Ero stanca, stressata, anche un po’ demoralizzata… gestire due bambini quasi del tutto da sola in questi mesi, mi ha messo a dura prova, fisicamente e psicologicamente e avevo davvero bisogno di rigenerarmi, di staccare la spina.
Ho fatto le valigie per me e i bambini e mi sono rifugiata in quello che nonostante tutto è e resterà sempre il mio porto sicuro: la casa dei miei genitori.
Abbiamo passato un paio di settimane dai nonni, coccolati, amati, aiutati in tutto ed è stato quasi come tornare bambina.. gli scherzi coi miei fratelli, le confidenze in bagno, i pettegolezzi, le risate..
Per me è stata una boccata d’ossigeno: le chiacchierate con mia mamma, con mia sorella, la routine della mia famiglia, la vicinanza di zii, nonni, di amici carissimi, della famiglia insomma mi hanno ridato quell’energia e quell’entusiasmo di cui avevo bisogno.
I miei bambini hanno riscoperto l’uno e conosciuto l’altro le gioie dell’affetto incondizionato di nonni e zii e ne hanno tratto beneficio. Mentre li guardavo in quel contesto, mi sono messa un po’ in discussione, mi sono chiesta se davvero ho fatto la scelta giusta anni fa quando ho deciso di allontanarmi da tutto questo per vivere in città. Volevo che loro avessero tutto quello che io non avevo avuto, tutte le opportunità che una città poteva offrirgli, ma qui, lontano da tutti mancherà loro qualcosa di più importante? Basteremo io e il padre? Basteranno le vacanze dai nonni a far loro capire cosa significa famiglia?
Beh in questi giorni ce la siamo assaporata tutti e tre, e io e Filippo in particolare ci siamo ritrovati, abbiamo riso come non ridevamo da un po’, ci siamo coccolati dormendo insieme nel lettone che la nonna aveva fatto per noi, abbiamo giocato, corso, ci siamo raffreddati e abbiamo fatto l’aerosol insieme, ma poco importa… perché è stato bello. Purtroppo abbiamo contagiato anche Edo che ancora non recupera del tutto, ma ne è valsa la pena comunque.
E sapete la cosa più bella qual’è stata? Tornare a casa e scoprire che anche questo per me, ma anche per Filippo è un porto sicuro.
Bentornata a me e a voi che, nonostante tutto, mi siete mancate!
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Bentornata…ogni tanto sevre cambiare per poter vedere le cose con maggiore lucidià…
hai fatto benissimo…ogni tanto ci vuole…piacerebbe anche a me staccare ogni tanto con i gemelli intendo..intanto noi abbiamo staccato questo week-end alle terme….ecco xhè ero impegnata…baciotti
Bella idea. Rilassante davvero! Bravi!
Noi donne abbiamo sempre molte responsabilità sulle spalle e rigenerarci è quasi un dovere…Hai fatto benissimo!
già… un dovere verso noi stesse, ma soprattutto verso questi bambini.
E’ bello risentirti così energica e positiva… e se questo è il risultato, vacci più spesso dai tuoi, perchè aspettare quando proprio non ne puoi più?!?!
Secondo me, ai tuoi figli non mancherà mai niente… queste sono pippe mentali che soltanto noi mamme nei momenti di crisi sappiamo fare magistralmente!
Grazie Micky, hai ragione. E’ che a volte sembra tutto complicato, anche fare una valigia e partire con due bimbi.. invece una volta lì, tutto è stato facile! Ci torno, ci torno eccome!
