Tempo fa vi avevo raccontato la bellissima storia de Alla ricerca del pezzo perduto edito da Orecchio Acerbo, che racconta di un viaggio alla ricerca di un pezzo perduto che possa idealmente completare il protagonista e che invece lo porta alla scoperta di un mondo meraviglioso fatto di piccole cose e piccoli, ma importanti, incontri e momenti. Ma soprattutto il viaggio porterà il protagonista alla scoperta di se stesso e alla comprensione di bastare a se stesso. E questa consapevolezza passerà per un momento di realizzazione del viaggio in cui il protagonista effettivamente incontro il pezzo perduto che lo completa alla perfezione, ma non si sente bene in quella nuova perfezione, così lo abbandona.
Il pezzo perduto incontra la grande O, è il sequel del bellissimo Alla ricerca del pezzo perduto e racconta di come il pezzo abbandonato, affronti l’abbandono. Il pezzo perduto resta solo, malinconico e aspetta qualcuno che lo porti con se chissà dove. Di candidati ne arrivano, ma qualcuno era perfetto, ma non poteva rotolare, qualcuno poteva rotolare ma non combaciava, qualcuno era troppo delicato, qualcun altro non aveva idea di come fare…
finché un giorno, ne arrivò uno che sembrava diverso…
“Credo che tu sia quello che ho tanto aspettato” – disse il pezzo perduto – “Forse io sono il tuo pezzo perduto” “Ma io non ho perduto nessun pezzo” – disse la Grande O – “Non puoi combaciare con me in nessun modo” “E’ proprio un peccato, speravo che forse avrei potuto rotolare con te…” “Tu non puoi rotolare con me” ribatté la Grande O “ma forse puoi rotolare da solo”
Il pezzo perduto non ci aveva mai provato e nemmeno mai pensato, perché lui era tutto spigoli, “Non sono fatto per rotolare”
“Gli spigoli si smussano e le forme cambiano” disse la Grande O prima di andarsene…
Rimasto solo il pezzo perduto riflette sulle parole della grande O e per un sacco di tempo resta lì fermo.
Poi pian pianino prova a muoversi…
E ben presto gli spigoli si smussano e il pezzo perduto inizia a muoversi e a rimbalzare… e a rotolare…
Non sapeva dove andava, ma non gli importava…
E un bel giorno…
Io adoro la semplicità di questi due albi, la linearità dei disegni e l’enormità del contenuto. E’ un libro per i grandi? Sicuramente, ma anche per i bambini, per insegnare loro che ce la possono fare, che hanno più potenzialità di quelle che credono, che possono arrivare più lontano di quanto hanno mai pensato!
Il pezzo perduto incontra la Grande O di Shel Silverstein, edito da Orecchio Acerbo.
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