Sono Simona, mamma di Rebecca (quasi due anni). Mentre studiavo per diventare maestra della scuola dell’infanzia, ho riscoperto la letteratura per bambini e ragazzi e mi sono innamorata dell’arte dell’illustrazione. Poco dopo la nascita della nostra bambina ho aperto un blog, Leggo per te, dove racconto dei libri che scopriamo insieme e parlo degli albi illustrati che amo di più.
Simona si è presentata così bene che ho pensato di proporvela così come si è proposta a me. Vi lascio alla sua intervista per AmoLeggerti
Ciao Simona, raccontaci, quali sono le occasioni di lettura con i tuoi bambini?
Sono diverse durante la giornata. Quando usciamo, ho sempre un paio di librini come me, utilissimi per far passare il tempo più velocemente mentre dobbiamo fare una coda. Alla mattina dopo colazione, oppure dopo pranzo (Rebecca ama moltissimo il libro “Le filastrocche da mangiare”), o ancora nel pomeriggio ci ritagliamo un momento per leggere delle storie. Spesso è proprio lei a chiedermelo, talvolta si siede da sola sul tappeto o sul divano a sfogliare i suoi preferiti, scelti dalla “sua” libreria.
Avete dei rituali tipo la #letturadellabuonanotte?
Sì, il momento “rituale”, quello che non ci perdiamo mai, è proprio quello della lettura della buonanotte!
A che età hai iniziato a leggere libri alla tua bambina?
Ancora prima che nascesse! Leggevo filastrocche ad alta voce, perché avevo letto che i bimbi nella pancia non solo ascoltano e riconoscono la voce della mamma, ma in qualche modo “memorizzano” i suoni e le vibrazioni prodotti dalla lingua materna. Ho sempre seguito con passione il progetto Nati per Leggere, pertanto sin da piccolissima Rebecca aveva già i suoi libri morbidi da mordicchiare e manipolare, poi sono arrivati i primi cartonati da sfogliare. In questo modo, il libro è diventato subito un oggetto familiare.
Qual è il suo libro preferito?
Adesso ha quasi due anni. Le letture preferite sono naturalmente cambiate nel corso del tempo, a seconda della fase che stava attraversando. Attualmente adora “Il piccolo bruco Maisazio” di Eric Carle e “Oh-oh!” di Chris Haughton. Inoltre è attratta dai libri sui colori, come “Piccolo blu e piccolo giallo” e “Un colore tutto mio” di Lionni, “Un libro” di Tullet, “Il libro bianco” di Borando, Clerici e Pica.
Quali sono le caratteristiche che un libro per bambini deve avere perché tu lo definisca un bel libro?
Dal momento che sono appassionata di illustrazione, sicuramente valuto con attenzione le figure. Le immagini devono essere belle e curate, non una mera “cornice” al testo. Kveta Pacovska ha scritto che l’albo illustrato è la prima galleria d’arte che il bambino visita ed io sono assolutamente d’accordo! In particolare, trovo che sia meraviglioso quando fra illustrazioni e parole si crea una sorta di alchimia, tanto che le une completano il significato delle altre.
Quali sono secondo te i benefici della lettura ad alta voce?
Ormai gli studi che hanno dimostrato i benefici psicologici e cognitivi sono numerosi. Da mamma, penso semplicemente che grazie alla condivisione di un libro letto ad alta voce, genitore e bimbo vivono un rito speciale che riscalda l’anima.
La tua ricetta per trasmettere ai bambini l’amore per la lettura?
Dare l’esempio! Leggere mi è sempre piaciuto tantissimo e credo che questa mia passione si percepisca. Se per noi è un vero piacere, è facile che lo sia anche per i nostri figli. In secondo luogo, “vivere”i libri, trattandoli sì con cura, ma senza eccessivi timori: lasciare che ci accompagnino ovunque, perché non sono un oggetto di arredamento, ma degli amici. Creare degli scaffali ad altezza di bimbo, affinché possa prenderli da solo. Intorno ad un anno Rebecca ha iniziato ad apprezzare particolarmente i libri con alette, finestrelle e inserti scorrevoli. Qualche volta ha provato a “smontarli”. Per qualcuno li stava “rovinando”, mentre secondo me voleva giustamente capire come funzionavano. Quando sarà più grande, ci divertiremo a “costruire” insieme un libro partendo da queste sue prime esperienze!
Grazie Simona per questa bella intervista.
Vi aspetto la prossima settimana per una nuova intervista ricordandovi che se volete potete candidarvi per essere protagoniste dell’intervista per #AmoLeggerti scrivendo a mammamogliedonna@hotmail.it.
Credo che la lettura sia anche utile per imparare parole nuove, fondamentale per i bambini che devono imparare a parlare.
Sin dalla nascita ho sempre parlato bene a mia figlia ed ho sempre letto tutti i libri che le comperavo con molto piacere.
Lei si interessava e mi chiedeva, anche se non sapeva ancora parlare, di leggerglieli in vari momenti della giornata.
Mi sono resa sempre disponibile ed ora sa parlare benissimo e memorizza tantissime frasi.
Anche se Peppa Pig è entrata in casa invadendo gli spazi, la lettura resta la sua preferita, amo acquistare libri nuovi e pure i giornalini.
Che piacere scoprire sempre più mamme che hanno la mia stessa abitudine.
Buona continuazione!
Grazie Marisa! Sono assolutamente d’accordo con te! Anch’io non amo Peppa e simili, però questi personaggi spesso possono aiutare a veicolare un messaggio. L’importante è variare molto le letture, offrendo esempi differenti (soprattutto buone illustrazioni, perchè educano al bello).
Marisa, bello bello anche per me scoprire che siamo sempre di più!
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