
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il prestigioso premio Andersen che ogni anno premia la migliore letteratura per bambini e ragazzi in Italia. Istituito nel 1982 dalla rivista Andersen specializzata in letteratura per bambini e ragazzi fondato da Gualtiero Schiaffino e oggi diretto da sua figlia Barbara, il Premio Andersen premia i migliori libri, i progetti, gli autori e illustratori dell’editoria per l’infanzia.
Il premio Andersen è il premio letterario italiano più prestigioso nel settore della letteratura giovanile, includendo diverse categorie.
Le categorie del Premio Andersen sono
Miglior Libro 0/6 anni
Miglior Libro 6/9 anni
Miglior Libro 9/12 anni
Miglior Libro oltre i 12 anni
Miglior Libro oltre i 15 anni
Miglior albo illustrato
Miglior libro di divulgazione
Miglior libro fatto ad arte
Miglior libro senza parole
Miglior libro a fumetti
Miglior libro mai premiato
La giuria del Premio Andersen è composta dalla direzione della rivista ANDERSEN (Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda); lo staff redazionale di Andersen coordinato da Martina Russo; Mara Pace (giornalista e responsabile web/social); Pino Boero (Università di Genova); Enrico Macchiavello (illustratore e fumettista); Anna Parola (Libreria dei Ragazzi di Torino); Caterina Ramonda (blog Le Letture di Biblioragazzi); Vera Salton (Libreria Il Treno di Bogotà di Vittorio Veneto); Carla Ida Salviati (studiosa di storia dell’editoria e letteratura per l’infanzia).
I finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro 0/6 anni
Peter nella neve (Terre di mezzo) di Ezra Jack Keats – trad. di Giulia Genovesi
Peter si sveglia e scopre che durante la notte è nevicato.Allora si mette una tutina rossa e si avventura per le strade imbiancate, dove prova per la prima volta tutti i più bei giochi dell’inverno: costruire pupazzi, lasciare le impronte, fare gli angeli, scivolare giù per le discese… Pubblicato nel 1962, è stato il primo albo di successo negli Stati Uniti ad avere un bimbo nero come protagonista.Un piccolo classico tradotto in 13 lingue ma ancora inedito in Italia, che nel 2012 la rivista dei bibliotecari americani ha inserito al quinto posto tra i 100 migliori albi di tutti i tempi.
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Desperado (Beisler) di Ole Könnecke – trad. di Chiara Belliti
Il piccolo Roy e l’inseparabile destriero Desperado frequentano tutti i giorni l’asilo della maestra Heidi. Una mattina però ad attenderli c’è un’amara sorpresa: la scuola è stata messa sottosopra da un gruppo di malviventi e la giovane donna è stata rapita. Barbanera, il capo delle canaglie, ha intenzione di sposare a tutti i costi Heidi, e la lascerà libera solo se lei accetterà. La situazione è critica, Roy e il suo fedele cavallo bianco si lanciano all’inseguimento!
I miei vicini (Il Castoro) di Einat Tsarfati – trad. di Giusy Scarfone
Chi si nasconde dietro la porta?
Un albo raffinato, divertente e ricco di particolari sorprendenti in ogni pagina, per divertirsi a immaginare!
Mentre sale fino al suo appartamento al settimo piano, una bambina si diverte a immaginare chi possano essere i suoi vicini di casa e cosa possano nascondere dietro ogni porta. La prima è chiusa da tanti lucchetti perché ci abita una famigerata banda di ladri? E le impronte di fango fuori dall’appartamento numero due sono forse di un cacciatore e della sua tigre domestica? E se fosse una sirena la causa della puzza di pesce dietro la porta del quinto piano? Peccato che la sua famiglia sia così ordinaria e noiosa! Ma sarà davvero così?
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro 6/9 anni
La buca (Camelozampa) di Emma Adbåge – trad. di Samanta K. Milton Knowles
Nel cortile della nostra scuola c’è una buca.
Noi la chiamiamo la Buca.
Nella Buca si può giocare a qualsiasi cosa: a mamma orsa, a capanna, a nascondersi, al negozio… a tutto!
Tutti amano la Buca, tranne i grandi.
I grandi odiano la Buca.
