
Il libro che vi presento fornisce spunti, idee, consigli su come scrivere un diario di viaggio. Si chiama Appunti di viaggio, ovvero l’arte di fermare i ricordi ed è un libro per ragazzi dai 10 anni, ma anche un libro per tutti quelli che come me vorrebbero fermare il tempo o almeno poter tornare indietro quando vogliono ai tempi felici di un viaggio per riassaporarne i ricordi e le sensazioni.
Perché non bastano le fotografie, a volte si può costruire un vero carnet de voyage che sia fatto di parole, di collage, di ritagli, di mappe.
Appunti di viaggio insegna come scrivere un diario di viaggio.
Che sia lontanissimo o a due passi da casa, ogni viaggio merita di essere ricordato.
Perché come dice l’autore, un diario di viaggio è qualcosa di molto potente: un diario di viaggio è un contenitore di emozioni.
Un diario di viaggio serve a raccontare un viaggio serve a ricordare volti, parole, suoni, odori, colori, piccoli e grandi avvenimenti, in una maniera antica e nuovissima al tempo stesso.
Ma Appunti di viaggio non è solo per i viaggiatori, perché insegna si come scrivere un diario di viaggio, ma il viaggio può essere anche lungo l’anno scolastico.
E allora scrivere un diario di viaggio sull’anno scolastico può voler dire annotare pensieri, emozioni, persone, avventure, disavventure lunghe 9 mesi.
Appunti di viaggio infatti è un manuale di narrazione: raccoglie consigli per sperimentare linguaggi e tecniche diverse, per affinare le capacità narrative dei ragazzi e mettere alla prova la loro creatività seguendo le orme di grandi autori come Queneau, Calvino, Perec, Munari e tanti altri.
Ogni capitolo presenta un argomento diverso, invita all’ESERCIZIO CREATIVO, all’OSSERVAZIONE, alla SCRITTURA, alla NARRAZIONE.
Nelle pagine parole e immagini si fondono prendendo per mano i lettori e consegnando all’insegnante spunti di approfondimento storico e culturale.
A tal proposito, se siete insegnanti e volete confrontarvi con la casa editrice sul progetto, potete scrivere a scuola.lapis@edizionilapis.it
Vi lascio le parole dell’autore Pino Pace e il suo consiglio per chi decide di affrontare un viaggio scrivendo il suo diario di viaggio:
“Io penso che viaggiare sia importante, per togliere i panni che vestiamo di solito e vestire quelli del viaggiatore, appunto. Il viaggiatore non pretende di trovare in ogni posto che va tutte le comodità, i sapori, i comfort che trova in casa sua, nel suo paese, ma entra in un posto nuovo, parla con le persone, vive insieme a loro, nella loro maniera, scopre cose che non sapeva. Se prova a raccontarle – meglio in un carnet de voyage – potrà farle vivere ad altri, e potrà anche riassaporarle mesi o anni dopo. Ma secondo me, fare un carnet de voyage ci serve a gustarci di più i momenti del nostro viaggio, quando proveremo a catturare con disegni e parole la luce di un volto o di un tramonto, il suono di una mattina d’estate o il profumo di una tazza di tè.”
Se il libro vi piace, potete acquistarlo qui (link affiliato Amazon): Appunti di viaggio, Lapis
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