? Non era già così? Io sono figlia di una insegnante e mia madre mi ha sempre detto che ci vogliono motivazioni più che serie per bocciare un ragazzo alle medie, e a maggior ragione alle elementari. Allora che bisogno c’era di decretarlo per legge?
Mi dispiace per le insegnanti, mi rendo conto che il loro lavoro è sempre più difficile e sempre di più è importante che conservino passione e buona volontà, nonostante tutto.
E noi genitori resta il dovere di responsabilizzare i nostri figli affinché studino e rispettino le insegnanti e i compagni e si dedichino allo studio con la consapevolezza di avere una fortuna enorme nel poter studiare.
Ci sarà bisogno di consigli di classe compatti, seri ed obiettivi. Per noi insegnanti la bocciatura di un alunno non è mai la prima soluzione ed arriva sempre dopo molti tentativi di far recuperare i ragazzi. Questa riforma sembra voler mettere in dubbio la serietà e l’obiettività delle nostre valutazioni. Voglio precisare che alcune volte sono i genitori stessi, quella parte di loro che veramente tiene ai figli, a preferire una bocciatura alle medie piuttosto che un figlio pieno di lacune incapace di affrontare un percorso di studio superiore.
Sono d’accordo con te, trovo che questa riforma svilisca ancora una volta le insegnanti e non capisco perché. Ciò non capisco il senso, l’utilità.
Secondo me la politica del tutti promossi va a danno anche degli stessi alunni, ai quali si fornisce una scorciatoia per non impegnarsi. Per poi ritrovarsi, nella vita, a scoprire che l’impegno è fondamentale per ottenere risultati. Insegnamento che dovrebbe arrivare anche dalla scuola.