
Besame mucho è uno dei libri che ho letto mentre aspettavo Filippo ed è un libro che consiglio a tutte le future mamme e/o neomamme.
Besame mucho, Come crescere i tuoi figli con amore propone una idea di maternità basata sull’accoglienza e l’empatia. L’innovazione di questo libro è che controvertendo tutti i manuali d’uso sulla maternità, Carlos Gonzales guarda le cose dalla prospettiva del bambino, accompagnando il genitore in un percorso di immedesimazione, insegnandogli come cogliere i segnali e come sintonizzarsi empaticamente con suo figlio.
Ho letto molti libri su maternità, puericultura, ma raramente ho trovato una capacità e una sensibilità simile a quella di Gonzales: lui è sempre dalla parte del bambino, dei suoi bisogni, in maniera del tutto rivoluzionaria Gonzales riconosce il bisogno di contatto del bambino.
I bambini sono buoni e le loro necessità affettive sono importanti.
Questo il messaggio di Carlos Gonzales in Besame Mucho.
Una neomamma farà i conti con frasi del tipo “se lo prendi in braccio si vizia” “se lo abitui a dormire nel tuo letto non sarà mai indipendente” “se corri da lui ogni volta che piange, diventerà un piccolo tiranno” “non allattarlo a richiesta o sarai sua schiava!”
Besame mucho invece mette al centro il bambino, ma in qualche modo anche la neomamma dicendo che ogni mamma può godere della maternità come meglio desidera.
E offre spiegazioni razionali su temi che stanno molto a cuore alle neomamme:
perché i neonati piangono appena la mamma cambia stanza?
Besame Mucho spiega che è l’istinto di sopravvivenza innato in loro che li invita a chiamare aiuto perché senza la mamma loro sono persi, senza la mamma non sopravviveranno.
Pensate ad un piccolino nella foresta, se la mamma si allontana e lui non piange, o non piange subito, rischia di essere mangiato dalle belve feroci, no? L’istinto di sopravvivenza e non la tirannia, fa piangere il vostro bambino.
perché il bambino piange disperato quando lo lasciamo al nido?
Voi, mamme avete mai provato a razionalizzare la disperazione dei vostri bimbi quando li lasciate al nido?
A quell’età sono troppo piccoli per capire il concetto di separazione temporanea, non ci sono spiegazioni che tengano, non c’è l’idea del tempo.
La mamma se n’è andata. Punto.
La mamma non si preoccupa perché sa esattamente dov’è il suo bambino e cosa sta facendo e quando tornerà a prenderlo.
Ma per lui non è la stessa cosa.
E cosa farebbe la mamma se si trovasse nella situazione inversa ad aspettare un figlio che non torna a casa? Cosa farebbe la mamma dopo 5 minuti di ritardo? e dopo un’ora? e dopo una settimana?
I bambini non hanno la nozione del tempo per cui la disperazione si impossessa di loro, troppo piccoli per capire che la mamma tornerà o quando reagiscono nell’unico modo che possono: con l’istinto.
Se il bambino non condivide i suoi giochi
Pretendiamo che i nostri bambini condividano i giochi con un bambino incontrato al parco che neanche li chiede per favore, ma noi permetteremmo ad una sconosciuta che si sieda vicino a noi sulla panchina del parco di frugare nella nostra borsa e prendere quello che vuole?
Il bambino non accetta il fratellino
Noi chiediamo loro di accettare il fratellino che arriva a casa, ma noi accetteremmo una estranea che nostro marito dovesse portarci a casa per convivere con noi e condividere con noi tutto, affetti compresi?
Mettiamoci nei loro panni, guardiamo la cosa dal loro punto di vista.
Ma soprattutto più di tutto non temiamo di amarli troppo. L’amore non è mai troppo.
Besame Muchio è veramente un libro che vi straconsiglio!
E voi avete un libro sulla maternità che consigliereste ad una futura mamma? Ditemelo nei commenti…
Lo adoro anch’io, non smetterò mai di suggerirlo alle mamme!
Ciao cara Federica, mi chiamo Manuela, sono mamma di un adorabile bimbo di tre anni che si chiama Riccardo e seguo il tuo blog da tempo, anche se non ho mai lasciato commenti. Stavolta però lo sto facendo solo x dirti che anch’io adoro questo libro ed il suo autore. Ho letto e apprezzato molto anche gli altri suoi tempi testi, quello sull’allattamento e l’ultimo che ha pubblicato, “Genitori e figli insieme fino all’adolescenza con amore e rispetto”. Anch’io ho letto tanti manuali di puericultura e testi di vario genere sulla maternità ma questo è senza dubbio l’autore a cui mi sento più vicina, di una sensibilità e di una delicatezza rare e che affronta tanti aspetti di questa speciale avventura che è la maternità con tanto buon senso e, come dici tu, sempre dalla parte del bambino, quindi con grande sensibilità e attenzione alle esigenze dei nostri piccolini. Da straconsigliare a tutte secondo me. Approfitto per farti mille complimenti per il tuo blog, da cui, tra l’altro, traggo tanti suggerimenti sui libri per bambini, che anch’io adoro. Un caro saluto. Manuela
Grazie Manuela per il commento bellissimo! ^_^
E grazie per i complimenti, da oggi in poi commenta quando vuoi. Sei strabenvenuta! ^_^
Anche per me questo libro è da stra-consigliare!!! Infatti eccolo nella mia lista: http://www.mammaincitta.it/libri-gravidanza-mamma
Grazie mille ^_^ !!!!!
E’ la prima volta che sento parlare di questo libro ma devo dire che la tua presentazione mi attira molto.
L’esercizio di provare ad immedesimarsi nei nostri bimbi e’ utilissimo e sono convinta che se lo facessimo più spesso anche con gli altri adulti, saremmo tutti più tolleranti e ci capiremmo meglio.
Cercherò sicuramente il libro che suggerisci!
Hai ragione. La tua riflessione sul fatto che dovremmo farlo anche per gli adulti è giustissima. Ma quanto è difficile!
Ciao a tutti é la mia prima volta che entro. Mi sembra molto interessante per cui mi aggiungo anche io
.
E’ bellissimo! ^_^