GIOCARE SENZA STEREOTIPI – Son cresciuta con una nonna adorabile ma molto molto antica nelle sue radicate convinzioni, non era colpa sua, ma della cultura infarcita di stereotipi che gli era stata tramandata e che lei aveva fatto sua, un credo rassicurante perché garantiva un ordine delle cose e certezze granitiche inoppugnabili. Un mondo in qualche modo giusto e garantista, peccato che garantisse poco le donne e fosse fondata su errati pregiudizi. Io la stimavo tantissimo, la adoravo. Ma ora, per i miei figli voglio provare a costruire un mondo senza stereotipi.
EDUCARE SENZA STEREOTIPI – Odio sentire espressioni del tipo “ma non è da femmina?” Ho due figli maschi e visto che non prevedo di avere altri figli, posso affermare che non avrò mai una figlia femmina. Ma cosa cambia?
Le femminucce sono così adorabili, dolci, affettuose. Ma chi lo dice? Io sono una delle figlie femmine meno affettuose che un genitore possa avere. Pensate davvero che il sesso di una persona ne determini il carattere e le inclinazioni sentimentali?
Io no. Quello di cui sono invece convinta è che i genitori, gli educatori, la società possa influenzare i bambini istigando alla differenziazione tra i generi e tra i giochi destinati ai maschetti e quelli destinati alle femminucce. Non siamo noi adulti a decidere che i maschi indossino il grembiulino azzurro e le femmine quello rosa? Le bambine adorano il rosa? Come potrebbe essere altrimenti se le vestiamo di quel colore da quando nascono e non facciamo altro che ripetere “quanto sei bella!” “Sei deliziosa vestita così!” “Che bambolina!”
Siamo sicuri che un bambino non adorerebbe le mollettine nei capelli? Qualcuno ha provato a metterle ad un bambino sin da quando compaiono i primi ciuffetti di capelli e a verificare con la crescita che lui non le volesse? No. Ecco. E allora?
Allora siamo noi che li facciamo vivere in un mondo pieno di stereotipi. Ma a cosa servono poi questi stereotipi? A garantire che i maschi vengano su virili e le femmine docili angioletti? Perché se è così, dovremmo averlo capito che non sta funzionando e potremmo anche decidere di smetterla!
Io ho smesso da tempo! I miei figli da sempre adorano giocare con la loro bellissima cucinetta, le pentoline, adorano indossare un grembiulino e cucinare con la mamma. A mio figlio grande piace giocare con le barbie e la casa di barbie della cuginetta, anzi per la verità adora vestire e svestire le barbie. Che diventi stilista da grande? Non lo so, ma intanto ho fatto quello che da mamma che lo ama e che vuole che possa esprimere liberamente se stesso mi sentivo di fare : gli ho comprato una barbie. Sulle prime non ne è stato felice. Sapete quando dici ad tuo figlio che hai una sorpresa per lui, lui pensa subito a quella cosa che ti ha chiesto e che aspetta da un po’ e ci rimane male se vede qualsiasi altra cosa, ma poi quando ci siamo messi a tagliare e vestirla, si è divertito un mondo e la sera, al posto del solito peluche, ha dormito con la barbie.
Ma solo quella sera. Poi l’ha dimenticata nel cesto delle stoffe.
E quando la settimana successiva mi ha accompagnato a fare shopping e gli ho permesso di scegliere un libro di attività da fare nei camerini mentre mi aspettava, ha scelto questo, io mi son meravigliata, ma l’ho comprato e a giudicare da questi disegni penso anche di aver fatto bene!
E ora fucilatemi!
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L’unica cosa che mi viene da dire è: quant’è bravo a disegnare!
Da quando sono mamma, anch’io ho cominciato a riflettere sulla questione degli stereotipi e anche a me danno molto fastidio ora. Ci faccio caso e cerco di contrastarli. Prima non me ne accorgevo nemmeno : (
Tutto parte da noi, dalla famiglia e dall’atmosfera libera e priva di pregiudizi che riusciamo a creare in casa nostra.
Fai bene a parlarne nel blog, sempre occhi aperti su queste dinamiche! Francesca
Grazie Francesca.
Io faccio il mio, per quanto posso, cercando di seminare bene.
Fino ad ora nessun problema neanche dal confronto con gli amichetti, ma me ne aspetto purtroppo…
Ma no ci mancherebbe. Anche io ho comprato la cucina a mio figlio quando, per il suo terzo compleanno, me l’ha chiesta. Né gli impedisco di giocare con la sorella con le bambole, se ha voglia di farlo. Tuttavia io non credo si tratti solo di stereotipi. Ci sono delle attitudini più spiccatamente maschili e altre più femminili.
Mi spiego. Come dicevo non ho mai limitato i miei figi nei giochi dicendo “è da femmina” “è da maschio”, li ho lasciati liberi. Così mio figlio ha giocato per un po’ con la sua cucina, per poi piano piano dimenticarla, e cederla, senza rimpianti, alla sorella. Viceversa, la sua passione per le macchine sembra non tramontare. Ne è stato attratto sin dai due anni e col tempo l’amore per i motori è cresciuto al punto che adesso, la domenica, vuole sapere se ci sono le corse della Ferrari. Nessuno di noi l’ha “spinto” ad appassionarsi, nessuno l’ha convinto a guardare la F1, ha fatto tutto da solo. La piccola per i primi tempi ha guardato le macchine con interesse, perché piacevano al fratello, per poi ignorarle. Preferisce cullare le sue bambole, lavarle, metterle a nanna, preparare la pappa. Il fratello ogni tanto ha voglia di aiutarla in queste mansioni, ma se è solo, giocare con le bambole non gli piace.
