
Se penso all’autunno mi vengono in mente due cose: le castagne che adoro e le foglie multicolore.
Adoro quando gli alberi si tingono di mille colori: dal giallo all’arancio dal rosso al marrone, colori così allegri da riempire gli occhi di contrasto con il cielo grigio.
L’autunno nel mio piccolo paesello di montagna ha un fascino tutto suo perché se è vero che il freddo arriva rapidamente e si passa dall’estate all’autunno pieno senza mezze misure, è vero anche che, se la giornata è gradevole e vien fuori un tiepido sole, allora puoi godere dello spettacolo della natura che, a dispetto del freddo e del grigio del cielo, si veste di mille colori e ci incanta con la danza delle foglie che cadono lievi dagli alberi e se soffia un po’ di vento ci affascinano con i loro mulinelli.
Tutte queste chiacchiere sull’autunno per introdurvi un libro bellissimo, Il domatore di foglie, di Pina Irace e Maria Moya, edito da Zoolibri.
Il libro racconta l’autunno e la caduta delle foglie visto dagli alberi e dalle foglie stesse.
E’ tutto pronto perché la danza cominci, le foglie hanno cambiato colore, mettendo i loro vestiti autunnali, sono pronte, ma ancora non cadono. Perché? Cosa aspettano le foglie a cadere?
Facile: aspettano il domatore di foglie.
Il domatore di foglie con la sua lunga sciarpa sventolante come una manica a vento, con la sua bacchetta insegna alle foglie i volteggi, le piroette, gli svolazzi, le salite, le discese, le danze, i mulinelli, i prilli, le giravolte. Come farebbe l’autunno senza il domatore di foglie?
E come potrebbero le foglie cadere senza di lui? Non saprebbero come fare… vi immaginate se decidessero di cadere tutte insieme?
Gli alberi sono stanchi dopo aver sopportato il peso di foglie, fiori e frutta e il caldo dell’estate cocente. Sono stanchi e vogliono riposare ingobbiti dal peso delle loro foglie. Non ne possono più e allora cominciano a scuotersi, ad ondeggiare, qualcuno prova pure a saltare, dimenticandosi delle radici…
Ma non si stacca neanche una foglia, restano tutte saldamente attaccate, immobili, come fossero disegnate. Tutte, tranne una.
Lei aveva sempre desiderato volare, viaggiare… non ce la faceva più a stare ferma.
Così prende coraggio e si stacca, ondeggia di qua e di là come un pendolo, disegna cerchi nell’aria, poi precipita in piacchiata sfiorando l’erba e riprende a salire verso il cielo come un mulinello d’aria impazzito.
E’ così felice ed entuasiasta che cerca di incoraggiare tutte le altre foglie e piano piano quelle cominciano a fremere come tante manine che saltano prima della partenza. E piano piano si staccano dai rami… E il mondo si colora di foglie… un incanto, no?
Le foglie ce l’hanno fatta, hanno trovato coraggio per fare da sole il grande passo.
Ma lui, il domatore di foglie dov’era finito?
Poverino, non era arrivato perché gli avevano detto che non esistono più le mezze stagioni, così lui ora insegna a volteggiare alle farfalle.
Un libro molto poetico per parlare dell’autunno con i vostri bambini, non trovate?
E se non vi basta il domatore di foglie, qui c’è un altro bellissimo libro sull’autunno: Orso ha una storia da raccontare che profuma di autunno, di foglie secche, di alberi spogli, giornate corte e animali che vanno in letargo.
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Se i libri vi piaciono potete acquistarli qui:
E’ già la seconda settimana che ho in mente di parlare di questo libro che ci è piaciuto molto e per la seconda volto ne trovo una presentazione da qualche amica… 😉
è bellissimo anche a noi piace tanto!
^_^ Ciao tesoroooo, come state!?