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Vorrei dirti (Fatatrac) di Cosetta Zanotti – ill. di Lucia Scuderi
Sin dal principio ogni parola ha avuto un significato, è stata un pensiero capace di creare il mondo.
Vorrei dirti è un incoraggiamento alla fiducia, un viaggio poetico dentro la parola e dentro il silenzio, che è il luogo privilegiato da cui le parole stesse vengono alla luce e iniziano a muoversi incontrandone altre.
Vorrei dirti è una finestra sulla bellezza della vita che svela al bambino di avere in sé un grande potere: quello di costruire il mondo attraverso parole buone.
Vorrei dirti è un viaggio poetico attraverso le parole che compongono il nostro mondo.
Le parole sono articolazioni delicate che danno vita ad ogni cosa. Esse plasmano, smontano o ricreano incessantemente la realtà.
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Alla ricerca di Lola (Jaca Book) di Davide Calì – ill. di Ronan Badel – trad. di Laura Molinari e Vera Minazzi
Mi chiamo Robert, ma potete chiamarmi Bob. Per fare un piacere a un mio amico detective, mi sono ritrovato proprio in un bell’affare: scoprire il vero nome di una certa Lola Pearl. Ho solo cinque giorni e qualche indirizzo in tasca. Più procedo e più mi sento in trappola… Un giallo in 12 quadri di Hopper. Età di lettura: da 7 anni.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro 9/12 anni
I cento vestiti (Piemme) di Eleanor Estes – ill. di Louis Slobodkin trad. di Marina Rullo
Maddie si sentiva un nodo allo stomaco. È vero, non le era mai piaciuto che Peggy chiedesse a Wanda quanti vestiti avesse, però non aveva mai detto niente in sua difesa. Era rimasta a guardare in silenzio.
Wanda non ha amici. Va a scuola da sola e torna a casa da sola. Indossa sempre lo stesso vestito blu sbiadito che non le sta bene. È pulito, ma sembra non aver mai visto un ferro da stiro. Allora perché Wanda racconta alle altre bambine di avere cento vestiti, uno più bello dell’altro, tutti in fila nell’armadio?
Le parole di mio padre (HarperCollins) di Patricia MacLachlan – trad. di Stefania Di Mella
Declan O’Brien aveva sempre una parola buona per tutti e spesso usava espressioni curiose. E amava cantare. Cantava mentre giocava a basket e quando preparava la colazione.
I suoi figli, Fiona e Finn, lo adoravano e sapevano che il loro profondo affetto era ricambiato.
Ma un giorno un terribile incidente cambia le loro vite per sempre, e Fiona e Finn rimangono senza papà. Il vuoto sembra incolmabile, la mamma è disperata e non sa come sostenerli… Cosa si può dire loro per aiutarli a superare un dolore così grande?
Poi un amico, Luke, suggerisce ai due fratellini di fare volontariato in un rifugio per cani abbandonati, e qui Fiona e Finn stringono una tenera amicizia con due cagnoline che hanno altrettanto bisogno di essere consolate. E iniziano a pensare che forse, con il tempo e le dolci parole del papà nel cuore, anche per loro la scintilla della speranza si accenderà di nuovo…
Scritto con una semplicità che arriva dritta al cuore, Le parole di mio padre è un romanzo commovente che parla di tristezza e di speranza, di generosità e di amicizia, e ci insegna che a volte la forza di ricominciare si trova nei luoghi più impensati.
Patricia MacLachlan ci porta da un dolore che annichilisce alla capacità di vivere di nuovo, suggerendo verità profonde con accurata delicatezza, così che il giovane lettore possa comprenderle al momento giusto.
Un romanzo sul potere delle parole e delle canzoni, sui ricordi e sulla famiglia, sul legame salvifico tra uomini e cani e “l’eterna adeguatezza delle parole”.
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L’occhio di vetro (Orecchio Acerbo) di Cornell Woolrich – ill. Fabian Negrin – trad. di Mauro Boncompagni
Frankie è figlio di un poliziotto caduto in disgrazia, così il ragazzo decide di trovare per il padre un’occasione di riscatto. Un occhio di vetro appena ottenuto in cambio di una vecchia palla fa al caso suo; soprattutto perché arriva dal risvolto di un paio di pantaloni di un uomo che si comporta in modo molto sospetto… L’omicidio da offrire al padre sembrerebbe a un passo. Ma lo è anche l’assassino.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro oltre i 12 anni
Bianca (Sinnos) di Bart Moeyaert – trad. di Laura Pignatti
Bianca ha dodici anni ed è sempre scontrosa, arrabbiata, intrattabile. E nessuno riesce davvero a capire i suoi silenzi e i suoi pensieri. O meglio, questo è quello che crede bianca.