Sull’altra questione, spero tu abbia ragione, ma è bello crescere con i nonni che ti coccolano, e loro questo non lo avranno.
staccare fa benissimo ogni tanto, lo faccio pure io quando vado dai miei genitori, e ritrovarmi con i ritmi del paese per qualche giorno mi ricarica sempre!
bentornata
Anche nel mio caso si trattava di un paese e lì, ti rigeneri davvero!
hai fatto benissimo! non sai quanto ti capisco, anche io ho sempre adorato l’atmosfera che c’è a casa dei miei, è l’unico posto in cui mi sono sempre sentita davvero a Casa…un bacione e bentornata!
vedo che capiamo alla perfezione! Un bacio a te. E grazie
bentornata….che bello il calore della famiglia….forse così lo apprezzi di più…io sono vicinissima a tutti nostri affetti…e forse ci scordiamo di quanto valgono!!!!
Io lo apprezzo di più da quando ci sono i bambini. Quando mi sono trasferita io da sola non mi mancava nessuno e niente della mia vecchia vita. Godevo della novità e della grande città, tornavo raramente… da quando c’è Filippo cerco di fargli vivere di più il calore della famiglia.
Ecco dove eri!Hai fatto benissimo a ricaricarti così!Per i dubbi che hai, ti capisco benissimo, tanto che ancora non so decidermi del tutto su dove vivere…..sono entrambi importanti sia gli affetti che le opportunità. Ti confesso che quando vivevo in città mi mancavano troppo i miei affetti e così abbiamo deciso di vivere la settimana dove ognuno di noi hai i suoi affetti e lavori e riunirci il weekend, ma non può essere la scelta definitiva, prima o poi dovrò decidermi…….e mi preoccupa. Per questo non saprei cosa consigliarti. L’importante è sapere che hai quel porto sicuro pieno di affetti e che puoi andarci quando vuoi, x te e x i bimbi, sia fisicamente sia con il pensiero x ricaricarti!Bacioni!
Grazie Fede. Capisco anche a tua situazione, ma hai ragione, prima o poi dovrai decidere per il bene della piccola, ma anche per il tuo. Però infondo essere lontani ha i suoi vantaggi: praticamente siete sempre fidanzati… niente routine, niente litigate, no? Goditela!!
Ciao carissima…quando ci vuole ci vuole…é sempre bello sentirsi coccolati..é bello ritrovarsi..é bello godersi la famiglia…beata te..in senso buono…avtei bisogno anch’io di una super mega ricarica.brntornata!
quando ce vo’ ce vo’… dicono a Roma! Prenditela anche tu una pausa!
E’ bello farsi coccolare dai genitori, ti sollevano di parecchio lavoro, ti aiutano con i bimbi… anch’io l’estate la passo a casa al mare con mamma per rilassarmi ….. pero’ la voglia di stare per conto proprio con la tua famiglia non ha prezzo. Spesso mi chiedo se, ora che mamma sta sola a Roma (per di piu’ vicino a via Tiburtina..) e ha una grande casa vuota non sarebbe meglio trasferirci tutti da lei.. ma dopo cinque minuti penso che non rinuncerei per niente al mondo alla privacy della mia famiglia. Anche se la piccola non vede spesso la nonna, e’ affezionatissima a lei, e’ una specie di affetto innato dentro di loro, e la distanza non conta…
Capisco i tuoi dubbi e condivido le tue considerazioni sul bisogno di privacy. Anche io non riuscirei mai a vivere con i miei e forse neanche a vederli tutti i giorni… vorrei solo che certe volte fossero più vicini…
anch’io quando vado a casa dei miei mi sento “a casa”, tra le mie cose, come dici tu, è il mio approdo sicuro.
Quando sono lì mi ricordo chi ero, cosa volevo, cosa contava e conta per me.
Pensa che quando mi sveglio di notte, nella camera che condividevo con mia sorella e che ora è molto cambiata, per un attimo appena prima di aprire gli occhi la penso com’era allora, come se nulla fosse cambiato. Strano, ma significativo, no?
ciao cara, bentornata! é bello leggere che qualcuno ha ancora un porto sicuro nella mamma, nella casa di famiglia. Io oggi ho litigato per l’ennesima volta con la mia di mamma. E il mio porto sicuro l’ho perso da un pezzo……