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    Risposami! Come organizzare rinnovo promesse in Francia (all’insaputa di tutti)

    5 Novembre 2018

    Non è il mio rinnovo di promesse in Francia, quello che leggerete oggi, ma quello di Francesca Ferragina, moglie, mamma e blogger su Libri in crescita che questa estate si è trovata in Francia nello stesso periodo in cui ci son stata io, le cui strade si sono incrociate con le mie in vari modi perché abbiamo condiviso galettes al grano saraceno e non solo.

    In uno dei nostri scambi di messaggi e consigli durante la visita in Francia, mi ha confessato di aver organizzato il rinnovo delle promesse matrimoniali in Francia all’insaputa di suo marito e di suo figlio, io l’ho trovata subito una cosa incredibilmente dolce e degna di essere raccontata, perché magari molte di voi sognano una cosa così magica e pensano sia troppo difficile da fare o comunque non sanno da dove iniziare. Francesca è stata coraggiosa e bravissima e l’evento è più che riuscito. Vi racconta la sua esperienza su come organizzare il rinnovo promesse in Francia e ci lascia anche qualche link utile.

    COME HO ORGANIZZATO UN ANNIVERSARIO INSOLITO IN FRANCIA ALL’INSAPUTA DI TUTTI.

    A costo di sembrare presuntuosa dico che sono proprio orgogliosa di me: in circa un mese e mezzo ho organizzato da Merano una cerimonia di rinnovo delle promesse matrimoniali per me, mio marito e nostro figlio. Ma non in un posto qualunque. No. In una minuscola cappella della Loira in mezzo al nulla. L’avvenimento da festeggiare era il nostro 10° anniversario di matrimonio, traguardo non certo stravolgente, ma comunque importante.

    Come?

    Non è stato per nulla semplice, soprattutto se si tiene conto che il mio francese è il risultato della frequenza di un corso online della durata di tre mesi. Con l’inglese me la cavo decisamente meglio, ma una cosa che mi caratterizza è il volermi approcciare sempre con il massimo rispetto ai luoghi che andrò a visitare, quindi ho ritenuto corretto comunicare tramite la lingua dei miei interlocutori (e poi ammetto di aver pensato che forse così avrei avuto più chance di ottenere risposte positive).

    Così, armata di ottimismo e un buon vocabolario, ho cominciato l’organizzazione della mia sorpresa. Sì, perché mio marito è stato all’oscuro di tutto fino all’ultimo momento.

    La prima cosa da decidere è stato il luogo.

    La data esatta dell’anniversario sarebbe il 13 settembre, ma avendo progettato le nostre ferie estive con una vacanza itinerante per la Francia, ho pensato fosse carino approfittare dei bellissimi posti che questo paese offre per creare l’atmosfera che desideravo: intima e un po’ bucolica (l’esatto contrario del matrimonio originale :-D).

    Ho iniziato la ricerca nel modo più banale possibile, ovvero digitando su Google “CAPPELLA LOIRA”.  Com’era da aspettarsi sono apparsi un migliaio di risultati e io, pazientemente, li ho aperti quasi tutti. Niente. Dopo due giorni di ricerche non avevo ancora trovato qualcosa di adatto. O erano troppo grandi, oppure erano in posti troppo lontani dall’itinerario prefissato. Poi, all’improvviso, ecco comparire tra i vari link un commento in francese che parlava di una piccola cappella nella zona di Sennevieres. Entro nel sito ed eccola: la cappella giusta nel posto giusto. Immersa in un campo di grano all’ombra di due querce. Meraviglia.

    Tra le varie foto postate nel sito ne trovo una che indica il contatto per prenotare una visita alla cappella che, essendo privata, non è aperta al pubblico. Con il mio fantastico francese appena imparato scrivo una mail all’ufficio del turismo di Loches (città di riferimento per questo ed altri siti storici); dopo qualche ora mi rispondono che per il tipo di visita che voglio fare devo chiedere l’autorizzazione alla sindaca, così le scrivo e il giorno seguente apprendo che non solo mi dà il consenso ma addirittura mi lascia l’intero pomeriggio a disposizione per eventuali festeggiamenti augurandomi tanta felicità per il mio matrimonio. Stupendo. I passi successivi sono stati cercare un fotografo del luogo per immortalare il tutto e un fioraio che potesse ricreare l’atmosfera di un vero matrimonio.