Ma poi, un pomeriggio, bianca si ritrova in casa la protagonista della sua serie Tv preferita. Vedere una famosa attrice nella vita di tutti i giorni, fa capire a Bianca che si può imparare a mettersi nei panni degli altri.
Perché nessuno, alla fine, chiede scusa per caso.
Un libro nitido e potente, che nello spazio di un pomeriggio, e nel racconto di cose normali e quotidiane, sa portare la tensione emotiva al limite massimo, per poi scioglierla grazie alla forza degli affetti, e alla capacità tutta umana, di ascoltarsi e volersi bene.
Bart Moeyaert è l’ALMA 2019 (Astrid Lindgren Memoria Award) ovvero il premio Nobel della letteratura per ragazzi. È tra i più importanti scrittori fiamminghi contemporanei, tradotto in tutto il mondo. Con Sinnos ha già pubblicato Il Club della via lattea, finalista al Premio Cento 2018, e Mangia la foglia (2018).
“Bart Moeyaert descrive le relazioni al culmine della crisi con una immediatezza cinematografica, mentre la sua complessità narrativa suggerisce vie nuove da seguire. L’illuminante lavoro di Bart Moeyaert sottolinea il fatto che i libri per bambini e ragazzi hanno un proprio posto di rilievo nella letteratura mondiale.”
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Il romanzo di Artemide (L’ippocampo Ragazzi) di Murielle Szac – ill. di Olivia Sautreuil – trad. di Fabrizio Ascari
Pescando dai numerosi racconti della mitologia greca, Murielle Szac è riuscita a creare un romanzo, presentato a episodi, a mo’ di serie TV, che onora una delle più accattivanti dee dell’Olimpo: quella della natura e della caccia, preposta alle nascite e agli adolescenti. Artemide rifiuta i destini prestabiliti e segue un suo personale cammino, tra i capricci degli dei e i drammi degli umani. Intorno a questa donna libera gravitano straordinari personaggi che presentano le molteplici facce del femminile e del maschile.
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Nella bocca del lupo (Rizzoli) di Michael Morpurgo – ill.di Barroux – trad. di Bérénice Capatti
Francis e Pieter, due fratelli molto uniti eppure così diversi. Quando scoppia la Seconda guerra mondiale scelgono strade opposte: Pieter si arruola nell’aviazione britannica e va a combattere, mentre Francis, convinto pacifista, fa obiezione di coscienza e si ritira nella campagna francese. Le loro idee sembrano guidarli, ma la guerra travolge tutto e Francis si ritroverà solo di fronte al nemico. L’autore attinge alla storia vera dei suoi zii per dar voce alla lunga e commovente lettera di un uomo che, nel giorno del suo novantesimo compleanno, ricorda il fratello scomparso settant’anni prima. Il testo è accompagnato dalle raffinate ed evocative illustrazioni di Barroux.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro oltre i 15 anni
Santa Muerte (Pelledoca) di Marcus Sedgwick – trad. di Giulia Guasco
Anapra è uno dei quartieri più poveri della città messicana di Juarez: venti metri fuori città si trova una recinzione, e al di là di essa, l’America, il pericoloso obiettivo di molti immigrati. Faustino cerca di sfuggire al cartello della droga per cui ha lavorato. Il capo della banda gli ha consegnato un sacco di dollari che avrebbe dovuto nascondere, ma Faustino l’ha usato per pagare il viaggio della sua ragazza incinta oltre il confine con l’America. La libertà non è economica. Faustino ha solo 36 ore per sostituire i soldi mancanti, e il suo amico Arturo è l’unica persona che può aiutarlo a recuperare i soldi in una partita a carte mortale con gli spacciatori. Arturo deve giocare non solo per la libertà ma anche per la vita del suo amico, mentre la sua stessa esistenza è in pericolo. Per vincere, potrebbe dover imbrogliare la Morte stessa. Un thriller potente, efficace e attualissimo su migranti, signori della droga e guerra delle bande, ambientato al confine tra Stati Uniti e Messico.
