
Oggi voglio parlarvi di un progetto molto speciale, curato da Kaspersky Lab leader nella sicurezza online anche per quanto riguarda la protezione dei bambini e ragazzi (ho installato il loro software sul tablet di Filippo per limitare e avere un report delle sue attività online), nato per spiegare il cyberbullismo ai bambini e sensibilizzare anche i genitori sul tema del cyberbullismo.
Di cyberbullismo si parla spesso ormai ed è cosa buona, ma non son sicura che tutti abbiamo chiaro quali siano le tematiche in gioco, perché ci sono dei concetti basilari che spesso sono sconosciuti anche ai genitori, così ho deciso di sostenere questo progetto e di divulgarne i contenuti in modo da spiegare il cyberbullismo ai bambini, ai ragazzi, ai genitori.
Il Safe KIT di KASPERSKY per spiegare il Cyberbullismo ai bambini
Per affrontare il tema del cyberbullismo con i bambini, Kaspersky Lab ha creato un Safe Kit composto da:
- un calendario dell’avvento personalizzato con orso Kuma, composto da 25 scatoline ognuna contente una schedina con una frase per ogni giorno e un cioccolatino con l’orso Kuma
- il peluche di Kuma
- il libro “Kasper, Sky e l’orso verde” realizzato da Kaspersky Lab in collaborazione con l’autrice olandese Marlies Slegers
L’obiettivo del libro e del calendario era quello di spiegare in modo semplice a genitori e bambini come approcciare in modo sicuro il mondo digitale.
24 regole per spiegare il Cyberbullismo ai bambini
Mi piacerebbe ora provare ad affrontare il tema del cyberbullismo partendo dai messaggi che abbiamo ricevuto nel calendario dell’avvento:
- Il rispetto è importante – sul rispetto si potrebbe dissertare giorni e giorni, rispetto degli adulti, rispetto dei compagni, dei fratellini, rispetto delle persone che incontriamo per strada offline come online. Il concetto che vale la pena di ribadire a bambini e ragazzi è che non ci si può nascondere dietro ad una tastiera sentendosi liberi di dire quello che vogliamo perché a leggere, dall’altra parte, c’è una persona con dei sentimenti e noi non possiamo mancarle di rispetto solo perché ci sentiamo più coraggiosi perché non l’abbiamo davanti in carne ed ossa.
- Custodisci la tua vita privata, anche online – è un messaggio difficile da passare, visto che noi genitori passiamo tantissimo tempo online spesso condividendo momenti della nostra vita. Attenzione su questo tema deve essere riservata da noi adulti prima di tutto, ricordandoci che chiunque può leggere quello che scriviamo, che laddove possibile dobbiamo proteggere i contenuti che pubblichiamo in modo che siano letti solo dalle persone che vogliamo raggiungere.
- Tieni segrete le tue password affinché nessuno possa fare cose a tuo nome con la tua mail o i tuoi social.
- Educa i tuoi figli affinché non offendano nessuno – questa è per noi genitori, perché c’è bisogno di ricordare loro ogni giorno come difendersi dai pericoli, ma anche come non essere mai loro a fare del male a nessuno, né con le azioni, né tanto meno con le parole. Ribadisco spesso ai miei figli che non devono farsi trascinare in situazioni in cui più bambini se le prendono con uno solo, che essere in tanti contro uno non vuol dire mai essere forti e di schierarsi con i più deboli, avvisando i grandi di eventuali pericoli.
- Prendetevi del tempo per ascoltare – prendetevi tempo per ascoltare i vostri bambini, prendetevi tempo per guardarli negli occhi e vedere se qualcosa non va. A volte non è facile cogliere i segnali, ma qualche volta invece possiamo provarci e capire se c’è un malessere di cui non ci hanno messo a parte.
- giocare e navigare online insieme può essere educativo e divertente – qualche volta possiamo prenderci del tempo anche per giocare con loro online e capire cosa piace loro e che giochi fanno e come si muovono online, non per spiarli ma per condividere qualcosa ed eventualmente indirizzarli su qualche aspetto a nostro avviso rischioso
- Mamma e papà possono essere anche i tuoi migliori amici, confidati con loro – questa è una cosa che i nostri figli devono sapere è che possono sempre fare riferimento a noi per qualunque problema, che possono parlarci di quello che gli succede, di quello che hanno fatto.
- Prima di parlare, ascolta. – anche questo è un consiglio che vale per grandi e bambini, online come offline, ascoltare prima di rispondere, cercare di capire quello che l’altro ci vuole comunicare davvero nonostante le difficoltà che l’online comporta. Imparare a contare fino a 10 prima di rispondere, anche se per iscritto, anche se da dietro un monitor.
