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    Famiglia

    Il linguaggio segreto dei neonati, ovvero Edoardo: un bambino da manuale

    6 Febbraio 2013

    Linguaggio segreto dei neonati
    Mentre aspettavo Edoardo ho letto Il Linguaggio Segreto dei Neonati di Tracy Hogg.
    Non l’avevo letto quando ero incinta di Filippo e dopo le terribili nottate passate con lui, la sua inappetenza, la scarza crescita, la mia pessima esperienza di allattamento, avevo elaborato la mia teoria secondo la quale avevo sbagliato io che non l’avevo capito, che non ero riusciata  a sintonizzarmi veramente con i suoi bisogni e stavolta non volevo fare lo stesso errore.
    Il libro non ha bisogno di presentazioni, credo che tutte le mamme ne abbiano sentito parlare almeno una volta nella vita, ma riassumo qualche concetto come spunto, Tracy Hogg ha ideato il metodo E.A.S.Y:  Eat (mangia) Activity (attività), Sleep (ninna), You (tu).

    L’autrice suggerisce di adottare una routine di questo tipo: quando il bambino si sveglia bisogna nutrirlo per soddisfare il suo bisogno primario (EAT) a questo punto il bambino sarà disponibile per una attività che sarà tale e avrà una durata commisurata all’età del bambino (ACTIVITY), appena manifesterà segni di insofferenza verso l’attività, il bambino sarà stanco e potrà essere messo a dormire(SLEEP)e la mamma avrà tempo per se stessa fino al nuovo risveglio e alla ripresa di un nuovo ciclo (YOU).

    Il successo del metodo si basa sull’idea della ripetitività, della routine che rassicura il bambino, ma non solo permette alla mamma di capirne il pianto contestualizzandolo nella fase in cui ci si trova.Niente orari prestabiliti, ma solo un‘attenta osservazione e rispetto per il bambino. L’autrice insiste molto sul rispetto: fin dai suoi primi giorni di vita, bisogna rispettare i tempi e gli spazi del bambino, ma soprattutto bisogna parlare molto al bambino facendolo partecipe di quello che gli succede intorno con tono calmo e pacato. Bisogna osservarlo e imparare il linguaggio del suo corpo, imparare a capire quando ha sonno dai primi segnali, prima che si stranisca e l’addormentamento diventi complicato.

    Il libro è molto altro, ci sono suggerimenti, esempi, esperienze di mamme che hanno capito e applicato il metodo, spunti di riflessione per tutte le mamme che hanno voglia di capire qualcosa in più e di risolvere situazioni che non vanno.
    Imparate a conoscere il vostro bambino, questo è il messaggio del libro, affinché il suo linguaggio non sia più un segreto, ma una lingua parlata in due.
    Io con Edoardo c’ho provato. Edo è nato prematuro a 36 settimane, il primo mese si svegliava solo per mangiare sia di notte che di giorno e questo mi ha dato il tempo e la forza per rimettermi in piedi dopo tutto quello che avevo passato.Poi piano piano ha preso a stare più sveglio e io ho cominciato ad osservarlo e a provare ad applicare questa routine fin da subito. La sua activity i primi mesi era stare seduto nella sdraietta, poi nella palestrina, poi sul tappeto.. e via di seguito… con modi e soprattutto tempi che variavano e si allungavano in funzione dell’età. Ma la routine era sempre la stessa: dopo mangiato stava sveglio a giocare e ai primi segni di cedimento, lo mettevo nel suo lettino con il ciuccio e si addormentava.
    Edo è stato ed è un bambino da manuale. Tracy Hogg defnisce così quei bambini che rispettano le loro abitudini e i loro ritmi sempre uguali a se stessi, molto prevedibili e facili da trattare.
    Un bambino dolce, sempre sorridente, che mangiava a richiesta ma ad intervalli quasi regolari, giocava e dormiva senza problemi, che si straniva solo quando i suoi bisogni o i suoi ritmi non venivano rispettati.