Insomma, i giochi sono lì, a disposizione di entrambi, eppure una predilezione c’è, e non è completamente slegata dall’essere maschio o femmina.
Hermione grazie per la tua testimonianza.
Se mi dici che non son mai stati influenzati, che ne so da un papà che ama le macchine da corsa, piuttosto che da una mamma che invita solo la sorellina a cucinare con lei, ci credo! ^_^
Anzi, quando mi faccio aiutare in cucina mi faccio ‘aiutare’ da entrambi perché so quanto a tutti e due piaccia pasticciare. E sui motori non c’è nessuno a casa appassionato, e competente, come mio figlio
^_^
Brava che le hai comprato la Barbie! avendo due maschi e difficile per loro giocare con i così detti giochi da femmina ma la Barbie è un action figure come Spiderman! Andrea ci gioca sempre con sua sorella. Ma lui, come dice Hermione (bellissimo nome!!!) preferisce giocare con la macchina di Barbie. La cucina, ormai non credo si consideri più da femmina in quanto i cuochi uomini sono ormai famosi e “in cucina con la mamma” ci si divertono sia i maschi che le femmine. Anche in questo lo stereotipo è cambiato. Mio nonno non credo avrebbe gradito vedere un suo figlio maschio giocare a fare da mangiare. Alcune cose, come gioielli e colori sono, concordo con te, stereotipi. Gli egiziani si truccavano e portavano gioielli! Oggi anche gli adolescenti si rivelano a questo con orecchini, trucco ecc… Ma per alcune cose credo sia mamma natura e la nostra eredità genetica a guidarci… Secondo me più che stereotipi sono mode del momento…. chiamalo evoluzione in alcuni casi! Kisses
Ana mi piace l’idea di assecondare le loro curiosità e che poi trovino da soli le loro preferenze e la loro strada in generale. Questo è il mio modo di essere mamma.
Io la penso come te. A Federico ho sempre fornito i giochi non pensando al “tipo di genere” Cucina. barbie (la mia!), grembiulino per cucinare personalizzato ecc.
Ho notato, però, che a scuola tra bambini la distinzione la fanno eccome! A parte giocare bambini con bambini e bambine con bambine, ho anche sentito che dicevano alla maestra che se una volta avevano fatto un’attività da “femmine” ci stava pure che loro proponevano un’attività da “maschi”… boh attualmente sono un po’ confusa!
Purtroppo ci toccherà aspettare nuove generazioni di maestre perché si superino certi atteggiamenti..!
credo che ogni bambino sia diverso e oangi madre debba assecondare il desideriodel figlio o figlia.
iofemmina giocavo a calcio e le mie figlie femmine lo odiano mentre il maschio lo adora ma fa anche ilcuoco con le sorelle e lavora a maglia e/o uncinetto.
nella vita bisognoa provare tutto dico io e se unafemina vuole usare la saldatrice lofaccia pure(io per esempio) e se un maschio vuole giocare con le barbie perchè no!!1
io non ci trovo niente cdi strano e sono fortunata ad acere trovato maestre per i miei figli , riguardo a queste cose , molto avanti.
barbie orsi macchinine grembiuli o fabbrica braccialetti ,se loro si divertono e sono felici losaremo anche noi
ciao veronica
Verissimo quello che scrivi Veronica! Molto bello e molto vero!
Il mio maschietto che ha 20 mesi , adora giocare con la cucina e adora cicciobello, se lo coccola , lo mette a dormire ecc…
Poi vabbhè lui adora le brum brum…..
E tu come me, lasci che si esprima liberamente. Bello! Brava! ^_^
La cucina, il barbecue, il cucinare davvero con me e’ roba per entrambi i miei bambini, un maschio di quattro e una femmina di tre. Però malgrado giochi indistinti dal punto di vista del genere sempre a disposizione di entrambi, devo dire che, evidentemente, c’è qualcosa verso il quale ciascuno di loro (probabilmente come individuo, ancor prima che come maschio o femmina, ) si sente più attratto. La mia piccola ad esempio giocava con i dinosauri nel periodo di massimo interesse del fratello, ma solo per preparar loro da mangiare o vestirli per andare a spasso! A lei piacciono molto le sue bambole e l’accudimento, ma a lui il giardinaggio, il disegno e tutte le attività creative. Lui non gioca molto con le bambole, tranne quando fa il papà. E a lei sta venendo la fissa per principi e principesse! Per quanto riguarda il rosa, lasciamo perdere: prima ci litigavo. Adesso penso che ci sono cose più importanti su cui impuntarmi.
Raffaella quando in casa si hanno bimbi di entrambi i sessi forse è facile che si possa giocare in libertà ed esprimersi senza stereotipi di genere, il rischio è maggiore quando i bambini sono entrambi dello stesso sesso, come i miei.