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Alla fine del mondo (Mondadori) di Geraldine McCaughrean – trad. di Anna Rusconi
Arcipelago di Saint Kilda, Scozia, 1727. Come ogni estate una barca parte dall’isola di Hirta per lasciare sul Warrior Stac, un faraglione abitato solo da brulicanti colonie di uccelli marini, Quilliam e i suoi amici uccellatori. Tornerà a prenderli alla fine della loro battuta di caccia, tre settimane dopo. Ma quando ormai l’autunno serra il faraglione nella sua morsa di vento e tempeste, ancora nessuno è tornato a recuperare Quilliam e gli altri, e giorno dopo giorno gli uccelli volano via insieme alle speranze di rivedere presto casa. Cosa è stato della sua famiglia e dì tutti gli abitanti di Hirta? Solo la fine del mondo può avere ímpedíto loro di liberare gli uccellatori da quella prigione di roccia, freddo, fame e paura. Un’avventura sconvolgente, che affonda le proprie radici nella verità storica e dialoga con capolavori come Il Signore delle Mosche e Robinson Crusoe, lasciandoci a ogni pagina a bocca aperta di fronte alla bellezza e alla durezza della natura.
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The skeleton tree (San Paolo) di Iain Lawrence – trad. di Christina Mortara
Una barca affonda lungo le coste dell’Alaska. A bordo si trovano il dodicenne Chris con suo zio Jack e un ragazzo di nome Frank, che lo zio gli ha presentato due giorni prima.Solo i ragazzi riescono a salvarsi dal naufragio, scaraventati su una terra selvaggia e disabitata. Da subito, Frank si mostra ostile verso Chris. Ma i due sono costretti a sopportarsi, se vogliono sopravvivere in attesa dei soccorsi. Trascorrono i giorni pescando e rovistando fra i relitti della spiaggia. Quando scoprono una capanna nella foresta, capiscono che presenze misteriose hanno abitato quel tratto di costa prima di loro.Nel frattempo, Chris fa amicizia con un corvo curioso e intelligente, e preferisce la sua compagnia a quella, sempre pungente, di Frank.Ma la stagione fredda avanza. La migrazione dei salmoni sta per finire e con essa il cibo.Sopravvivere richiederà più della sola forza di volontà.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior albo illustrato
Clara e l’uomo alla finestra (Uovonero) di María Teresa Andruetto – ill. di Martina Trach – trad. di Lorenza PozziSemplice, tenero e profondo, un racconto ispirato alla storia della madre dell’autrice premio Hans Christian Andersen 2012.
Una storia di scoperta e formazione, una narrazione preziosa che commuove grandi e piccoli.
Negli anni Cinquanta, in un paesino senza scuola né biblioteca, una bambina diventa amica di un uomo che vive rinchiuso in casa. Lui le presta libri e lei gli racconta com’è il mondo lì fuori: gli uccelli, le piante e il ruscello che dà il nome al paese. E mentre la bambina si innamora delle storie, l’uomo a poco a poco perde le sue paure.
Una storia che parla di amore per la lettura, di coraggio e di fedeltà a se stessi, illustrato splendidamente da Martina Trach con colori tenui e una tecnica mista che restituisce la luce della Pampa argentina e l’atmosfera degli interni borghesi e dei cortili contadini di inizio secolo scorso.
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Tutto cambia (Orecchio Acerbo) di Anthony Browne
Era un giovedì mattina quando alcune cose cominciarono a trasformarsi sotto gli occhi stupefatti di Joseph. Nella cucina di sempre il bollitore mise orecchie, coda e zampe da gatto. La poltrona in soggiorno non era più la solita: ricoperta di pelo marrone gorilla. Forse all’esterno tutto era come sempre. Magari tirare due calci al pallone per ingannare l’attesa di mamma e papà di ritorno tra poco, gli avrebbe fatto bene. Ma anche il pallone in aria si trasformò in uovo. Anche la bici aveva qualcosa d’insolito… Davvero tutto stava cambiando intorno a lui? D’altronde suo padre lo aveva avvertito, che nulla sarebbe stato più come prima… Da uno dei più grandi autori di libri per l’infanzia, un gigantesco capolavoro d’immaginazione.
