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    DIARIO

    Di trasferte, smania del controllo, fiducia e sorprese

    17 Dicembre 2014

    (sottotitolo: Riflessioni in libertà sul volo di ritorno da Genova. #mammaintrasferta)

    mammaintrasferta

    Io sono il tipo di persona cui piace avere sempre il controllo di tutto.

    E’ un bisogno, una esigenza che fa parte della mia natura e contro cui combatto da tempo perché è veramente pesante stare con una persona che vuole sempre avere il controllo di tutto, dopo un po’ ti passa la voglia di farle sorprese perché poi se non è tutto curato nei minimi dettagli e tutto studiato per evitare imprevisti, lei si lamenta e allora “non ti va mai bene niente”.

    Ecco, io sono un po’ rompipalle così.  Essere il compagno o il figlio di una persona con la smania del controllo deve essere insopportabile e io a volte credo di esserlo. Se ci rifletto, capisco di essere pesante, capisco l’assurdità di certi atteggiamenti, tuttavia non mi passa.

    Eppure una delle cose che questo mio nuovo lavoro, le trasferte, gli impegni, mi sta insegnando è a delegare e a dare fiducia. Perché infondo non è tutta una questione di fiducia?

    La smania del controllo è una esigenza personale o si fonda sulla mancanza di fiducia?

    Non lo so… se ci penso razionalmente io mi fido di mio marito: certo non è attentissimo come lo sono io su certe cose, ma non sono cose così importanti da non poter subire deroghe, quando la rompiballe non c’è… Mi fido, ma la mia smania del controllo credo gli dimostri costantemente il contrario.

    Ieri per esempio c’erano i colloqui a scuola di Filippo, il primo vero incontro con le insegnanti e io non c’ero. Io volavo per tornare da Genova mentre il papà andava a parlare con le maestre.

    Ho persino pensato di raggiungerlo lì appena atterrata ma poi mi son detta che ci sarei andata la prossima volta, che anche lui aveva il diritto di andare, che avrebbe chiesto come e meglio di me e ascoltato come e meglio di me quello che le maestre avevano da dire. Perché noi mamme si sa, siamo ansiose, protettive, mentre i papà son molto più diplomatici di noi.

    Alla fine non c’era da essere diplomatici, ma solo da incassare complimenti per quel bambino meraviglioso che ho, un po’ vivace, ma tanto tanto bravo.

    Insomma pare che anche se non ci sono io, la vita va avanti, i bimbi si lavano, mangiano, si vestono, vanno a scuola e tutto funziona.

    Tutta questa riflessione scaturisce dalle sorprese che ho avuto in questi due giorni: ero in trasferta per un collaudo con il Cliente e durante questi due intensi giorni, alcune delle persone che lavorano con me, mi hanno sorpreso oltre quanto immaginassi. E’ come se si fossero rivelate a me delle personalità che finora non ero riuscita va vedere. Un po’ perché ci conosciamo da poco, un po’ per la distanza fisica, un poì perché forse ingabbiandoli in certi schemi gestionali da manuale, avevo perso qualcosa.

    La mia smania del controllo aveva in qualche modo impedito a certe potenzialità di venire fuori.

    Insomma mentre volo per tornare dai miei uomini, mi riprometto di imparare a fidarmi degli altri, di investire sugli altri e farmi sorprendere di più dalla vita e dalle persone. Ce la farò? Voi avete delle ricette in proposito? Consigli?

    conciliare famiglia e lavoro
    by Federica 
    6 commenti

    About Federica

    Appassionata di libri per bambini, mamma di due maschietti di 8 e 11 anni. Program Manager per lavoro e inclinazione personale: amo programmare, organizzare e non sto mai ferma! Tra Roma e Genova, cresco i miei figli cercando di educarli al bello, dai libri all'arte, alla buona cucina.

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    Commenti

    1. mammaalcubo dice: 17 Dicembre 2014 alle 09:45

      Anche io sono perfezionista e avere il controllo sulle situazioni mi fa sentire sicura.
      Però ci sono momenti in cui fidarsi è essenziale: da una parte perchè per limiti fisici tu non puoi essere dappertutto e non puoi fare tutto, da un’altra perchè quando abbassi le difese scopri potenzialità degli altri che non immaginavi. Con mio marito è facile perchè è disponibile e davvero in gamba, ma con altri che conosco meno faccio ancora molta fatica…

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 16 Febbraio 2015 alle 20:25

        Lo capisco, anche per me accettare l’aiuto di terze persone è sempre stato uno scoglio insuperabile, non per i bimbi almeno, ma sto imparando a fidarmi, anche perché la signora che si prende cura di loro di tanto in tanto, è una specie di nonna per loro… una zia grande, diciamo e a loro una figura così manca…

        Rispondi
    2. Angela - mammaemamme dice: 17 Dicembre 2014 alle 21:33

      Come ti capisco. Vorrei tanto poter delegare, ma mi viene ancora molto difficile. Me lo ripetono sempre, pero spesso mi ritrovo a dover rifare le cose. Io ci metto cura, perizia, passione nelle cose che faccio. Gli altri li trovo arronzoni, superficiali, sbrigativi. Solo pochi sono riusciti ad eguagliare e superarmi e li ammiro e stimo tanto…devo ammettere, pero, che ultimamente lascio passare molte cose e la vita va avanti lo stesso……

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 19 Dicembre 2014 alle 10:16

        Angela, una rivelazione, eh?
        Quando ti rendi conto che tutto va bene anche se non lo segui personalmente nei dettagli.

        Rispondi
    3. ipadmama dice: 18 Dicembre 2014 alle 09:42

      Credo che saper delegare sia fondamentale per noi mamme di oggi… ma non sempre è facile fidarsi…
      Una volta che molliamo un pò tutto però doventa improvvisamente più leggero..

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 19 Dicembre 2014 alle 10:15

        Siiii… spero di imparare a farlo… ^_^

        Rispondi

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