
I vostri bambini amano disegnare?
I miei tantissimo. Filippo ha sempre amato disegnare e disegna benissimo già da quando era molto piccolo. Edo solo da poco disegna cose comprensibili, ma devo dire che il suo percorso è stato velocissimo perché nell’ultimo anno ha recuperato tutto il tempo perso, passando da gradevolissimi scarabocchi a bellissimi disegni. Si perché ora disegna bene bene anche lui, ma che frustrazione deve essere stata per lui nel tempo doversi confrontare con un fratellone tanto bravo…
I vostri bambini che percorso hanno avuto?
E’ sempre difficile confrontarsi con qualcuno che disegna meglio, che riesce a dare corpo ai suoi pensieri più facilmente e bene di noi. Io non son mai stata molto brava a disegnare e immagino di aver vissuto anche io la frustrazione di Edo o quella di Piccola Pecora, protagonista di Mi disegni un piccolo principe?
Piccola Pecora va all’asilo, come i bambini della sua età e nella sua classe c’è una pecora che disegna benissimo, così bene che un giorno disegna addirittura un piccolo principe. Le altre pecorelle sono incantate “Wow! Venite a vedere! Troppo forte!”
Piccola Pecora chiede alla pecorella di disegnare per lei un piccolo principe (anche Edo tornava spesso a casa con disegni in cui una parte l’aveva disegnata il suo amico Elio per lui) e dopo di lei, tutte le pecorelle chiedono alla brava pecorella di disegnare un piccolo principe per loro. “Mi disegni un piccolo principe?” “Mi disegni un piccolo principe?”
Ma pecorella non ha voglia di disegnare così tanti piccoli principi e risponde “Potete benissimo disegnarlo da soli!”
Le pecorelle tornano sconsolate al loro posto a disegnare, tutte tranne Piccola Pecora, lei non sa disegnare.
Così torna a casa un foglio bianco e chiede alla mamma “Per favore mamma, mi disegni un piccolo principe?”.
Mamma Pecora si ricorda in quel momento di quanto non fosse mai stata capace di disegnare e di quanto si fosse sentita in difficoltà da piccola per questo, così se la cava dicendo che tutti disegnano già i piccoli principi e che sarebbe meglio disegnare qualcosa di originale. E difronte alla richiesta di Piccola Pecora di disegnare il cavallo nel prato accanto, Mamma Pecora disegna un sasso e spiega alla sua piccola di aver scelto di disegnare un dettaglio che a lei era sfuggito, ovvero il sasso vicino al cavallo.
“Io preferisco disegnare quello che nessuno vede!
Così si guarda il mondo da un altro punto di vista
e lo si rende più bello!”
Piccola Pecora è entusiasta del punto di vista della mamma e l’indomani è felicissima di riferirlo alla classe che è entusiasta quanto lei! “La tua mamma è troppo forte!”
Così tutte le pecore iniziano a disegnare quello che nessuno vede…
Tranne Piccola Pecora, che non sa disegnare (o perlomeno questo è quello che pensa), ma poi prende il foglio e disegna quello che vede…
e quando mette insieme il tutto…
viene fuori un disegno straforte!
Piccola Pecora aveva disegnato quello che vedeva nella sua testa ed è venuto fuori qualcosa di bellissimo, molto molto bello!
Non trovate?
Io ho trovato questo libro di una dolcezza disarmante!
Un libro che andrebbe letto in tutte le scuole materne per incoraggiare i piccoli a tirare fuori quello che hanno dentro, a disegnare quello che vedono, ma anche quello che hanno nella testa.
Che ne dite? Vi piace? Avete qualche bambino che ha bisogno di sentirsi il piccolo principe del disegno?
Bellissimo! Lo vedo subito a cercare! In realtà le mie due più grandi se la cavano molto bene a disegnare, il piccolo invece fa ancora fatica ad apprezzare questo strumento, penso che possa essereun buon punto di partenza! E anche per le bimbe un ottimo insegnamento, sul concetto che non c’è chi disegna bene e chi disegna male o non sa disegnare, ma solo tante idee diverse e tanti modi per esprimerle anche attraverso il tratto grafico.