MammaMoglieDonna

    Crescere con i libri per bambini

    • ABOUT
      • Chi sono
      • Partner
      • Collaborazioni
      • Collaborazioni Roma
    • Contatti
    • LIBRI PER BAMBINI
      • Libri per bambini 0-3 anni
      • Libri per bambini 3-5 anni
      • Libri per bambini 6-7 anni
      • Libri per bambini 8-10 anni
      • Leggere ai bambini
    • ARTE
      • libri sull’arte per bambini
      • mostre d’arte per bambini
      • riprodurre opere d’arte con i bambini
    • LIFESTYLE
      • FAMILY
      • VIAGGI
    • ROMA
      • appuntamenti weekend roma per bambini
      • mostre d’arte per bambini Roma
      • locali per famiglie roma
      • libri per bambini su Roma
      • librerie per bambini Roma
    • GENOVA
    • CUCINA
      • MENU’
      • RICETTE
    DIARIO

    Lui, finalmente Lei

    21 Luglio 2015

    donna-in-volo-libera

    Oggi al mio rientro in ufficio ho trovato una sorpresa bellissima: una nuova collega, che non è nuovissima, ma quando son partita aveva un nome da maschio e vestiva da uomo e oggi invece aveva un nome da donna ed era finalmente vestita per quella che è, da donna.

    Quando mi ha raccontato la sua storia, lo conoscevo da poche settimane.

    Non sono una che sta attentissima ai dettagli e credo di non aver messo a fuoco molto bene la sua “particolarità” frequentandola solo dentro l’ufficio, finché non è stata proprio lei a parlarmene.

    Non posso neanche dire che fossimo in confidenza, anzi, ho sempre pensato che me l’avesse confessato perché aveva bisogno di parlarne e probabilmente aveva capito che in me avrebbe trovato solidarietà e comprensione.

    Per questo quel giorno dopo il caffè si è fermata nel mio ufficio e mi ha detto che prima o poi sarebbe venuta in ufficio vestita da donna, perché lei era donna anche se il suo era un corpo da uomo e ha iniziato a raccontarmi la sua storia, parlava solo lei. Io ascoltavo, con i brividi addosso. Sentivo la sua sofferenza, sentivo che quello che aveva passato non era giusto, che aveva sprecato metà della sua vita a combattere contro se stessa perché si sentiva sbagliata.

    Abbiamo parlato tanto dopo quel pomeriggio, spesso ero io che chiedevo e lei raccontava perché ne aveva bisogno, perché quel fiume che aveva dentro doveva irrompere prima o poi e più lui raccontava, più io mi commuovevo…

    La storia inizia con un bambino che usa i trucchi della mamma e lei che lo sorprende un giorno in bagno e lo sgrida come se l’avesse beccato a commettere un sacrilegio, un bambino che cresce e di nascosto indossa i vestiti della mamma, che si sente sbagliato e cerca di vivere una vita non sua, studia, ha una ragazza, ma non riesce a fuggire a se stesso, tanto che alla fine decide di lasciare casa, famiglia, amici e di trasferirsi dove nessuno lo conosce, dove può essere se stesso, almeno in casa sua.

    E inizia il suo faticoso percorso medico e psicologico.

    Per un po’ vive nascosto, il nuovo lavoro, nuove frequentazioni, ma è se stesso solo quando torna a casa e può essere donna dentro e fuori. Mette lo smalto, ma poi lo toglie l’indomani per andare in ufficio.

    Penso con amarezza al suo percorso perché non è giusto che si debba soffrire tanto per affermare la propria identità, per colpa dei pregiudizi e degli stereotipi di cui la nostra società si alimenta ogni giorno. Vorrei che non fosse così, vorrei che le persone fossero più aperte e disposte ad accettare la diversità senza preconcetti. Vorrei che si parlasse con le persone prima di giudicarle. Vorrei che nessuno dovesse più vergognarsi di essere quello che è.

