La prima volta che ho aperto gli occhi e subito li ho richiusi.
Ho pianto, poi delle mani mi hanno sollevata al cielo e mi hanno posata fra due montagne di latte.
Ho smesso di piangere e ho aperto gli occhi per la seconda volta nella vita.
Ho visto la luce più bella del mondo: erano gli occhi di mia madre.
Inizia così…
La prima volta che sono nata
di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre
tradotto da Paola Balzarro per Sinnos Editrice
Un libro emozionante, commovente, simpatico, dolcissimo, di quella dolcezza tipica dei bambini, che solletica il cuore coma solo i bambini sanno fare, con quel linguaggio, quella terminologia che solo i bambini sanno usare.
Un libro pieno di prime volte, di prime emozioni, di prime cose che non si sanno definire eppure si trova il modo di dirle così bene.
Un viaggio attraverso una serie infinita di prime volte che accompagnano tutta la vita della protagonista da quando nasce a quando cresce, impara a camminare, va a scuola, va in bicicletta, che gioca a pallone…
la prima volta che prende l’autobus, beve il caffè, mette il reggiseno, riceve un bacio da un ragazzo, si innamora… diventa mamma… e tenendo la sua piccolina tra le braccia, dice..
La prima volta che sei nata tu, io sono nata per la seconda volta
Vorrei trascrivervelo tutto perché non si può capire la magia e le emozioni che trasmette se non leggendolo, ma non posso e non voglio. Voglio, vorrei che lo cercaste e lo leggeste e se vi emoziona… beh, sapete che fare!
Vi starete chiedendo se piace ai bambini.. La prima volta che l’ho letto, ero con Filippo. A volte i suoi occhi brillavano e io pensavo che lui capiva, che quelle sensazioni le riconosceva… a volte rideva perché il libro è dolcissimo, ma anche buffo e simpatico, come lo sono i bambini, soprattutto quando si raccontano. Piace ai bambini, si, ma tocca corde ben più profonde nei grandi!
Se volete emozionarvi…
Se il libro vi piace potete acquistarlo qui:
Inizia talmente bene che mi è venuta voglia di leggerlo! Grazie 🙂
^_^
Bastano le poche righe che hai trascritto per far capire la dolcezza di questo librino, si, lo cercherò sicuramente!
^_^
Finalmente l’ho letto, prima velocemente in libreria e ieri sera sui letti, insieme ai miei tre figli.
Ho provato una sfumatura infinita di emozioni, ricordi che riaffiorano, racconti che si intrecciano, parti in cui le parole non uscivano perché maggiori erano le lacrime e allora leggeva mio figlio. E poi le risate infinite quando racconta la prima volta che va in bicicletta, la prima volta che mangia i piselli, la prima volta che balla con il suo ragazzo.
La delicata profondità di questo libro ci ha rapiti. Finita la lettura, Leonardo di 6 anni, continuava a rileggere le parti che lo avevano fatto ridere. Risate intorno a quei temi che rappresentano tutto il mondo dei bambini. Leggerlo insieme ai propri figli diventa una prima volta che si ricorderà per sempre.