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La strada verso casa (Salani) di Akiko Miyakoshi – trad. di Sara Pietrafesa e Francesca Vitale
Mamma coniglio e il suo piccolo camminano verso casa. Nella via tranquilla i negozi stanno chiudendo, nell’aria si spande il profumo di una torta appena sfornata, un telefono squilla e i suoni di una festa li raggiungono: tante possibili storie da immaginare, tra il sonno e la veglia. La strada verso casa di notte è un’esperienza magica da rivivere a occhi chiusi, sotto le coperte, appena prima di addormentarsi.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro a fumetti
Shhh. L’estate in cui tutto cambia (Mondadori) di Magnhild Winsnes – trad. di Elena Putignano
Hanna non sta più nella pelle: sta andando a casa dagli zii per passare una settimana di vacanza con la sua adorata cugina Siv.
Sogna corse nei prati, bagni nel mare, passeggiate nei boschi e gare a chi riesce a catturare più insetti. Eppure Hanna si rende conto ben presto che qualcosa è cambiato. Siv si sente grande e ora i giochi di un tempo le sembrano una cosa da bambini, non farebbe altro che correre dietro alla sorella maggiore, Mette, alle prese con il suo primo amore. Possibile che tutto stia cambiando così velocemente? E Hanna riuscirà a tenersi al passo senza rinunciare ad essere se stessa?
Un graphic novel fatto di colori, forme e parole misuratissime, che riesce a rendere l’atmosfera ineffabile di un’età delicata e complicatissima.
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Nuno salva la luna (Canicola) di Marino Neri
Nuno salva la Luna è la storia di un bambino alieno figlio di guardiani interstellari è alle prese con il difficile compito di ritagliarsi il proprio spazio nel mondo. Marino Neri dà vita a un racconto per grandi e bambini sulla presa di coscienza della propria identità attraverso l’esperienza, l’incontro con il diverso e il prendersi cura dell’ambiente.
Una narrazione in costante dialogo con i grandi della letteratura per ragazzi, da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry al Pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari, in cui si da voce al punto di vista di chi, pur lontanissimo da noi, si rivela familiare.In occasione del cinquantenario dell’allunaggio, Canicola presenta Nuno salva la Luna il quinto volume della collana dedicata al fumetto per l’infanzia, in cui l’incontro con il diverso e la cura dell’ambiente sono temi centrali di confronto.
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Nera. La vita dimenticata di Claudette Colvin (Einaudi ragazzi) di Émilie Plateau – trad. di Silvia Mercurio
Fai un respiro profondo. Eccoti ora nella pelle di Claudette Colvin: un’adolescente nera di quindici anni che vive nell’Alabama degli anni Cinquanta. Da quando sei piccola, sai che i neri devono vivere separati dai bianchi, e che se non lo fanno possono andare incontro alla prigione o addirittura alla morte. Ma oggi cambierai la storia…
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Finalisti del Premio Andersen: miglior libro senza parole
Gita sulla luna (Babalibri) di John Hare
È il giorno della gita scolastica. Destinazione: la Luna! La classe vola su un’astronave e, una volta arrivati, i bambini iniziano una giornata di avventurosa esplorazione con il maestro. Un piccolo astronauta però si distacca dal gruppo per fermarsi a disegnare il pianeta Terra. Tutto occupato con fogli e colori, non si rende conto che i suoi compagni sono decollati senza di lui. Sembra proprio che sia rimasto solo sulla Luna ma… forse i suoi pastelli a cera possono essere utili a fare nuove emozionanti amicizie extra terrestri! Un geniale silent book in cui la forza delle immagini diverte, affascina e tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
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L’isola (Lemniscaat) di Mark Janssen
Un naufragio porta un papà, la sua bambina e il loro cane su un’isola deserta. Un’isola? Siamo sicuri? Un libro da guardare e riguardare senza mai stancarsi. Età di lettura: da 5 anni.
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Costruttori di stelle (Carthusia) di Soojin Kwak
Come nascono le stelle? A chi affidiamo i nostri desideri? Questo libro senza parole scioglie il mistero, svelandoci l’esistenza di una geniale squadra di costruttori di stelle, i veri architetti di questa magia.
