
La mia ospite oggi è Emanuela Dal Forno, mamma a Londra, collabora al progetto della charity Talia e la Valigia delle Idee e scrive per Italianmums.co.uk

Ciao Emanuela, benvenuta su MammaMoglieDonna. Sono molto contenta di ospitarti sul mio blog e molto curiosa di conoscerti meglio.
A che età hai iniziato a leggere a tuo figlio?
Leonardo non ha ancora due anni, ma abbiamo iniziato a leggere per lui quando aveva pochi mesi. La prima lettura, che ci ha accompagnato per mesi al momento della nanna, è stata una bellissima raccolta di filastrocche che leggevo e cantavo cullandolo.
Come hai conosciuto i libri per bambini e come li scegli per tuo figlio?
Ho sempre letto tantissimo, ma non conoscevo quasi per nulla i libri per bambini, perlomeno non quelli per i più piccolini. Viviamo a Londra e leggere in italiano per Leonardo è fondamentale per l’apprendimento della lingua per cui abbiamo fatto incursioni in libreria ogni volta che siamo tornati in Italia, abbiamo assoldato amici e parenti, cercato online. Così ho scoperto il tuo blog e il gruppo Facebook in cui trovo idee e suggerimenti preziosi. Per forza di cose acquistiamo la maggior parte dei libri su Amazon e il limite più grande è proprio quello di non poter sfogliare il libro e farsi un’idea prima di acquistarlo: per questo le recensioni e i consigli di altre mamme e papà sono impagabili.
Generalmente non faccio troppo caso alla fascia di età raccomandata, o almeno abbiamo iniziato a leggere anche libri consigliati oltre i due anni quando Leo non aveva nemmeno compiuto un anno. Naturalmente l’interesse era tutto per le illustrazioni e il suono della nostra voce all’inizio, ma piano piano abbiamo notato che Leo ha cominciato a memorizzare dettagli della storia e ad anticipare a modo suo quello che succederà nelle pagine successive. Credo che l’approccio giusto sia nel provare e osservare le reazioni del proprio bimbo, assecondando i suoi interessi e lasciandolo fare. Qualche libro all’inizio ne ha risentito – il nostro primo Gruffalò è finito letteralmente a pezzi – ma così Leo ha imparato a prendere le misure e ora sfoglia tutto felice i suoi libri preferiti, con tanta curiosità per quelli nuovi che di volta in volta arrivano ad arricchire la sua piccola libreria.
Quanti anni ha e qual è il suo libro preferito?
Leo ha venti mesi e ha almeno tre libri preferiti: Ti voglio bene papà, che sfoglia insieme a mio marito ogni sera da quando era piccolissimo. Papà orso e il suo orsetto non mancano mai nel nostro rituale della buonanotte e il libro lo conosciamo tutti e tre a memoria: Leo manda “teneri baci” e si lecca le “dita appiccicose” insieme all’orsetto scorrendo le pagine.
Un altro suo preferito è Dov’è la mia mamma? – direi che per mesi ogni sera siamo andati alla ricerca della mamma della scimmietta insieme alla farfalla Rita!
Più recentemente e in totale autonomia ha poi scoperto Primissime parole illustrate e passiamo ore a sfogliare il libro: io dico una parola ad alta voce e Leo indica la figura, oppure io indico una figura e Leo tutto orgoglioso mi dice la parola corrispondente, a volte in inglese come nel caso di ‘bus’ (i red bus sono una sua grande passione al momento!) il più delle volte in italiano.
Quali sono le vostre occasioni di lettura?
La lettura della buonanotte è un appuntamento fisso, ma durante la giornata (io sono a casa con lui, Londra mi ha regalato questo lusso di fare la mamma a tempo pieno) ci ritagliamo spesso momenti per sfogliare i nostri libri.
Nella sua cameretta abbiamo ricavato un angolo apposito dove ci accoccoliamo per leggere. Generalmente la mattina dopo la colazione o più tardi, prima del pisolino. Capita spesso poi che mentre io cucino o sistemo la casa Leo si tenga occupato sfogliando pagine. Lo fa da quando è piccolissimo, con uno sguardo concentratissimo che ci ha sempre fatto sorridere, soprattutto quando il libro era sottosopra!
Ci racconti la vostra/loro lettura della buonanotte?
Come ti dicevo abbiamo un vero e proprio rituale e cerchiamo di non sgarrare mai, anche in vacanza o nei nostri viaggi in giro per l’Italia a trovare le nostre famiglie. Ogni sera poco prima delle 8, dopo aver lavato i denti e messo il pigiama, ci mettiamo tutti e tre in cameretta e mio marito inizia a leggere ad alta voce. Leggiamo due storie, a meno che Leo non sia già troppo stanco, e generalmente sempre le stesse!