    Forse non tutti voi che mi leggete la pensate come me, forse tra voi ci sono donne, mamme che hanno paura di parlare di queste cose con i loro figli, che non vogliono mettere loro in testa strane idee, bene, la mia collega ne ha parlato a lungo con psicologi e medici, il bisogno di adeguare il proprio aspetto esteriore all’identità interiore, non è una cosa che si insegna, non è un bisogno che si può instillare, è qualcosa di innato, qualcosa contro cui non si può combattere. 

    E lei ha combattuto a lungo per aprirsi al mondo, ai colleghi, agli amici, ai vicini.

    E finalmente qualche mese fa al nostro capo e all’ufficio del personale.

    E oggi, al mio rientro, l’ho trovata bella, serena, raggiante anche se in qualche modo timida.

    Stupenda, così vera, così libera.

     

     

    un po' di me
    by Federica 
    5 commenti

    About Federica

    Appassionata di libri per bambini, mamma di due maschietti di 8 e 11 anni. Program Manager per lavoro e inclinazione personale: amo programmare, organizzare e non sto mai ferma! Tra Roma e Genova, cresco i miei figli cercando di educarli al bello, dai libri all'arte, alla buona cucina.

    View all posts by Federica

    Related Posts

    • Serie TV da vedere in coppia (e non): le più belle secondo noi!
    • Bohemian Rhapsody – Per me è SI!
    • Buon Natale, ma soprattutto GRAZIE! Questo post è per voi.
    • La mamma che sono
    articolo precedente: EXPO 2015 per i bambini: scienza e coscienza del cibo
    articolo successivo: Libreria Ubik Marina di Ragusa

    Commenti

    1. Daria dice: 21 Luglio 2015 alle 16:16

      Grazie per questo racconto… contenta che sia una storia a lieto fine. La penso esattamente come te e penso che anche con i bambini, sia giusto parlarne nei giusti termini.

      Rispondi
    2. FABIOLA dice: 22 Luglio 2015 alle 13:30

      Grazie Fede,
      come al solito coi lacrimoni agli occhi mi ritrovo a ringraziarti perché tu sai dire quello che provo ma che non riesco a raccontare.

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 23 Luglio 2015 alle 11:39

        Grazie Fabi… Grazie! Sapere che il mio sentire ti è arrivato è per me bellissimo…

        Rispondi
    3. ketty dice: 13 Agosto 2015 alle 23:38

      Carissima Federica, mi trovo molto in sintonia con te. Ho avuto anch’io la fortuna di conoscere persone come la tua collega che hanno combattuto per diventare se stesse contro i pregiudizi anche dei propri cari. Da parte loro ci vuole coraggio e da parte nostra, come racconti tu, un po’ di disponibilità all’ascolto. Quando si ascoltano delle storie così forti, il cuore si scalda e si cresce, si maturano prospettive nuove e belle.
      Grazie di averci raccontato della tua collega e falle un sorriso anche da parte mia.
      Ketty

      Rispondi
      • MammaMoglieDonna dice: 14 Agosto 2015 alle 16:04

        Grazie Ketty! Hai proprio ragione, il cuore si scalda e cresciamo un po’ tutti in queste circostanze!

        Rispondi

    Leave Your Comments Annulla risposta

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

    Benvenuti su MammaMoglieDonna!

    Vivo a Roma con i miei uomini, una casa nuova piena di libri per bambini.
    Cresco i miei figli cercando di educarli al bello: dai libri all'arte, alla buona cucina.

    Se volete fare due chiacchiere o propormi una collaborazione scrivete a
    mammamogliedonna@hotmail.it

    Cerca nel blog

    Categorie

    Libri per adulti

    LIBRI PER ADULTI

    Libri per bambini per fasce età

    Casa Nuova

    INFO E CONTATTI

    Chi sono
    Collaborazioni
    Articoli Sponsorizzati
    Contatti

    Seguimi su Facebook

    Copyright © 2025 · MammaMoglieDonna.it · Disclaimer · Privacy e Cookie Policy · Logo e brand identity by www.michilab.com

    Copyright © 2025 · Prima Donna on Genesis Framework · WordPress · Accedi

    Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione, gestire la pubblicità e compiere analisi statistica del sito. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca quiAccettaRifiutaLeggi di più