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Finalisti del Premio Andersen 2020: miglior libro di divulgazione
Che cos’è un fiume? (Topipittori) di Monika Vaicenaviciené
Una sorgente canterina, un crepaccio in un ghiacciaio, una palude fangosa o un lago silenzioso: ecco da dove nasce un fiume. Poi comincia ad andare. In riva a un fiume, una ragazzina impara a osservare l’ambiente che la circonda e si pone molte domande. A risponderle è la nonna che di quel luogo sembra conoscere ogni segreto. Attraverso la voce e la mano di Monika Vaicenaviciene, il lettore è accompagnato alla scoperta dei fiumi del mondo e delle loro straordinarie particolarità, acquisendo man mano consapevolezza della grande responsabilità che ognuno di noi ha nel preservare l’ambiente. Pubblicato originalmente in svedese, Che cos’è un fiume?, della collana Super PiNO (PIccoli Naturalisti Osservatori), è stato premiato delWorld Illustration Awards; selezionato alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e a Ilustrarte.
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Mappe spaziali (Nord-sud) di Lara Albanese – ill. di Tommaso Vidus Rosin
Cosa c’è nell’Universo? Dove si trova il monte Olimpo su Marte? In quale punto è arrivato il primo uomo sbarcato sulla Luna?
Dove orbita la Stazione Spaziale Internazionale? Questo libro ci aiuta a farci strada tra costellazioni, pianeti e nebulose, partendo da ciò che possiamo osservare anche a occhio nudo e andando sempre più lontano per scrutare quello che possiamo vedere solo con i moderni telescopi. Pianeti, stelle, galassie e supernove non avranno più segreti e troveranno la giusta posizione nell’immensità dello Spazio grazie a mappe illustrate sorprendenti e ricche di particolari. Pronti per un viaggio tra le infinite strade dello Spazio?
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Piante in viaggio (Editoriale Scienza) di Telmo Pievani e Andrea Vico – ill. di Nicolò Mingolini
Un viaggio alla scoperta delle piante che usiamo in tavola tutti i giorni! Telmo Pievani e Andrea Vico, guide d’eccezione, raccontano la ricchezza del mondo vegetale.
La fine dell’anno scolastico si sta avvicinando per Giulia, c’è da organizzare la festa con la classe. Le famiglie di tanti compagni provengono da Paesi diversi (Iran, Algeria, Togo, Cina…), perché non proporre allora una cena “planetaria” dove ognuno porta un piatto tipico? Un giro al mercato a caccia di spunti culinari si trasforma in un viaggio tra le mille piante che abbiamo addomesticato con l’agricoltura: dalle patate ai pomodori, dai cereali ai legumi, dagli agrumi alle spezie, le piante ci regalano un’infinità di cibi che rendono ricca e varia la nostra dieta e contribuiscono alla nostra salute. Con il vulcanico nonno Bruno, ogni bancarella diventa un incontro affascinante e dietro ogni ortaggio si nasconde una sorpresa. Lo sapevi che un tempo le banane avevano i semi e le mandorle erano velenose? E che il pomodoro è originario dell’America e il caffè dell’Africa? Scopri con Giulia la sorprendente storia dell’agricoltura, che ha cambiato per sempre la vita di noi esseri umani, il paesaggio che ci circonda e le piante stesse! E se infine vuoi metterti all’opera, in chiusura trovi una serie di ricette dal mondo (Marocco, Thailandia, Perù, Corno d’Africa…).
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La selezione del Premio Andersen 2020: miglior libro fatto ad arte
Nello spazio di uno sguardo (Terre di mezzo) di Tom Haugomat
Marzo 1956, Mud Bay, Ketchikan, Alaska. Il piccolo Rodney apre gli occhi sul mondo.
Attraverso varchi e fenditure (finestre, oblò, schermi, telescopi, un binocolo…) il suo sguardo si posa di volta in volta su un pezzettino di universo.
Ritagli di vita e grandi eventi della Storia (lo sbarco sulla Luna, l’11 settembre) si intrecciano con gioie, amori, traguardi, sconfitte e il sogno di volare nello spazio infinito.
