
TempeStina è un grande classico svedese, pubblicato per la prima volta nel 1989, finalmente in Italia grazie alla casa editrice LupoGuido.
Stina d’estate va a stare da suo nonno, in una casetta di legno su un’isola e si diverte a raccogliere tutto quello che il mare porta, tesori preziosi come piume, bei legnetti o strani barattoli.
Stina va sempre a caccia di oggetti sospinti a riva dal mare o semplicemente lì per terra in attesa di essere scoperti.
Stina come un vento di tempesta, dice suo nonno.
Con suo nonno esce a pescare, quasi ogni giorno escono in mare con la barca per vedere se nelle reti c’è qualche pesce. È sempre emozionante, proprio sempre. Come una lotteria, secondo Stina. A volte le reti sono piene di pesci e a volte non ci è rimasto impigliato dentro nemmeno un rutilo striminzito. Solo un sacco di alghe ingarbugliate.
Al rientro il nonno toglie i pesci dalle reti e poi li molla nel vivaio, dove girano in tondo in attesa di diventare buonissime cenette per Stina e suo nonno. Il nonno la accontenta sempre, come quella sera in cui lei desiderava tanto persico per cena e suo nonno le cucina persico con prezzemolo e patate novelle.
Dopo cena il nonno si prepara un caffè, mentre Stina lava i piatti. Poi si siedono a tavola e mentre il nonno ascolta la radio Stina gioca con i preziosi tesori raccolti durante la giornata. Poi si danno la buonanotte.
Ma il sopraggiungere di un temporale e Stina, curiosa, esce di casa senza dire nulla al nonno. Sorpresa dalla violenza del temporale Stina se ne sta seduta dietro un grosso scoglio, infreddolita e spaventata. È uscita a guardare la tempesta, ma è tutto così buio e orribile. Per fortuna arriva il nonno che dolcemente l’abbraccia e le dice ” adesso torniamo a casa e ricominciamo da capo.”
Quando c’è una tempesta è meglio essere in due. E poi bisogna essere ben coperti, per andarle incontro
È davvero una bella tempesta e adesso Stina non ha più nessuna paura. Il nonno ha ragione! Quando c’è una tempesta bisogna essere in due.
Stina ora è serena, non ha più paura, riesce a godersi la tempesta e anche a portarsi a casa un nuovo tesoro: una bellissima scatola con scomparti in cui conservare tanti preziosi oggetti raccolti.
Ed è così che Stina viene ribattezzata dal nonno Tempestina!
Una bimba dolcissima, vivace, curiosa, bellissima e tenerissima in questo suo rapporto col nonno e con la natura, in questo suo viversi la semplicità delle piccole cose.
Tempestina è un libro che vi consiglio per tantissimi motivi: prima di tutto ha delle illustrazioni bellissime, poetiche, evocative, che rendono benissimo l’atmosfera e la dolcezza della storia e già da sole meritano un premio, poi la storia è bellissima perché ci presenta questo personaggino che ci piace da subito, curiosa, vivace, non si tira indietro nell’aiutare il nonno con le faccende di casa, è felicisssima di accompagnarlo a pesca, con quella sua vivacità d’animo che la porta a godersi l’esperienza indipendentemente da come andrà a finire quindi se troveranno pesci o meno, gioiosa e con quel cuore leggero che la porta a godere delle piccole cose senza senso raccolte qua e la sull’isola. Una bambina Tempestina, cui i nostri figli dovrebbero ispirarsi, nel non annoiarsi mai, nel non lamentarsi di una routine sempre uguale, nel sapersi godere il viaggio e non la meta, nel godersi quel nonno così caro e prezioso.
Insomma un libro che mi ha conquistata e che è piaciuto tantissimo anche ad Edoardo, che si è ritrovato in Tempestina perché anche lui raccoglie oggetti senza senso, perché anche lui adora seguire il nonno nelle sue attività, perché anche lui come Tempestina avrebbe voglia di vedere le tempeste da vicino, anche se non uscirebbe mai da solo, perché sa già che quando c’è una tempesta è meglio essere in due.
Se vi piace potete trovarlo qui (link affiliato): Tempestina, LupoGuido
Leave Your Comments