    Un bambino facile tranne che devi sempre rispettare i suoi ritmi e i suoi orari per evitare turbamenti e io ho sempre cercato di assecondarlo e di organizzarmi di conseguenza. Anche adesso che ha 15 mesi, se riesco a non scombussolare le sue abitudini tutto va per il verso giusto, altrimenti diventa improvvisamente un bambino difficile.

    Linguaggio segreto dei neonati

    Forse sono stata fortunata, dopo le notti insonni con Filippo, forse mi meritavo un bambino da manuale, ma forse, forse sono stata una mamma migliore perché sono stata più attenta a cogliere i suoi segnali e questo il libro mi ha aiutato moltissimo. Vi consiglio di leggerlo, comunque la pensiate, perché non è un manuale di quelli che sembra possedere la verità assoluta e ti fa sentire una cretina se non hai capito o applicato questa o quella regola, al contrario, è una specie di voce amica che ti accompagna e ti guida con piccoli suggerimenti, consigli, esempi verso la comprensione e il rispetto per il tuo bambino. E su questo Tracy Hogg la pensa come me, è il segreto della felicità.
    In bocca al lupo e buona lettura!

     

    bambini da 0 a 12 mesi cose da sapere in gravidanza Edoardo libri da regalare ad una neomamma
    by Federica 
    20 commenti

    About Federica

    Appassionata di libri per bambini, mamma di due maschietti di 8 e 11 anni. Program Manager per lavoro e inclinazione personale: amo programmare, organizzare e non sto mai ferma! Tra Roma e Genova, cresco i miei figli cercando di educarli al bello, dai libri all'arte, alla buona cucina.

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    Commenti

    1. Mamma con l'Ipad dice: 6 Febbraio 2013 alle 10:47

      Si l’ho adorato… Non mi è riuscito palliare in Toto il metodo ma la nostra routine ce la siamo creati subito…
      Consigliatissimo…
      Unico punto che per diversi mesi non sono riuscita a cadenzare ben è stato ovviamente il me… Ma questa è un’altra storia…

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 11:01

        già… questa è la storia di tutte, che poi il mio me, era io e Filippo e ringrazio Dio di questo! Perché credo che questo lo abbia aiutato tantissimo ad accettare l’arrivo del fratellino.

        Rispondi
    2. Biancume dice: 6 Febbraio 2013 alle 10:58

      io ho un problema personale con la routine, non ci riesco, è più forte di me, ci ho provato ma poi dopo un po’ divento matta soprattutto perchè non mi ha mai dato i risultati sperati. Alle mie figlie l’unica cosa che sembrava importare era avere l’allattamento a richiesta e tanto contatto. E’ stato faticosissimo ma alla fine credo che l’unica verità stia nel fatto che ogni mamma-bambino ha bisogno di un proprio equilibrio, non sempre facile da trovare, spesso faticoso ma pur sempre un equilibrio soggettivo

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 11:00

        Verissimo. Infatti credo che questo libro fornisca spunti di riflessione per tutte le mamme, in cerca di un equilibrio!

        Rispondi
    3. Francesca Patatofriendly dice: 6 Febbraio 2013 alle 11:14

      Anche io l’ho letto, durante la gravidanza per cercare di “capire” e poi dopo, in cerca di risposte perche’ il mio patato non voleva proprio rientrare nel “metodo hoggs”…
      Il mio bimbo non dormiva MAI, voleva ciucciare sempre e si rilassava solo cosi’, era ipervivace e quando era stanco (e io coglievo i segnali!eccome!) farlo dormire era un incubo, necessitava del contatto, delle “braccia” e delle coccole!
      Forse perche’ il mio bimbo non e’ da manuale, forse perche’ e’ uno di quelli “amplificati” ma con noi il metodo EASY proprio non funzionava, anzi, invece che creare equilibrio in lui e nel nostro rapporto lo complicava…
      Io per un po’ mi sono “opposta” a questa apparente mancanza di “metodo”, cercando di applicare quelli che mi sembravano consigli sensati, poi c’ho rinunciato e alla fine abbiamo trovato il nostro equilibrio…
      Credo che sia giusto leggere il libro ma anche che ogni bimbo sia a se’, con bisogni e personalita’ che a volte non rispettano gli “schemi”… E le mamme debbano imparare a fidarsi di se stesse e del proprio istinto!:)

