
Oggi voglio riprendere la rubrica dedicata all’arte per bambini proponendovi delle attività per bambini su Frida Kalho.
Frida Kalho è una delle artiste più famose al mondo, apprezzata dai bambini per le sue stravaganti opere d’arte che tanto incuriosiscono i bambini perché le trovano affini. Ecco perché con Francesca Tenchini, che vi ho presentato quando vi ho parlato di Gimbo, il suo libro per bambini sul ritorno alla vita dopo il lockdown, abbiamo pensato di proporvi delle attività per bambini proprio su Frida. Ogni mese ne pubblicheremo una. Sarà un modo per poter avvicinare i bambini all’arte partendo da una semplice storia.
Per prima cosa Francesca ha predisposto un racconto di Frida in prima persona della sua vita, che potete leggere ai vostri bambini e poi una serie di proposte di attività da fare con i bambini ispirate a Frida e alle sue opere.
“Cara mamma, papà, zio, zia, maestro, maestra, educatore, insegnante…collega,
di seguito trovi il racconto semplificato della biografia dell’artista Frida Kahlo.
Accompagnano il racconto alcune immagini di opere di Frida. Come tutta la sua arte alcune opere potrebbero essere forti. Valutate cosa mostrare ai bambini durante il racconto. Alla fine troverete dei suggerimenti di attività da proporre come laboratorio-gioco.
Utilizzo spesso questa modalità a casa, da mamma di una 3-enne e a scuola come docente di Arte nella Secondaria Inferiore…perché come dice Bruno Munari ‘non ci deve essere un’arte staccata dalla vita…’
Buona lettura e buon divertimento.” Francesca.
Mi chiamo Frida.
Sono nata in Messico, nel 1907, anche se dicevo a tutti di essere nata nel 1910, anno delle rivoluzioni messicane! Sì, mi piaceva così tanto come avvenimento che volevo fosse il mio anno di nascita. A te non capita mai? Non vorresti essere nato in qualche particolare anno o giorno? O magari in qualche luogo che ti piace? Forse hai già sentito parlare di me. Potresti aver sentito il mio nome in qualche film, anche d’animazione, accompagnato da immagini di opere d’arte, o anche da qualche fotografia, magari una che mi ritrae mettendo in evidenza le mie caratteristiche.
Il mio stile
Devi sapere che la mia è stata considerata una personalità forte, e non solo a livello artistico (in effetti non te l’ho ancora detto ma sono una pittrice, una delle prime donne artiste a diventare conosciuta in tutto il mondo…perchè non so se ci hai mai pensato ma fino ai primi anni del ‘900 non è così facile trovare tra gli artisti famosi delle donne…ci hai mai fatto caso?) Ma torniamo a me, dicevo, sono considerata un personaggio dalla forte personalità, il mio stile, il mio modo di presentarmi, vestirmi, portare i capelli (e soprattuto le sopracciglia!) effettivamente mostrano una certa sicurezza…ma ora che ti racconterò la mia vita capirai che non è stata proprio facile e che forse la mia apparenza nascondeva qualcosa di più e di diverso che la semplice rappresentazione di un carattere forte
Partiamo dal principio.
Ho vissuto la mia infanzia nella CASA AZUL, la casa blu. Mio papà era un fotografo e amava dipingere, mia mamma, purtroppo era ammalata e spesso non potevo stare con lei. A 6 anni mi sono ammalata anch’io: poliomelite. Non so se sai che tipo di malattia è ma è abbastanza grave. Tanto che sono dovuta stare a letto per molti mesi e una gamba non è mai guarita del tutto. Nonostante zoppicassi sono riuscita ad andare a scuola e a vivere normalmente come le mie amiche e amici. Anche se, a dire il vero, non ne ho avuti tantissimi. A volte me li inventavo! E mi inventavo anche animali fantastici, piante e fiori dai colori diversi da quelli che vedevo ! In Messico e nella città in cui ho vissuto, Cayocàn, c’è una natura coloratissima e svariate tipologie di animali che adoro e li ritroverai spesso nelle mie opere.
A 18 anni sono stata vittima di un incidente molto grave. Tornavo, come ogni giorno, con un autobus da scuola verso casa con il mio amico, Alex. L’autobus su cui viaggiavamo si è scontrato con un tram. Mi sono fratturata molte ossa e la spina dorsale; rotta in tre parti. Ho capito subito che sarei stata molto tempo a letto e senza potermi muovere e questo mi ha tolto per molto tempo la capacità e la voglia di sorridere. E’ capitato anche a te di non poter uscire per tanto tempo? O di dover rimanere bloccato a letto? Io mi annoiavo moltissimo, mio papà cercava ogni modo di distrarmi, mi leggeva delle storie, si inventava dei giochi ma nulla riusciva a farmi tornare il sorriso. Finché trovò il modo: mi regalò dei colori e si inventò un modo per permettermi di dipingere stando a letto! Quel giorno è iniziata la mia carriera da pittrice: sono diventata FRIDA, Frida Kahlo.
Cosa dipingevo?
Stando a letto ho iniziato dagli autoritratti. Ho disegnato e dipinto me stessa. Mi sono osservata attraverso degli specchi e ritratta più e più volte. Poi ho continuato con quello che più mi piaceva: gli animali, la natura, i fiori e anche con ciò che stavo vivendo: il mio incidente, alcune parti doloranti del mio corpo e della mia anima.
Appena ho iniziato a stare meglio mi sono fatta coraggio e sono andata a mostrare le mie opere al più famoso pittore messicano dell’epoca: Diego Rivera. Lui rimase folgorato dal mio talento e dalla mia personalità. Ci siamo sposati poco dopo quell’incontro.
