Leggere ai bambini migliora il linguaggio
Io l’ho sperimentato con i miei bambini e posso confermare che leggere ai bambini migliora il linguaggio, la capacità di espressione, la chiarezza espositiva, la proprietà di linguaggio.
Rimango sempre molto colpita confrontandomi con le insegnanti dei miei figli quando questi mi dicono che i miei figli hanno un vocabolario molto ampio e una grande capacità espositiva perché sento davvero di aver dato un contributo enorme al loro sviluppo intellettuale con la lettura precoce di libri di qualità.
I miei bambini sono cresciuti con una casa piena di libri, da piccolissimi abbiamo iniziato a leggere che erano neonati Filippo e nella pancia Edoardo e non abbiamo mai smesso.
Leggere contribuisce allo sviluppo del linguaggio quando sono ancora piccoli perché quando iniziano a parlare lo fanno esprimendo parole più simili a quelle vere e meno al “bambinese”, ma anche quando sono più grandi, perché quando iniziano a costruire frasi lo fanno in modo più articolato, perché quando hanno 8 anni sanno usare i congiuntivi (ma quello è merito di come ci esprimiamo a casa e non solo dei libri… ^_*)
Quello dello sviluppo del linguaggio è solo uno dei tanti benefici del leggere ai bambini (in questo post avevo listato quelli che secondo me sono i 7 più importanti benefici della lettura sui bambini).
I risultati dello studio di Leggere: forte!
“Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza” è un progetto della Regione Toscana in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, Cepell, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Indire e la collaborazione di LaAV.
L’obiettivo del progetto è di far diventare la lettura ad alta voce una pratica educativo – didattica, usuale e quotidiana, indipendentemente dall’età dei beneficiari, in tutto il sistema d’istruzione toscano, quale strumento per il futuro successo scolastico e lo sviluppo personale dei bambini e ragazzi.
Premessa: Durante i primi anni di vita, 0-3 anni, fascia d’età oggetto della ricerca, lo sviluppo del bambino è in continua crescita. Gli effetti normali dello sviluppo possono essere modificati (migliorati o velocizzati) da stimoli esterni che influiscono sulla qualità e sulla modalità della crescita.
Campione: 80 sezioni di nido sperimentali diffuse in tutto il territorio regionale, che ha coinvolto circa 1600 bambini. Selezionate le classi di nidi campione, sono state suddivise in gruppo sperimentale, dove si è praticata la lettura ad alta voce intensiva seguendo le linee guida di Leggere: forte! e gruppo di controllo dove sono proseguite le attività educative regolarmente.
Valutazione ex ante: è stata fatta una somministrazione di test iniziale, prima del training di lettura ad alta voce
In seguito:
– gli educatori del gruppo sperimentale hanno applicato il training di lettura ad alta voce, leggendo per 40/50 giorni consecutivi in modo intensivo, con affiancamento e monitoraggio delle attività da parte dei ricercatori e dei volontari LaAV.
– gli educatori gruppo di controllo invece, hanno proseguito le normali attività educative senza dare eccessivo spazio alla lettura ad alta voce. I bambini del gruppo di controllo hanno iniziato il training soltanto dopo la somministrazione ex-post dei test, ovvero dopo la conclusione della ricerca.
Il TRAINING DI LETTURA ha previsto:
- Tempo di lettura: dalla capacità di attenzione dei bambini fino a un’ora al giorno
- Contenuti: testi diversificati in base alle fasce d’età, negoziati con educatori/insegnanti e/o proposti direttamente da loro nell’ambito dell’attività educativa o didattica
- Lunghezza delle storie: da storie brevi a testi più lunghi. In particolare, per quanto riguarda i nidi, si è iniziato da testi senza parole per giungere, gradualmente, ai «quadrotti» (con l’utilizzo di testi classici come «Pimpa», «Giulio coniglio») e poi agli albi illustrati
Valutazione ex post:
Sono stati somministrati ai due gruppi gli stessi test. Il confronto tra gli esiti dei due gruppi ha fornito informazioni sugli effetti dell’esposizione alla lettura ad alta voce.
