
Siamo stati all’evento Giudizio Universale: Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina, dico evento invece di spettacolo, proiezione, experience (come va di moda adesso) perché di questo si tratta, tanto coinvolgente, imponente, importante è. Lo spettacolo del Giudizio Universale vi lascerà senza parole, talmente maestoso da catturare la vostra attenzione dell’inizio alla fine per una esperienza totalmente immersiva.
Giudizio Universale: Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina punta ad essere un appuntamento importante per gli amanti dell’arte: protagonista assoluta è la Cappella Sistina uno dei luoghi più incredibili della storia dell’arte mondiale, al centro di uno spettacolo che nasce dalla contaminazione di tante e diverse forme artistiche, artisti in carne ed ossa che recitano e danzano ed effetti speciali quasi magici frutto di una avanzata tecnologia che si mette al servizio di un racconto di parole e immagini come mai visto prima. 60 minuti per tornare nella Roma del 1500 per assistere alla creazione di in capolavoro.
Lo spettacolo Giudizio Universale: Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina inizia con il conferimento a Michelangelo dell’incarico di decorare la Cappella Sistina, cominciando dalla volta, fino al suo Giudizio Universale e lo fa dando vita ad un Michelangelo in carne ed ossa e a papi in carne ed ossa, che si muovono sul palco e tra la gente, ripercorrendo le decorazioni precedenti quelle di Michelangelo, fino al racconto di come e cosa Michelangelo dipinge sulla Cappella Sistina.
Ma soprattutto lo fa con una proiezione che dal palco si diffonde sulla volta del teatro e lateralmente, per una proiezione a 270 gradi che circonda lo spettatore immergendolo completamente nella storia, fino a diventarne parte. E il tutto è arricchito da elementi di danza, nel tormento di Michelangelo, nella tentazione di Eva, nella follia creatrice del grande artista toscano.
In questo spettacolo Giudizio Universale l’esperienza immersiva è totale: lo spettatore non assiste ad una rappresentazione teatrale ma con questo tipo di esperienza, lo spettatore diventa parte della rappresentazione. Lo spettatore è parte della scena!
E lì insieme a Michelangelo, lo accompagna, lo osserva, vorrebbe suggerire la sua opinione, vorrebbe tenergli la mano.
Io cerco la bellezza la bellezza è tutto è la mia ossessione.
E preso mano nella mano con Michelangelo, lo spettatore attraversa la Cappella Sistina ascoltando le disquisizioni di Michelangelo a proposito delle opere di Guercino, Botticelli, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Perugino ed è come assistere ad una affascinante lezione di storia dell’arte. Poi l’incarico…
Dipingere la volta? Ma io sono uno scultore! Sono a Roma per fare le sculture della vostra tomba. E invece la dipingerà quella volta. Dopo una notte di tormento in cui l’artista si interroga e interroga Dio stesso… “Come può la materia diventare una idea di Dio? Come hai fatto tu a disegnare tutto dal nulla? A creare l’universo?” eppure Michelangelo troverà la sua via per dipingerà la volta della Cappella Sistina, riquadro dopo riquadro, mentre lo spettatore e Michelangelo stesso, hanno nelle orecchie le parole della Bibbia… E quando dipinge Dio che crea Adamo la sala esplode di luce che dall’opera e inonda gli spettatori.
Quello che appassiona lo spettatore è la possibilità di vedere da vicino le opere della Cappella Sistina, vederle prendere forma con il sottofondo delle spiegazioni dei brani della Bibbia, affascina, trasporta lo spettatore fin dentro l’opera che finalmente viene totalmente assaporata e finalmente compresa come in una lezione e del maestro più grande. Che si sia credenti o atei, poco importa, perché in quel momento arte e religiosità si fondo per tutti, esplodono per tutti celebrando un capolavoro senza tempo e senza confini religiosi.
E quando arriva l’incarico per il Giudizio Universale, Michelangelo prova a farsi indietro, “Sono troppo vecchio santità”, ma la risposta del papà non lascia dubbi.. No. Hai l’età che serve per dipingere il giudizio universale
e Michelangelo lo fa, davanti a noi spettatori, ormai completamente rapiti, passo dopo passo
Ecco qui su questo muro lascio tutto
La mia vita
La mia arte
La mia eredità
Il mio tributo all’Assoluto
Ho portato anche i bambini, nonostante immaginassi un evento con target adulto, ho voluto che vi prendessero parte affinché potessero immergersi nella visione di questo capolavoro e essere incuriositi da quello che poi troveranno nella Cappella Sistina. Come ho detto tante volte, non credo ci siano esperienze totalmente non adatte ai bambini, ma dare loro la possibilità di beneficiare di eventi come questo, non può che giovare per incuriosirli, per stimolarli a capire cosa c’è dietro un’opera d’arte, con quale travaglio l’opera viene fuori dalla mente e dalle mani dell’artista.
Sono sicura che abbiano portato a casa tantissimo da questo evento. Vi consiglio di andarci e di portare i bambini perché anche questo è un modo per avvicinarli all’arte e alla storia dell’arte!
Lo spettacolo nasce da una idea di Marco Balich, sua l’ideazione dell’Albero delle Vita ad Expo Milano 2015, oltre alle Cerimonie Olimpiche di Torino 2006, Sochi 2014 e Rio 2016 e dalla supervisione del Vaticano, che ha concesso l’avvicinamento e lo studio della sua preziosissima Cappella Sistina. Il tema musicale principale, composto da Sting.
Giudizio Universale: Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina è uno spettacolo da non perdere quindi, che resterà all’Auditorium Conciliazione fino a fine Luglio.
E se ancora non siete convinte, guardatevi il trailer…
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