Diego mi ha aiutato ad esporre i miei lavori in Europa. A Parigi. Spesso però nei mie appunti scrivevo che ‘Diego è stato il mio secondo incidente’ perché la nostra è stata una storia d’amore molto difficile e qualche mia opera la racconta. La mia pittura infatti spesso rappresenta le mie emozioni.
A volte anche attraverso delle immagini ‘strane’.
Mi definiranno‘surrealista’. ‘Sopra, oltre’ la realtà. Anche se a me non è mai piaciuta questa definizione. Io utilizzo dei soggetti presenti nella realtà in situazioni che mi sembrano rappresentare al meglio le emozioni. Una volta mi sono ritratta con il corpo di un cervo trafitto da delle frecce. E’ come una metafora. Sai cosa significa? Mi sentivo esattamente come un cervo che viene trafitto da molte frecce, che viene catturato, che non può più fuggire. Hai mai giocato al gioco del ‘Se fossi?’ ‘Se fossi una pianta…se fossi un animale…se fossi una musica…se fossi una città…se fossi uno sport…sarei? Saresti? ecco. Sono metafore. Immagini surreali per raccontare come ti senti.
Non c’è solo tristezza però nei miei quadri. Anzi! C’è tantissimo colore, c’è l’allegria tipica messicana, i suoi valori, le sue tradizioni
Mi vesto spesso con i vestiti tradizionali del mio paese. Ne condivido i valori, l’incontro con culture diverse la credenza legata al dia de Los muertos. La Catrina è il personaggio a cui mi ispiro con il mio stile. Lo conosci? Lo hai mai visto in qualche festività o festeggiamento di Halloween?
Arrivata all’età di 46 anni a Città del Messico viene organizzata un’esposizione con i miei quadri. Non riuscii a presenziare fisicamente sul palco dell’inaugurazione perché non stavo bene ma, come mi insegnò mio papà da piccola, trovai una soluzione: mi feci portare in ambulanza e poi su un letto nel luogo della mostra ascoltai la presentazione e gli applausi del pubblico.
Uno degli ultimi quadri che ho dipinto, un gruppo di angurie, contiene una frase: VIVA LA VIDA! Viva la vita! Ecco è questo il messaggio che vorrei più di tutti trasmetterti ora che conosci le mie opere e la mia storia. Viva la vita!
Attività per bambini su Frida Kalho da fare a casa
Suggerimenti di attività grafico espressive da realizzare a casa dopo aver letto la storia della vita di Frida.
Autoritratto alla Frida (a partire dai 3 anni)
Materiali fogli a piacere, matita, carte velina o crespa, colla stick o vinilica, forbici.
Procedimento: chiedere al bambino di disegnare su un foglio (abbastanza grande, almeno un A4) un viso arricchendolo di particolari riferiti a se stesso. Facendolo dunque diventare un autoritratto.
Successivamente creare dei fiori con la carta velina. Si inizia con semplici palline (bell’allenamento per la manualità fine per i più piccoli) e qualche forma più complessa da creare senza disegnare ma plasmando la carta (per i più grandi). Sempre con la carta velina, tagliamo delle forme che richiamino le foglie. A questo punto Concordiamo con il bambino di voler trasformare il suo ritratto nel ritratto di Me-Frida. Aggiungendo i fiori in rilievo.
e se provassi a fare un ultimo tocco di colore tenendo il pennello in bocca o usando i piedi o tenendo la schiena fermissima?
Ritratto Fotografico con l’animale preferito
Materiali: smartphone e connessione ad internet
Procedimento: chiedere al bambino con che animale vuole essere ritratto. Ricordandogli i quadri visti di Frida, gli animali esotici, quelli che magari sono più lontani dal nostro quotidiano.
Accedere a google, fare ricerca semplice con il nome dell’animale da www.google.it inquadrare un punto di casa e scattare la foto!
Attività su Frida Kalho: da fare a scuola
Attività su Frida Kalho: Giochiamo con le citazioni (per i più grandi)
Con i più grandi consiglio un lavoro grafico partendo dalle citazioni di Frida Kahlo. Si può chiedere ad ogni ragazzo di scegliere una citazione e renderla una ‘biglietto da visita’ di Frida. Utilizzando font e modi di scrivere la citazione per creare una grafica che rappresenti lo stile ‘Frida’
Citazioni:
Scegli una persona che ti guardi come se fossi una magia
Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.
Che farei io senza l’assurdo?
La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita.
Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?
Dipingo i fiori per non farli morire.Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio
Bello e brutto sono un miraggio. Tutti finiscono per vedere come siamo fatti dentro.
Attività su Frida Kalho: Giochiamo con le citazioni (per i più piccoli)
Attività su Frida Kalho: fiori come metafora
un lavoro usando il tema dei fiori come metafora: fotocopiando delle immagini in bianco e nero di fiori e dividendole in 3 parti si può chiedere ai bambini di colorare ogni pezzo dell’immagine con i pastelli a cera o a olio, utilizzando colori primari, un colore per ogni pezzo. Sistemandoli poi su un cartoncino si otterrà un bell’effetto di immagine scomposta. Un po’ come alcune opere che caratterizzano alcune emozioni di Frida.
Attività su Frida Kalho: collage di gruppo
un collage fotografico di gruppo utilizzando le loro fotografie e cercando sulle riviste animali lontani dal nostro quotidiano: tigri, scimmie (tanto presenti dei quadri di Frida!), elefanti etc. Su un unico cartellone è possibile fare coesistere tutte le fotografie del gruppo.
Francesca Tenchini è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 2004, ha fondato una cooperativa sociale dove per circa 12 anni ha gestito l’area comunicazione e marketing e progettato servizi per la collettività, dal 2012 insegna continuativamente Arte nella scuola secondaria. Ha condotto e gestito più di 100 laboratori per grandi e piccini.
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