
Come vi avevo raccontato mesi fa all’Acquario di Genova c’è una nuova star ed è il Polpo Gigante del Pacifico, un esemplare maschio appartenente alla specie più grande al mondo: i suoi simili possono arrivare a pesare fino a 40 kg e avere tentacoli lunghi 4,5 metri.
L’incontro con il polpo gigante è sorprendete: ovviamente meravigliano le sue dimensioni, poi la sua delicatezza di movimento e infine le sue incredibili doti mimetiche, il Polpo Gigante che gli consentono modificare il colore da rosso a bianco e la struttura della pelle nel giro di pochi secondi.
Quando è arrivato il Polpo Gigante pesava 8 kg e non aveva ancora un nome, noi siamo andati a conoscerlo questa estate e pesava già 11 kg e come accade per i neonati di cui si segue pedissequamente la crescita per capire se stanno bene e mangiano abbastanza, anche per il Polpo Gigante la notizia del suo aumento di peso implica che si è ambientato bene ed è alimentato correttamente.
Il Polpo Gigante si chiama ERNESTO, il suo nome è stato rivelato solo un divertente concorso in cui i partecipanti si sono messi in gioco, provando ad indovinare il nome già scelto dall’Acquario per la nuova star, aiutati da indizi e curiosità pubblicati periodicamente sul sito dell’Acquario di Genova/Polpo e diffusi sui canali social della struttura. Il contest ha assegnato ogni giorno 2 biglietti dell’Acquario di Genova, per un totale di 64 biglietti. L’estrazione finale del 10 Luglio tra tutti i partecipanti che hanno indicato il nome corretto, ha decretato i vincitori di una visita “Esperto con te”, visita guidata esclusiva per 4 persone che consentiva di scegliere il giorno, l’ora e il tema dell’incontro e 2 coppie di abbonamenti Acquario Pass, l’abbonamento annuale che consente l’ingresso illimitato alla struttura, una visita Dietro le Quinte e altre agevolazioni speciali.
La vasca in cui è ospitato Ernesto ospita anche diverse specie di invertebrati: tre specie di anemoni, due specie di stella marina e l’oloturia della California. Non ci sono altri esemplari della stessa specie perché il Polpo Gigante del Pacifico è un animale solitario e non sviluppa legami sociali: ci è stato spiegato che in generale questa specie, ma anche gli altri polpi si accoppia per procreare e poi si allontana, è difficilissimo trovare esemplari che vivano in coppia, infatti sviluppa velocemente e muore spesso dopo un evento riproduttivo: in genere non supera i 3 anni di età. Sono asociali, vivono poco, ma i polpi sono animali estremamente intelligenti e con notevoli capacità di apprendimento. Sono in grado di aprire, con sorprendente maestria, barattoli contenenti cibo e di utilizzare oggetti per nascondersi dai predatori.
Durante la visita abbiamo avuto modo di imparare queste e tantissime altre cose sul polpo, ad esempio che le sue ventose non possono aderire al suo stesso corpo, questo come meccanismo naturale di auto-riconoscimento, abbiamo scoperto che ha e 3 cuori e il sangue blu in quanto il suo sangue contiene una proteina che contiene atomi di rame, che ha la funzione di trasportare l’ossigeno responsabile delle diverse sfumature di colore del sangue di questi animali, tendente al blu. Abbiamo imparato che è in grado di spruzzare inchiostro quando si sente minacciato formando una nube densa che confonde il predatore, permette al Cefalopode di mettersi in salvo.
Il Polpo Gigante del Pacifico è anche uno degli animali più velenosi al mondo: sono alcuni degli animali più velenosi al mondo. Nonostante non superino i 20 cm di lunghezza possono, se provocati, attaccare l’uomo, iniettando con il loro morso un veleno letale, per il quale ad oggi non esiste antidoto.
Nello spazio espositivo accanto alla vasca del Polpo Gigante Ernesto è stato installato anche un prototipo di braccio robotico di polpo, ispirato alle caratteristiche del polpo realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia e finanziato da Eni: il polpo è stato fonte di ispirazione per i robotici per la capacità delle sue braccia di muoversi agimlmente, manipolare oggetti con precisione, delicatezza, ma anche forza al bisogno. Ecco perché i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia si sono ispirati a lui. Il braccio è stato realizzato con materiali siliconici ed è dotato di ventose, proprio come il polpo naturale, per afferrare saldamente oggetti dalla geometria irregolare anche in spazi angusti.
Questo progetto è il primo frutto della neonata collaborazione tra Costa Edurainment e l’Istituto Italiano di Tecnologia che le vedrà operare fianco a fianco per i prossimi cinque anni con l’obiettivo di realizzare progetti di ricerca e divulgazione sui temi della biomimetica che coinvolgeranno sia l’Acquario di Genova, sia l’Acquario di Livorno (gestito anch’esso da Costa Edurainment).
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