    Per il primo, dopo aver ricevuto la candidatura di tre fotografi che avevo contattato, mi sono affidata allo studio di Alexandra de “Le conte d’Images”. Ho visto, tramite il suo sito, come lavora e mi ha subito ispirato (per queste cose a mio parere ci vuole empatia).  Purtroppo qualche giorno dopo mi ha riferito che il giorno stabilito per la cerimonia non era disponibile per via di un impegno precedente, ma mi ha garantito comunque il servizio tramite una sua collega fidata, Sophie, che avrebbe fatto le foto e poi le avrebbe consegnate a lei per lavorarle. Ho accettato la sua offerta e mi sono dedicata ai fiorai della zona. Purtroppo Loches offriva solo due boutique di cui una era chiusa in agosto e l’altra non mi ha nemmeno risposto. Tragedia. Presa dal panico ho riflettuto per ore davanti al mio pc, finché non mi è venuta una folgorazione: fiori secchi! Ho provato a chiedere ai fiorai della mia città per confezionarmi un bouquet, una coroncina e 2 boutonnière (fiore all’occhiello per lo sposo e i testimoni), ma tutti mi hanno detto che ormai si lavora poco con i fiori secchi. Sconsolata mi stavo per arrendere finché non mi è venuto in mente che una delle mie più care amiche è una specialista dei lavori fatti a mano. Così l’ho chiamata e insieme abbiamo trovato la soluzione. Volevo qualcosa che richiamasse l’ambiente bucolico della location e pertanto abbiamo optato per lavanda e spighe di grano. Il risultato è stato meraviglioso.

    Nel frattempo ho cominciato la ricerca di un prete che potesse celebrare la cerimonia, ma purtroppo le parrocchie nelle vicinanze non si sono date disponibili a spostarsi fino alla cappella. Così ho contattato il prete che aveva celebrato il nostro matrimonio 10 anni fa e lui mi ha detto che il rinnovo delle promesse non necessita di una figura ecclesiastica e mi ha suggerito alcuni passaggi religiosi di benedizione della coppia.

    A questo punto il libretto della cerimonia era nelle mie mani e a mia libera scelta: ho inserito i passaggi suggeritomi e ci ho aggiunto una preghiera tradizionale della Scozia (mia grande passione) e ho deciso che la benedizione iniziale l’avrebbe letta nostro figlio. Quale figura migliore avrebbe potuto leggerla?

    Ho preparato una piccola scatola che avrebbe contenuto le nostre fedi nuziali su cui ho inciso una frase elfica “Nella foresta cantando senza dolore”. Questo perché sia io che mio marito siamo grandi appassionati di Tolkien, tanto che nelle nostre fedi non ci sono scritti i nostri nomi, bensì la loro traduzione in elfico. Questa frase ha un significato molto profondo: vuole dire che malgrado le avversità che la vita può presentare, insieme affronteremo tutto “cantando”.

    Non mancava più nulla. Tutto era pronto.

    Eh no, direte voi, e i vestiti?

    Per i miei due uomini ho nascosto pantaloni eleganti, camicia e gilet in un angolino della valigia che sapevo non sarebbe mai stato trovato, mentre per me ho trovato un grazioso e semplice abito in cotone frangiato da Zara durante un mio ride dei saldi in luglio.

    Vi chiederete come sia riuscita a portare mio marito alla cappella senza fargli sapere nulla. Questa parte è stata davvero la più semplice. Dovete sapere infatti che siamo entrambi appassionati di storia e lui, in particolare, adora l’iconografia sacra medievale. Si dà il caso che la cappella di Sait-Jean du Liget sia un reperto storico molto importante sotto questo aspetto, in quanto al suo interno racchiude affreschi del XI secolo originali preziosi e davvero stupendi. Ecco quindi l’esca: “Amore, ho trovato una cappella con degli affreschi originale da paura, che dici prenoto una visita?”. Ovviamente la risposta è stata più che affermativa!

    Non è stato facile organizzare tutto nel minimo dettaglio a migliaia di chilometri di distanza, ma venerdì 17.08.2018 alle ore 17.00 (si capisce che non sono superstiziosa?) io, mio marito e nostro figlio abbiamo vissuto emozioni indescrivibili. Il suo sguardo quando ha scoperto la sorpresa, la voce rotta di nostro figlio mentre leggeva e le lacrime che hanno accompagnato le nostre promesse, rimarranno per sempre indelebili nelle nostre menti e nei nostri cuori.

    Spero di non essere stata troppo mielosa, in caso contrario portate pazienza: il ricordo di questa bellissima esperienza è ancora vivissimo in me.

    Fra’

     

    Sono felice di aver ospitato il tuo racconto Francesca, sono felice di aver raccontato questo momento così bello, intenso, vero, pieno di amore, perché tutti abbiamo bisogno di bellezza e amore come questi per affrontare la vita. E noi lo sappiamo bene.

    organizzare festa compleanno organizzare feste in casa
    by Federica 
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    Appassionata di libri per bambini, mamma di due maschietti di 8 e 11 anni. Program Manager per lavoro e inclinazione personale: amo programmare, organizzare e non sto mai ferma! Tra Roma e Genova, cresco i miei figli cercando di educarli al bello, dai libri all'arte, alla buona cucina.

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