
A SBAGLIARE LE STORIE ci vuole poco, basta mettere un personaggio di una fiaba in un altro oppure mettere l’animale sbagliato al posto giusto oppure mandare una bambina in giro per la città invece che dalla nonna…
Succede questo e molto altro nella favola A SBAGLIARE LE STORIE di Gianni Rodari, che fa parte della raccolta “Favole al telefono”, Einaudi, pubblicata a Torino 1962. Da allora son passati più di 60 anni e questo libro emoziona e diverte noi come i bambini di allora.
Io lo avevo incontrato diverso tempo fa in libreria, ma avevo dubbi che potesse non coglierne l’ironia, così non l’ho mai comprato.
Lo abbiamo scovato in durante la nostra prima volta in biblioteca, i bambini hanno intuito che si trattasse di una stramba versione di cappuccetto rosso e hanno chiesto di leggerla. Non vi dico le risate che si son fatte… ridevano a crepapelle e più ridevano più chiedevano di leggere e rileggere. Troppo divertente per loro questo nonno che manco indovinava il colore del Cappuccetto.. che mandava la nipotina dalla zia Diomira a portarle una buccia di patata e nel bosco faceva incontrare alla bambina una giraffa!!
E mentre il nonno legge e sbaglia, al nipotina lo riprende e lo corregge, dapprima con pazienza…
“C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo”
“NO, Rosso!”
“Ah, si. Cappuccetto Rosso”
“La sua mamma la chiamò e le disse senti, Cappuccetto Verde…”
“Ma, no Rosso”
“Ah, si. Rosso”
Poi all’ennesimo errore…
E che dire del lupo che incontra Cappuccetto e le chiede quanto fa 6×8?
E lei che risponde, “vado al mercato a comperare la salsa di pomodoro”
E del cavallo che prende il posto del lupo…
Ma se volete veramente ridere a crepapelle sentite qua:
“Prendi il tram numero settantacinque, scendi in Piazza del Duomo, gira a destra, troverai tre scalini e un soldo per terra, lascia stare i tre scalini, raccatta il soldo e comprati una gomma da masticare.”
Ridevano ad ogni pagina, ad ogni errore e come non ridere della geniale trovate di Rodari, impreziosite dai disegni di Alessandro Sanna, semplici eppure così espressive.
A sbagliare le storie i bambini si divertono, mettono in moto il cervello, ma soprattutto ridono a crepapelle!
Leggere per credere!!!
Intramontabile e sempre affascinante!
vero!
Mamma che ricordi: di quando lo leggevo da bambina… chissà perchè non l’ho mai preso alle mie. Devo rimediare!
Brava!
Troppo bello questo libro, per i miei bimbi ho proprio la versione che hai tu.
Silvia, noi l’abbiamo presa in biblioteca! Non credevo gli sarebbe piaciuto tanto, e invece…
Noi l’abbiamo ascoltato nel corso di un laboratorio di lettura in biblioteca… Carinissimo!