
Quel maletto Vronskij di Claudio Piersanti è uno dei titoli candidati al Premio Strega 2022, il primo che leggo perché avendo amato Anna Karenina, è sicuramente il primo titolo che ha catturato la mia attenzione.
Non sono rimasta delusa. Ho letto il racconto di una storia d’amore di quelle vere, quelle che affrontano la vita di tutti i giorni, con le sue gioie e i suoi dolori, come quelli che abbiamo tutti, a cui solo le storie d’amore più vere e più forti sopravvivono! ^_^
Il libro racconta la storia di Giovanni e Giulia, sposati ormai da diversi anni, genitori di una Piccola che orami è all’estero per lavoro, attraversata dalla malattia di Giulia, che sembra passata ma non passa mai, e io lo so bene quanto la paura non passi mai… quanto si viva sempre con un’ombra che impedisce di vivere sereni…
E Giulia non è serena, nonostante si prenda cura delle piante di case, amorevolmente, nonostante la vita sembri scorrere come prima. E infatti un giorno Giulia sparisce. Introvabile. Stacca il telefono e sparisce. Giovanni rispetta la sua scelta, struggendosi nel dolore e nell’impotenza di non sapere dove e perché.
Giovanni rispetta la sua scelta, struggendosi nel dolore e nell’impotenza di non sapere dove e perché. Fruga tra le sue cose cercando un indizio della ragione di tale allontanamento e trova Anna Karenina. Giovanni lo legge e capisce che forse l’allontanamento di Giulia è dovuto a un qualche Vronskij da cui Giulia si è fatta affascinare.
Vronskij diventa una ossessione, Maledetto Vronskij! Un mantra da ripetere nei momenti difficili.
Giovanni prova a mandare avanti la sua vita, la tipografia, gli amici cari che non lo mollano mai, persino l’incontro con un’altra donna, ma nulla va davvero avanti senza Giulia: i fiori seccano, lui smette di mangiare, di tornare a casa. Dorme in tipografia, lavorando giorno e notte alla trascrizione di Anna Karenina con il carattere che ama e sceglie una preziosa copertina in pelle sulla quale riporterà solo il nome del libro, senza altri fronzoli. Sarà una copia unica e la consegnerà a Giulia come regalo quando la rivedrà.
E Giulia torna. Torna per restare. Torna al suo posto, nella sua casa, con suo marito.
C’è stato un Vronskij? E’ quello che tutti vogliono sapere.
E si, c’è sempre un Vronskij. Ce n’è uno nella vita di ognuno di noi. Se siamo fortunati riusciamo a sopravvivergli, se siamo bravi e l’amore è vero e forte abbastanza gli sopravvive. Sopravvive a tutto.
Perciò questo è un libro che parla d’amore. Un po’ triste, ma pieno di speranza. Per chi crede nell’amore e sa che la felicità è fatta di piccole cose, fugaci a volte, ma bisogna essere capaci di riconoscerla quando c’è e goderne a pieno.
se vi piace potete acquistarlo qui: Quel maledetto Vronskij.
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