

Bellissima proposta quella che mi è arrivata da Marietti Junior Femmina non è una parolaccia che affronta il tema dei pregiudizi di genere che troppo spesso condizionano anche i rapporti tra bambini, stimolando una riflessione e invitando a porsi delle domande e trovando nel percorso suggerito dal libro, le risposte corrette.
Femmina non è una parolaccia è il libro che voglio proporre ai miei figli, entrambi, perché in modo per nulla banale, sono certa di farli riflettere su scene che sono abituati a vivere con i loro compagni di giochi, sia nelle dinamiche più infantili che vive Edoardo, 10 anni, che quelle più adolescenziali di Filippo.
Nina e Milale sono in cortile a giocare quando sentono Matte e Ame, due loro amici scacciare Bianca “Non puoi giocare con noi perché sei femmina e le femmine non sanno niente dei pirati” Nina si scaglia in difesa di Bianca e viene tacciata di essere FEMMINISTA. Quando torna a casa cerca il significato della parola Femminista e scopre che femminista è la persona che crede nella perfetta parità di diritti fra la donna e l’uomo.

Matte aveva ragione “Nina è proprio una femminista! e non vede l’ora che di nuovo la chiamino così! E questa volta non se ne starà muta, ma confermerà orgogliosa che si, lei è proprio una femminista!
Nina scopre che grazie al femminismo può votare, andare a scuola, scegliere cosa fare da grande, scoprire chi è “mi piace indossare le gonne o i pantaloni? mi piace portare i capelli lunghi o corti? leggere o giocare ai videogiochi? disegnare o arrampicarmi sugli alberi?”

e così pagina dopo pagina Nina e il suo femminismo si scontrano con i pregiudizi che vogliono le femmine vestite con i glitter e non con le magliette con i dinosauri, ma pagina dopo pagina Nina e noi lettori impariamo anche che “se si ha qualcosa da dire bisogna trovare il coraggio di alzare la mano” “” che non devo essere come vogliono gli altri” ” che nessun corpo è sbagliato, ma tutti sono validi e meritano rispetto” “che bisogna stare dalla parte di chi è in difficoltà (anche se ci sta antipatico)”


Insomma Femmina non è una parolaccia è un libro davvero davvero bello che potrebbe essere letto anche in classe con i proprio alunni per sensibilizzarli sulla parità di genere ma anche semplicemente sul rispetto dell’unicità degli altri, sempre e comunque!
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