
I bimbi torneranno a scuola finalmente e se lo meritano perché davvero hanno bisogno di rivedere i loro compagni, le loro insegnanti, di riprendere a studiare, ma soprattutto di tornare ad una vita più regolare, di avere una routine stimolante dopo mesi di tempi morti passati a giocare da soli o a guardare la TV mentre il resto della famiglia lavorava. Il mio piccino ad esempio, non avendo didattica a distanza, compilava le sue schede quotidiane in un’ora o due e passava il resto della giornata a chiedere consiglio su cosa fare e spesso ad annoiarsi, aspettando di poter giocare con qualcuno di noi.
Come vi avevo raccontato, durante il lockdown i miei bambini son stati molto bravi, hanno imparato a giocare insieme, collaborato in famiglia, per molti aspetti direi quasi che stare chiusi in casa senza altri impegni fuori, ha giovato al nostro essere famiglia, ci ha fatto sentire più uniti e vicini. Ma io so che, anche se non si son mai lamentati perché avendo 8 anni e mezzo e 11 e mezzo capivano la situazione, hanno sofferto per quanto accaduto, hanno perso mesi di socialità, hanno dovuto imparare la diffidenza verso il prossimo, quando alla loro età normalmente sono aperti al mondo, ottimisti e positivi. Tutto questo non è un bene e, se da un lato tutti ci aspettiamo che tornando alla normalità tutto tornerà come prima, probabilmente non sarà così facile e non lo sarà per tutti.
Per questo ho volentieri accettato di parlarvi di GIMBO e del libro Le orecchie dello squalo di Francesca Tenchini, che si propone di raccontare una storia nella quale i bambini possano riconoscersi e usarla come spunto per condurre con loro una serie di attività in fondo al libro allo scopo di far emergere quanto vissuto e aiutarli a tirare fuori emozioni e paure.
Gimbo è in casa da giorni, ogni mattina si sveglia, fa colazione e comincia a decidere con quale gioco iniziare la giornata anche se il suo gioco preferito resta correre al parco con i suoi amici. Finalmente arriva il giorno che Gimbo aspettava da tanto tempo, finalmente può uscire e rivedere i suoi amici. Non può abbracciarli, stringerli forte come vorrebbe ma si può almeno giocare tutti insieme. Prima però tutti con la maschera! Gimbo ha qualche difficoltà nel tenerla, ma alla fine grazie anche agli amici, tutto si sistema e tutti possono giocare insieme in allegria e sicurezza.



Si tratta di un racconto illustrato che vuole essere uno strumento di lavoro in classe (ma anche a casa in famiglia) per far emergere i vissuti dei bambini, tutti, a prescindere da chi è stato più o meno fortunato. Non viene citato il covid, la malattia etc ma semplicemente vengono presentate delle situazioni che il protagonista, Gimbo, lo squaletto, vive e che sono abbastanza comuni ai bimbi di questo periodo. Dopo il racconto ci sono dei giochi e delle attività. Accanto al libro per bambini un libro guida con 5 laboratori da fare in gruppo.

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