- i problemi più grandi raccontati a voce alta si rimpiccioliscono – questo è consiglio legato a quello sopra: confidarsi serve a guardare le cose da un altra prospettiva, a far diventare un problema risolvibile anche quando sembrava insormontabile
- Tutto ciò che è online è reale – quello che pubblichiamo, le persone con cui parliamo, le foto che guadiamo, tutto è reale: tutto sottende a persone vere che devono essere rispettate
- Condividi sempre pensieri positivi – sarebbe bello se riuscissimo a rispettare questo consiglio ovvero a condividere sorrisi, frasi gentili
- Invita gli amici a giocare con te. Insieme è meglio. – giocare insieme può essere un modo per sentirsi meno soli e accorgersi prima dei pericoli e difendersi insieme
- Mostra il tuo cuore aiutando un amico – io dico mostra il tuo cuore aiutando chiunque ne abbia bisogno “Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile.” è una frase che adoro.
- Ridere degli altri non ti rende migliore – mettiamoci nei panni degli altri e ricordiamoci che chiunque può avere delle difficoltà di cui noi non sappiamo, ridere e umiliarla non è mai giusto, anche se gli altri amici lo fanno.
- Usa le tue differenze per essere speciale – in una società che ci vuole omologati per ogni aspetto, distinguiamoci, ricordiamoci che sono le nostre peculiarità a renderci speciali, sono le nostre differenze a far innamorare di noi la persona che ci amerà per quello che siamo.
- Sorridi se sparlano di te. Il sorriso li fermerà. – quando ero bambina ricordo una bambina con problemi che se la prendeva sempre con un’altra bambina che si arrabbiava tantissimo e più lei si arrabbiava più la bambina “cattiva” tentava di prenderla in giro e metterla in difficoltà. Non darle soddisfazione sarebbe stata la scelta più saggia. Arrabbiarsi contribuiva a far divertire ancora di più la sua avversaria.
- Le voci degli altri non definiscono chi sei – anche questo non è un messaggio facile da passare, ma è molto importante che i nostri figli crescano con la consapevolezza che non sono e non devono essere gli altri a dire chi sono e quanto valgono. Online come offline.
- Le parole cattive, anche virtuali, possono ferire più degli schiaffi – pesare sempre le parole. Anche quando siamo dietro ad una tastiera.
- Prima di postare qualcosa online, pensa – quello che mettiamo online è vita vera, sono le nostre cose. Valutiamo bene se è il caso di condividerle e con chi.
- La tecnologia non deve essere utilizzata come strumento per ferire gli altri – la tecnologia è una cosa bellissima, uno strumento che ci permette di imparare tantissimo, condividere emozioni e ricordi con persone che sono lontane, ma non deve diventare mai uno strumento per offendere o ferire chiunque, anche se ci è antipatico, anche se non è gentile con noi.
- Niente scompare una volta che viene pubblicato online – la permanenza delle informazioni online è uno dei concetti che varrebbe la pena condividere con bambini e adulti, molti pensano che una foto duri lo spazio di condivisione sui social non rendendosi conto di lasciare invece tracce indelebili del loro passaggio online.
- Il gioco online va condiviso anche con i genitori e i nonni – giocare insieme per condividere i momenti online dei bambini può essere un modo per capire come si muovono e cosa fanno
- La verità non conosce paura – bisogna sempre dire la verità. La verità chiarisce tutto, solo dicendola si mette a posto quello che eventualmente si è rotto, si rimedia agli errori, si aiuta chi è in difficoltà.
- Se ti diranno che vali zero tu ricorda che lo zero viene prima di tutti gli altri numeri – una frase molto simpatica, che vorrebbe insegnare ai bambini a rispondere con ironia ali scherzi, a trattare le offese per quello che sono “parole cattive” che non meritano attenzione.
Sono messaggi molto belli e molto importanti quelli che ho ritrovato in questo percorso fatto con Kaspersky Lab, un percorso che ci ha permesso di spiegare il cyberbullismo in termini comprensibili ai bambini e ai grandi, che ne hanno comunque bisogno.
Perché il cyberbullismo si sconfigge parlandone, si sconfigge spiegando ai bambini i concetti espressi in questo post, parlandone fino allo sfinimento, fornendo ai bambini i meccanismi per riconoscerlo quando lo incontrano.
E perché l‘uso della tecnologia sia sempre strumentale alla crescita dei nostri figli e non li metta invece in difficoltà. Perché voglio proteggerli aiutantoli a proteggersi da soli!
E voi, avete affrontato il tema del Cyberbullismo con i vostri bambini? In che modo? Raccontatemi nei commenti…
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