Oltre ai titoli già citati, tra i preferiti della buonanotte ci sono Sono io il più forte! e Il piccolo bruco Maisazio.
È un’abitudine dolcissima che vorrei non finisse mai. Io ricordo ancora perfettamente la voce della mia mamma, seduta in fondo al letto, che legge a me e mia sorella piccoline. Il pensiero di stare facendo la stessa cosa per Leo è davvero emozionante.
Mi raccontavi che la tua esperienza di letture con i bambini non è circoscritta solo a Leonardo, ma fai parte di un gruppo di lettura bilingue. Ci racconti?
Dallo scorso luglio con Talia e la Valigia delle Idee organizzo un playgroup per bimbi italiani e bilingue a Londra. Ci troviamo ogni settimana negli spazi messi a disposizione dalle biblioteche della zona, sia a Greenwich dove abitiamo che ad Hammersmith e Mayfair.
La sessione prevede una lettura animata, sempre diversa, seguita da canzoncine e filastrocche della tradizione che aiutano i bambini ad imparare e praticare l’italiano.
È un progetto che seguo come volontaria e che mi ha totalmente conquistato. È nato grazie a due mamme, Sara ed Eleonora, in UK ormai da anni, che hanno creato questa charity per supportare le famiglie italiane a Londra e creare occasioni in cui i bimbi bilingue possano esercitare la nostra lingua e scoprire la nostra cultura divertendosi.
Ogni settimana seleziono una nuova storia e vedere le reazioni dei bambini presenti è semplicemente impagabile.
Una mamma mi ha raccontato che la sua bimba di tre anni torna a casa dopo il playgroup, prende un libro e legge al suo fratellino appena nato, naturalmente inventando una storia e mimando i miei gesti e le mie espressioni. Credo non mi sia mai stato detto nulla di più gratificante!
Quali sono secondo te i benefici della lettura ad alta voce?
Per quanto riguarda Leo, leggo e canto per lui da quando era nella pancia e credo che la mia voce sia per lui una fonte di sicurezza e serenità.
Leggere ad alta voce permette di stabilire una connessione fortissima coi piccoli, lo vedo anche al playgroup. E naturalmente aiuta tantissimo a prendere confidenza coi suoni e la fonetica di una specifica lingua, a perfezionare la pronuncia, ad ampliare il lessico – tutti aspetti particolarmente importanti per noi che viviamo all’estero.
Come mamma lettrice, hai una tua ricetta per trasmettere ai bambini l’amore per la lettura?
Nessuna ricetta in particolare, credo che l’esempio sia sempre ciò che funziona meglio. Per cui farò in modo che quando Leo sarà più grande mi veda sempre curiosare in libreria o in biblioteca, leggere e parlare di libri.
Per il momento cerco di incoraggiarlo ma non forzarlo. Non mancano le occasioni in cui mi siedo sul divano e apro un libro sperando in un momento di tranquillità e che cosa succede invece? Lui non ne vuole sapere, mi chiude il libro tra le mani e mi trascina a giocare. Quando succede, il libro rimane dov’è e si fa altro, la lettura non deve essere altro che un piacere.
L’ultimo libro per bambini che hai comprato?
Il piccolo B, la storia di Babbo Natale bambino. Molto carino! L’ho scelto come lettura per la festa di Natale di Talia e la Valigia delle Idee e nonostante non sia brevissimo i bambini hanno ascoltato rapito tutta la storia. Lo consiglio senza dubbio.
Come deve essere un libro per bambini perché tu lo consigli ad un amico/amica?
Domanda difficile. Sto imparando a scoprire i gusto di Leo e il playgroup mi sta dando tantissimi spunti per capire quali libri catturano maggiormente l’attenzione del mio piccolo pubblico. Sicuramente conta la qualità delle illustrazioni, conta il ritmo della storia. Le rime per me hanno un fascino particolare, per esempio.
Alla fine però credo che ogni libro abbia qualcosa da regalare e che la stessa lettura possa assumere connotazioni e significati diversi nel tempo, a mano a mano che i bimbi crescono e sono pronti a cogliere nuovi dettagli.
3 libri che tutti i bambini dovrebbero avere in casa.
Un libro della Donaldson, li amo tutti ma forse direi Dov’è la mia mamma?
Zeb e la scorta di baci, tenerissimo.
Il piccolo bruco Maisazio, pieno di spunti e di chiavi di lettura a seconda dell’età del piccolo lettore di casa.

Se anche tu vuoi partecipare alla mia rubrica di interviste dedicate ai genitori che amano leggere ai bambini, scrivimi a federica@mammamogliedonna.it con oggetto Amoleggerti.

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