“Un’autentica poesia visuale”. (Giuria del Bologna Ragazzi Award)
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Mostri & meraviglie (Franco Cosimo Panini) di Alexandre Galand e Delphine Jacquot – trad. di Paola Cantatore
Un excursus storico sulle camere delle meraviglie, dette anche gabinetti delle curiosità, dalla loro nascita ai giorni nostri… ma anche un racconto in pillole del fenomeno del collezionismo, un percorso che indaga e racconta la curiosità umana.
La meraviglia ha una sua propria storia, strettamente legata a quella dell’orrore e della curiosità, una storia che è cambiata con il passare del tempo, ma che non è mai finita. Soprattutto, il desiderio di “raccogliere il mondo” sembra essere una caratteristica essenziale della natura umana. Dai bezoar alla polvere di mummia, dagli “spettacoli di scienza” alla nascita dei musei, dalla ricerca dell’infinitamente piccolo ai “ritratti sintetici dell’umanità” inviati nello spazio…
Apri queste pagine e scopri la storia della curiosità!
Le cose che passano (Topipittori) di Beatrice Alemagna
Nella vita, sono molte le cose che passano. Si trasformano, se ne vanno. Il sonno finisce. Una piccola ferita guarisce (quasi) senza lasciare traccia… La musica scivola via, i pensieri neri svaniscono, il cielo schiarisce sempre dopo la pioggia e la paura se ne va. Ma in questa metamorfosi delle piccole cose, in questo flusso inarrestabile di cambiamenti, c’è una cosa che non cambierà mai e resterà per sempre.
Beatrice Alemagna torna in catalogo con un piccolo libro illustrato, raffinato, ironico, delicatissimo dedicato a tutti i lettori, dagli zero ai duecento anni.
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La selezione del Premio Andersen 2020: miglior libro mai premiato
John della notte (Equilibri) di Gary Paulsen – ill. di Peppo Bianchessi – trad. di Manuela Salvi
John della Notte è nero, imponente e fiero. La sua schiena è piena di cicatrici, flagellata dalle frustate. Perché John della Notte è uno schiavo e il vecchio Waller è il suo padrone, feroce come non si può immaginare. Sarny ha dodici anni appena, e il suo destino di schiava è segnato, ma quando incontra John della Notte capisce che al destino ci si può ribellare. Perché John è tornato per insegnare a leggere e scrivere, per insegnare la libertà. Leggere, scrivere, libertà… Parole vietate, proibite dalla legge, per le quali il vecchio Waller è pronto a torturare e anche a uccidere. Ambientata a metà dell’Ottocento, “John della Notte” è una storia potente e dolorosamente poetica sulla ricerca inarrestabile della libertà e sul potere della lettura e della scrittura.
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Non è colpa mia (Kalandraka) di Christian Voltz – trad. di Marta Bono
All’improvviso una mansueta mucca si comporta come un toro aggressivo:cosa sta succedendo nella stalla? Una divertente storia che vuole risalire all’origine dei fatti.
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Fuga al museo (DeAgostini) di E. L. Konigsburg – trad. di Luigi Spagnol
Claudia Kincaid sta progettando di scappare di casa. Ne ha abbastanza di raccogliere calzini, riordinare le stanze dei fratelli o, peggio, far loro da baby-sitter. Ma ogni fuga che si rispetti ha bisogno di un piano, e quello di Claudia è partire all’avventura insieme a Jamie… fratello accuratamente selezionato per la sua risaputa parsimonia (nel salvadanaio ha ben 24 dollari!). Vagare senza meta per le strade affollate di New York però non fa per Claudia, lei ama l’avventura, sì, ma anche le comodità. Per questo prende un’importante decisione: d’ora in avanti vivrà al Metropolitan Museum. Qui ci sono corone, gioielli, armature, spade, porte nascoste… c’è perfino il letto a baldacchino di una contessa in cui Claudia e Jamie possono dormire o, magari, fare battaglia di cuscini! Tutto va secondo i piani, fino a che una misteriosa statua non fa la sua comparsa. Chi l’ha scolpita? Perché è stata recapitata al Museo proprio ora? Ma soprattutto riusciranno Claudia e Jamie a risolvere il mistero prima che la polizia di New York li riporti a casa?
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Che ne dite? Li conoscete? Quali sono i vostri preferiti tra i finalisti del premio Andersen?
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