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    Leggere ai bambini, perché leggere ai bambini

    Educare con le fiabe

    16 Febbraio 2015

    educare con le fiabe

    E’ ancora possibile educare con le fiabe? Ha ancora senso raccontarle ai bambini di oggi?

    Oggi risponde alle mie domande Mariapaola Ramaglia, educatrice, formatrice, mediatrice familiare e web writer.

     

    Quanto è importante leggere ai bambini fin dalla più tenera età?

    Tantissimo! Secondo Guido Petter (che è uno psicologo dell’età evolutiva e uno psicopedagogista), le fiabe hanno addirittura un’importanza essenziale nello sviluppo del bambino e raccontare fiabe ai bambini dovrebbe essere un elemento imprescindibile per tutti i genitori, i nonni, gli insegnanti e gli educatori in genere. Addirittura c’è chi consiglia di farlo quando il bambino è ancora nel pancione della mamma, anche per trovare la ‘giusta voce’.

    Ci sono molti adulti (soprattutto i papà!), che, infatti, si sentono un po’ a disagio o addirittura ridicoli a raccontare delle storie, perciò hanno bisogno di fare pratica…

    Se si legge sempre uno stesso passo di un brano ad un bambino quando è ancora nel pancione della mamma, inoltre, è stato dimostrato che poi il bambino –una volta nato- sarà in grado di riconoscerlo, perciò non è mai troppo presto per iniziare a leggere ai bambini!

    [Tweet “Non è mai troppo presto per iniziare a leggere ai bambini”]

    Quanto sono importanti le fiabe nello sviluppo emotivo di un bambino?

    Tramite una fiaba, si può aiutare i bambini a raccontarci il loro mondo interiore e anche educarli alle emozioni e a sviluppare la loro intelligenza emotiva. In merito allo sviluppo emotivo/affettivo, quindi, il potere delle fiaba è innegabile.

    Il bambino si affeziona ai personaggi e vive in prima persona le loro emozioni. Inoltre, leggere un libro al proprio figlio e con il proprio figlio è davvero un regalo che si fa a loro, ma anche a noi. È una buona abitudine che diventerà irrinunciabile.

    Mia figlia non vuole addormentarsi se non leggiamo un libretto insieme e poi inventiamo insieme una storia. È un’abitudine che abbiamo preso e rappresenta un momento che ci ritagliamo la sera solo per noi, fermando le corse e la routine quotidiana che ci fagocita.

    È un momento di intimità e affetto importante, che consiglio davvero a tutti i genitori.

    [Tweet “Il bambino si affeziona ai personaggi e vive in prima persona le loro emozioni.”]

    Ritieni che le fiabe classiche siano ancora attuali?

    Penso proprio di sì. Eccetto alcuni stereotipi che andrebbero un po’ rivisti, favole e fiabe classiche sono ricche di spunti ancora molto attuali. Leggendo “Pinocchio” o “Cappuccetto Rosso”, per esempio, possiamo approfittarne per parlare delle bugie che hanno le gambe corte, dell’amore di un genitore che non muta nonostante le ‘monellerie’ del proprio figlio o dei tanti ‘lupi cattivi’ che ci sono in giro e di cui è meglio non fidarsi.

    Alcuni stereotipi “il principe azzurro”, le “matrigne cattive” sono ancora attuali?

    Ecco queste figure penso che andrebbero un po’ riviste, anche se hanno un loro ‘perché’.

    Nella vita reale, credere al mito del principe azzurro può portare a molte delusioni…

    Per quanto riguarda la ‘matrigna’, c’è una spiegazione al fatto che venga dipinta sempre così cattiva. Si contrappone alla madre che, invece, è solo buona, ma in realtà è come se fosse un suo alter ego. La figura della matrigna è importante nelle storie, perché –con una cattiveria che sarebbe considerata ‘inaccettabile’ da parte di una madre- spinge la protagonista della storia a staccarsi da lei e a crescere. Certo la negatività di questo termine stona con le matrigne che ritroviamo oggigiorno nelle famiglie allargate, che sembra quasi debbano faticare per dimostrare di non essere cattive come nelle favole. Infatti, molte preferiscono definirsi mamme bis, per esempio.

    E che dire della figura femminile nelle fiabe, remissiva, a tratti passiva, bella e inetta. Siamo sicuri che abbia ancora senso presentare ai bambini la donna in questi termini?

    Le fiabe e le favole classiche vanno raccontate, ma, per fortuna, oggi anche nei cartoni e nelle storie moderne, le eroine hanno imparato a prendere in mano il proprio destino… La protagonista di “Ribelle” gareggia per chiedere lei stessa la propria mano e “Rapunzel” sembra remissiva, ma, invece, dimostra di sapersela cavare bene anche da sola.

    L’evento: Educare con le fiabe

    Mariapaola Ramaglia e Silvia Mendico psicologa, sociologa e counselor, sabato prossimo 21 febbraio presentano a Roma un evento dal nome Educare con le fiabe, un percorso socio-educativo tra metafore e simboli delle fiabe classiche e moderne che “nel loro immaginario di elfi, boschi incantati, orchi, fate, principesse e streghe racchiudono il mondo intero.”

    Si parlerà del valore della lettura con i bambini, di come proporre loro libri e storie per poi avventurarsi nel mondo delle fiabe e della loro importanza nello sviluppo emotivo e sociale dei bambini, nel simbolismo delle fiabe e nella loro valenza educativa.

    Se volete partecipare all’evento, trovate tutte le informazioni qui

    benefici lettura fiabe classiche iniziative promozione lettura
    by Federica 
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    About Federica

    Appassionata di libri per bambini, mamma di due maschietti di 8 e 11 anni. Program Manager per lavoro e inclinazione personale: amo programmare, organizzare e non sto mai ferma! Tra Roma e Genova, cresco i miei figli cercando di educarli al bello, dai libri all'arte, alla buona cucina.

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    Vivo a Roma con i miei uomini, una casa nuova piena di libri per bambini.
    Cresco i miei figli cercando di educarli al bello: dai libri all'arte, alla buona cucina.

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