Vi ho parlato a lungo dei problemi di Filippo nella nuova scuola dell’infanzia, in particolare nel mio ultimo post sull’argomento vi raccontavo di come le maestre stessero approcciando lui e me nei “colloqui” all’uscita di scuola e di come lo avessero definito un bambino egocentrico come fosse la malattia più grave del mondo.
Molte di voi avevano solidarizzato con me, confermando quello che pensavo sul comportamento delle maestre e sulla questione dell’egocentrismo.
Ebbene dopo di noi la mia consulente pedagogica preferita la dott.ssa Maria Concetta Carruba, sul suo meraviglioso Giocolandia, risponde alla mie e alle vostre domande con una serie di post sul tema.
Ecco un estratto per introdurvi al suo pensiero:
“E’ ovvio dunque che i bambini, a maggior ragione quando si tratta di raccontare e raccontarsi, fanno fatica a condividere spazi e momenti. Sarà quindi molto probabile che, nel primo contesto sociale che il bambino sperimenta (che solitamente è quello educativo) farà fatica a rispettare i turni e avrà sempre voglia di dire, fare, raccontare… “
Riassumendo i tratti salienti del mio post, Maria Concetta spiega come l’egocentrismo sia una caratteristica comune a molti bambini, e come i bambini siano soliti guardare le cose dalla loro prospettiva ignorando che esistano altri punti di vista.
L’approccio suggerito dalla dottoressa è perciò un approccio improntato alla condivisione e all’interiorizzazione delle regole e non alla loro imposizione. per tale ragione ci offre degli utili articoli su come possiamo aiutare questo processo attraverso il gioco: il gioco del silenzio e quello della staffetta, spiegando anche perché questi giochi sono efficaci.
Spero che la lettura di questi post sia utile a voi come lo è stato a me.
Spero che leggendo le parole di Maria Concetta possiate ritrovarvi e sentirvi comprese come succede a me.
E se avete dubbi, pensieri, difficoltà nel vostro rapporto coi vostri figli non esitate a chiedere a lei, è una persona fantastica oltre che una grande professionista e la ringrazio moltissimo per la competenza con cui mi ha aiutato a riflettere sul mio bambino egocentrico.
Sai, alla scuola materna la maestra rimproverava sempre Tigro perchè lei faceva le domande e lui voleva sempre rispondere passando davanti agli altri. Io a casa tentavo di spiegargli di alzare la mano o di lasciare rispondere anche gli altri e lui mi rispondeva sempre”Ma se so le risposte e gli altri non rispondono, perchè non posso rispondere io???” E come dargli torto….ma per le maestre Tigro era un bambino egocentrico, lo stesso bambino che ora alle elementari, risponde alzando la mano per la gioia della maestra che mi dice che è curioso, ha voglio di imparare ed è interessato a tutto ciò che lei spiega…tutto questo per dirti che sono fiera di avere un bambino egocentrico e devi esserlo anche tu!!! Ti abbraccio forte!
Grazie Mammola!!! Io sono molto orgogliosa di lui! Lo adoro così come e’ impiccione, curioso, spavaldo, ma capisco che per stare con gli altri deve imparare a rispettare certe regole. Spero soloche per arrivarci lui in debba snaturarsi… Grazie della tua testimonianza!