Dall’analisi dei diari, emerge in maniera significativa un aumento dello sviluppo e della produzione del linguaggio. I bambini, anche quelli che non hanno ancora sviluppato un linguaggio verbale, provano a comunicare, con gesti o espressioni del viso, la loro volontà di proseguire o iniziare l’attività di lettura. La produzione verbale è frequente per la richiesta di lettura in generale o per libri specifici, quelli preferiti.
I bambini manifestano frequentemente interesse verso l’attività di lettura, mostrando particolare entusiasmo e partecipazione nello scegliere loro stessi i libri per il gruppo.
Sviluppo di un’abitudine a prendere autonomamente i libri e sfogliarli, individualmente.
Tra gli effetti cognitivi è stato riscontrato un livello alto di attenzione, incrementato con il passare dei giorni e l’aumento dei tempi medi di lettura in 50 giorni, da 22 a 59 minuti, percepito dall’osservazione del livello di partecipazione e interazione dei bambini durante la lettura (indicano figure, ripetono frasi, anticipano le sequenze della storia, fanno commenti e domande sui personaggi). Un altro effetto cognitivo riscontrato con frequenza significativa è la capacità di memoria, con comportamenti come anticipazioni della storia, ripetizioni di parole o riferimenti specifici al racconto non solo durante l’attività di lettura.
In conclusione l’esposizione quotidiana intensiva alla lettura ad alta voce dei bambini della fascia 0-3 incrementa, velocizzandolo, lo sviluppo del linguaggio, nella comprensione e nella produzione, aumenta il livello di attenzione, migliora la capacità mnestica (memoria) e sviluppa un interesse verso i libri e la lettura.
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- Leggere per piacere, per divertimento, senza porsi un fine ultimo. Leggere ai bambini deve essere un momento di condivisione, di coccola, deve essere un momento in cui madre e figlio, padre e figlio condividono qualcosa. Legando la lettura a sensazioni positive di affetto e attenzione, invoglierete i bambini a chiedervi di ripetere l’esperienza.
- Non modificate le parole del testo, anche se sembrano difficili, spiegate loro il significato dei termini se ve lo chiedono o anche se non ve lo chiedono, in questo modo accrescerete il loro vocabolario.
- Leggete con espressione in modo che i bambini imparino dall’ascolto ad usare espressioni, modi di dire, frasi di senso compiuto.
- Non disdegnate di rileggere più volte lo stesso libro, per loro la ripetizione sarà utilissima e anche imparando a memoria il testo del loro libro preferito impareranno ad usare frasi e parole nuove.
Che ve ne pare dei miei consigli?
Ne avete altri? Ne parliamo nei commenti?
Sai che questo argomento è a me molto caro.
sebbene condivido in pieno ogni tuo singolo suggerimento, mi permetto di aggiungere che se poi il bimbo in questione ha qualche lieve ritardo nel linguaggio o qualche problema in merito, non è perché non gli sia stato letto abbastanza, ma perché ci sono altri motivi di fondo da eventualmente capire e affrontare diversamente.
Nessun senso di colpa o senso di inadeguatezza se dovesse succedere.
Hai ragione Micky, verissimo. Le motivazioni possono essere tantissime e se ci sono problemi è giusto rivolgersi ad uno specialista…
Il focus del post era sui bambini più piccoli e l’investimento che possiamo fare, perché anche i bambini con ritardo nel linguaggio, una volta sbloccati, magari avranno interiorizzato un ampio vocabolario. No?
Verissimo!
Condivido a pieno il tuo post e anche ciò che scrive Micaela. Leggere ai bambini è importante e aiuta il loro sviluppo, ormai lo confermano pediatri e specialisti. E’ pur vero che se c’è un problema di base che riguarda il linguaggio e la comunicazione sicuramente solo la lettura non può aiutare ma c’è bisogno di uno specialista. Ti lascio qui la mia esperienza con mia figlia riguardo la lettura di libri http://www.mammachebrava.com/leggere-libro/
A presto
Teresa