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 11:20

        Vero Francesca! Condivido pienamente. Il mio suggerimento era quello di leggerlo, per avere spunti, poi ogni mamma deve trovare la strada giusta per se e il suo bambino.

        Rispondi
      • Francesca Patatofriendly dice: 6 Febbraio 2013 alle 22:39

        Hai ragione, leggerlo è giusto, se devo essere sincera forse ripensare a quel libro mi ha riportata indietro in un primo periodo molto difficile. tanto che poi ho “dovuto” scrivere per buttare fuori le ultime tossine.
        Ti ringrazio perché… Serviva farlo…
        Te lo lascio qui se ti va di leggerlo
        http://www.patatofriendly.blogspot.it/2013/02/il-viaggio-dei-viaggi-l.html

        Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 7 Febbraio 2013 alle 09:12

        Mi dispiace di averti fatto stare male, ma se è servito ad esorcizzare quello che avei dentro, meglio così! Corro a legggere!

        Rispondi
    4. lu v dice: 6 Febbraio 2013 alle 12:45

      Ottimo consiglio, grazie, farò un salto in libreria!!

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 12:57

        Brava!

        Rispondi
    5. MammaMicia dice: 6 Febbraio 2013 alle 12:54

      si anche io l’ho letto, mi è piaciuto moltissimo ed è stato la mia guida. Confermo che avendo due figlie, ovviamente diverse, ho potuto notare come con ognuna la routine è stata comunque diversa. Per quanto riguarda l’addormentamento, con la prima, che non voleva assolutamente il ciuccio è stato molto tragico mentre con la piccola è stato più facile ma sicuramente ero anche diversa io, più sicura di me e di capire i suoi bisogni. Comunque consiglio di leggerlo a tutte le mie amiche con la pancia!

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 12:57

        Anche io!!

        Rispondi
    6. mammamedico dice: 6 Febbraio 2013 alle 15:07

      è tutto verissimo, ma in questo modo il mondo gira solo intorno al piccolino. e spesso non è possibile. non è possibile quando c’è un grande con le sue esigenze, non è possibile quando devi riprendere subito a lavorare, non è possibile quando caratterialmente sei una “casinista” (io, ovviamente) e non si riesce a rendere un giorno uguale all’altro. il lato positivo è che i miei bimbi hanno sempre dormito, mangiato e giocato ovunque senza troppi problemi, il negativo è che purtroppo ancora adesso hanno poche regole.

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 6 Febbraio 2013 alle 15:09

        Io dico che conviene provarci perché cmq i primi mesi ruota tutto intorno a loro, se riusciamo a regolarizzarli, allora avremo vita più facile anche noi.
        Per me è stato fondamentale che Edo avesse questo tipo di routine proprio perché così avevo tempo per Filippo.

        Rispondi
    7. kate cc dice: 11 Febbraio 2013 alle 23:41

      ciao, per noi il libro della Hogg è stato una vera BIBBIA!!
      confermo tutto quello che hai scritto tu!
      😉
      consigliatissimo!!!!!

      Rispondi
      • Federica MammaMoglieDonna dice: 12 Febbraio 2013 alle 12:16

        Brava kate!

        Rispondi
    8. Alessandra (L'angolino di Ale) dice: 4 Maggio 2015 alle 14:18

      Da leggere assolutamente! Grazie per il consiglio!

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 5 Maggio 2015 alle 20:32

        Felice che ti sia parso utile! 😉

        Rispondi

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