
Raccontare la storia della guerra, dell’antisemitismo, della resistenza ai nostri figli è un sempre difficili: raccontiamo una storia così lontana dal loro sentire che resta sempre difficile capire se ci comprendono o meno…
Per me è sempre stato tutto molto reale, a me la raccontavano i miei nonni. Mio nonno aveva fatto al guerra ed era stato fatto prigioniero dai tedeschi, lui aveva racconti vividi e dolori che non potevo non sentire come miei. Mia nonna dal paese aveva visto i tedeschi e i loro uomini terrorizzare tutti e seppure non aveva direttamente vissuto prepotenze e soprusi, conosceva molte testimonianze in proposito.
La loro memoria diretta mi ha permesso di conoscere la storia molto meglio di come l’avrei studiata sui libri di storia, ma i nostri ragazzi non hanno questa possibilità, per questo sta a noi trovare il veicolo per far arrivare loro questi racconti di vita vera, perché sappiano che ciò che leggono sui libri è stato davvero. Per tali ragioni ho accolto molto piacevolmente l’invito di Jolanda Restano a leggere il suo La slitta rossa, l’ultimo suo libro per bambini, nato appunto dal racconto personale di sua mamma bambina che aveva vissuto da vicino gli effetti della guerra con il trasferimento dalla città alla campagna dove la storia narrata nel libro ha il suo svolgimento.
Graziella, una bambina allegra, vivace e curiosa, si trova a dover affrontare un periodo difficile della sua vita, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale trovandosi privata della sua amata slitta rossa, dopo una irruzione di soldati nella sua casa per cercare partigiani nascosti nella zona. Ma Graziella rivedrà la sua slitta e scoprirà anche che proprio la sua slitta aveva salvato la vita di un partigiano.
Una storia che andava raccontata, che meritava di essere messa nero su bianco, piena di valori ed emozioni che non potrete non cogliere leggendolo con i vostri bambini. Una storia che ora, avvicinandosi la giornata della Memoria, torna quanto mai importante per non dimenticare.
La slitta rossa di Jolanda Restano, illustrazioni di Angelo Ruta
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