
Abbiamo partecipato alla visita guidata per bambini alla mostra di Pollock al Vittoriano con l’associazione Un soffio d’arte, che aggrega storiche dell’arte, educatrici museali, curatrici di mostre…e mamme e che opera da anni nel settore dei beni culturali su Roma in maniera dipendente per vari concessionari e sovrintendenze e scuole, e autonomamente con progetti rivolti alle famiglie su Roma composte da bimbi fino ai 13 anni circa.
Pollock per bambini: visita guidata per bambini alla mostra in corso a Roma con Un soffio d’arte
La prima cosa che voglio raccontarvi a proposito della nostra visita guidata per bambini alla mostra di Pollock al Vittoriano è che la nostra guida è stata veramente bravissima, Monica storica dell’arte, nel team di Un soffio d’arte, ha accompagnato bambini e adulti per tutto il percorso della mostra coinvolgendoli nell’osservazione critica delle opere esposte, invitandoli ad osservare, commentare, incoraggiandoli ad esprimere le loro opinioni su quanto presentato e raccontando loro aneddoti e notizie storiche alla portata dei bambini, ma anche dei grandi.
Monica ha raccontato loro del rapporto di Pollock con sua moglie Lee Krasner e del contributo di questa (più o meno celato dalla storia) nello sviluppo dell’arte di Pollock, ha raccontato di come Pollock approcciasse le sue opere, ella sua tecnica dell’Action Painting ovvero della pittura d’azione uno stile pittorico con cui il colore viene applicato sulla tela in modo gestuale ed energico.
Di come Pollock realizzasse le sue opere con la tecnica del dripping painting ovvero gocciolare il colore su una tela posta sul pavimento. Niente cavalletto, solo una tela, possibilmente molto grande intorno alla quale muoversi, danzare e lasciare che il colore fruisca.
“Sul pavimento sono più a mio agio – spiegava Pollock –
Mi sento più vicino, più parte del dipinto,
perché in questo modo posso camminarci attorno,
lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente ‘nel’ dipinto”.
I suggerimenti di Un soffio d’arte per sperimentare Pollock con i bambini
I bambini si sa, quando si parla loro di arte e artisti sono immediatamente colti dal desiderio di sperimentare in prima persona: Edo voleva farlo la sera stessa della mostra, ma son riuscita a trattenerlo fino all’indomani pomeriggio. Non è stato un vero dripping painting, non me la sono sentita di farlo in casa, quindi per quello aspettiamo la primavera, ma diciamo che si è comunque ispirato. Se invece volete sperimentare Pollock con i bambini, ho raccolto i suggerimenti di Un soffio d’arte per idee di attività da fare con loro.
La natura spontanea e istintiva di questa tecnica e l’approccio diretto con il colore rendono questo stile particolarmente indicato per i bambini. Unico requisito fondamentale per sperimentare questa modalità di pittura è la libertà di espressione. Ai bambini questo concetto affascina moltissimo.
Per sperimentare Pollock con i bambini possiamo iniziare mostrando loro alcune delle sue opere per poi spiegare loro la tecnica del dripping e lasciare che si servano di oggetti come bastoni, mestoli, pennelli, contagocce, per far gocciolare il colore sulle tele, ovviamente poste sul pavimento.
Il colore dovrà essere mescolato con colla vinilica per renderlo più liquido. Per i più piccoli basterà un foglio A4, per i più grandi anche un cartoncino purché sia posto a terra in modo da permettere al bambino di girarci intorno.
Pollock per bambini: le opere esposte in mostra a Roma
Le opere di Pollock in mostra sono pochissime, solo 6, di cui 2 disegni più foto e brevi filmati del regista tedesco Hans Namuth, dai quali restiamo affascinati nel vedere come Pollock lavorasse alla pittura, stravolgendola rispetto ai canoni ordinari.
Colpisce immancabilmente la sua numero 27, una tela di 3 metri che rappresenta il simbolo dell’espressionismo astratto e che affascina e colpisce grandi e bambini, esposto per la prima volta nella Capitale, data la delicatezza e la fragilità di questa tela, oltre alle sue dimensioni straordinarie.
Ma la mostra non è su Pollock, la mostra presenta 50 capolavori dalla collezione del Whitney Museum di New York quindi Jackson Pollock, ma anche Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York.
La mostra è divisa in 6 sezioni: la prima dedicata a Jackson Pollock, la seconda “Verso la Scuola di New York” esplora le origini del movimento, la terza è un omaggio a Franz Kline, la quarta va dall’Espressionismo astratto ai “Color Field”, la quinta si concentra su Willem de Kooning, più vicino alla figurazione rispetto ai colleghi, la sesta a Mark Rothko, forse il più contemplativo tra i pittori dell’Espressionismo astratto.
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