Questa è la storia bella, ma strana
di un pinguino che voleva esser rana.
Nascosto sotto le coperte nella sua casa in mezzo ai ghiacci questo simpatico pinguino legge le favole. A giudicare dalla mole di libri che lo circondano, credo che gli piaccia molto leggere…
E una notte d’inverno, in uno dei suoi libri legge di una terra lontana nella quale un principe una volta era stato una rana. E comincia a fantasticare di sè seduto su un trono con una corona in testa.
L’idea gli sembrò davvero geniale: perché rimanere un pinguino normale?
Così lascia il piumone, i libri, i ghiacci, la sua casa e parte per per quella terra lontana portando con sè solo il libro su cui aveva letto la storia di quella rana. E strada facendo si libera del suo vestito nero, come di una pelle che gli sta stretta perché lui, ha grandi ambizioni.
Arrivato nella nuova terra si compra un vestito splendido, scintillante, fatto di squame di un bel verde brillante. Con quel vestito nuovo si sentiva davvero bello, un vero damerino, altro che quello da pinguino.
E così bello e rinnovato, si presenta alle rane dello stagno che lo accolgono senza problemi e giocano con lui, come fossero amici da sempre, come fosse uno di loro, ma …
ma un vera rana deve saltare
così il pinguino ci volle provare
ma nostante la sua determinazione pur continuando a provare e provare, proprio non gli riusciva di saltare. E in più le rane ridevano di lui così…triste e stanco capì di aver sbagliato e riprese la strada di casa.
Tornò tra i ghiacci che aveva lasciato
ma con l’abito nuovo che aveva comprato
Un pinguino vcerde non si era mai visto,
ma che importa: quello era il suo posto!
A casa lo accolsero festanti, come il figliol prodigo che ritorna, non importa quanto è cambiato nell’aspetto, quello che conta è che lui è a casa e sotto il vestito è ancora lui, quello che era, è ancora un pinguino, è ancora l’amico, il fratello, il figlio.
Il piccolo pinguino parte alla ricerca di una nuova vita in un viaggio forse dentro se stesso, per scoprire poi che tutto quello che conta è essere accettati per quello che si è e nostante quello che si fa.
Nonostante il suo volontario allontanamento, infatti, nessuno si è dimenticato di lui e nessuno gli ha negato il suo posto e il suo affetto.
Un libro dolce, un personaggio delicato, un piccolo esploratore che come tutti i bambini sogna di esseere quello che non è, salvo poi accorgersi che non c’è nulla di più bello che stare con le persone che ti amano e che ti apprezzano per quello che sei, senza cercare di cambiarti.
Un testo in rima di Valentina Muzzi
Immagini dolcissime create con la tecnica del collage.
Se il libro vi piace, potete acquistarlo qui:
Ci è del tutto nuovo… Dovremo procurarcelo
E’ moooolto carino!
Bellissimo il messaggio di accoglienza che dà. Ci piace, anche nei colori dell’abito nuovo!Ti ho risposto da me sul gruppo, con una proposta!:-)
E’ vero! Piacerà anche alal tua piccolina! Ti dico solo che Edo lo adora! Appena lo vede sorride e dice BEEEE che per lui vuol dire bello.
Ce l’abbiamo! Anche io avevo intenzione di recensirlo… prima o poi. Ma a dire il vero mi ha lasciato delle perplessità. Mi è sembrata una storia un po’ a metà, con un messaggio un po’ equivoco, o forse poco chiaro? E’ giusto seguire le proprie inclinazioni, malgrado i nostri limiti? Si può inseguire un sogno anche se ci porta lontano dal luogo di partenza? beh, la risposta, mi sarebbe piaciuto se fosse stata sì…
ci penserò su ancora un po’. Grazie per avermi offerto il tuo punto di vista.
Ciao SuSter, molto interessante il tuo commento, quando decidi di scrivere una recenzione mi raccomando fammelo sapere che son curiosa.
Ti dico la mia, diciamo che questo pinguino è partito inseguendo un sogno che non aveva basi molto concrete, insomma lui non voleva diventare un principe e quindi darsi da fare per raggiungere quell’obiettivo.
Lui voleva diventare una rana e come tale garantirsi di diventare un principe. Insomam come dire? Aveva sbagliato sogno? O solo strada? Lui è partito alla ricerca di sè e ha provato ad essere diverso da quello che era, si sentiva meglio nella sua nuova veste? SI, finché non ha provato a non essere più quello che era… e allora che ha fallito!
Oddio son stanca e credo di non essermi spiegata.
Voglio dire che se avesse provato a diventare un pinguino principe, allora sarei stata d’accordo con te…
ok, ne riparliamo uando leggo la tua recensione. ora son cotta!!!
tenerissimo!
Si, lo è!
Con sommo rispetto delle rane, adoro i pinguini!
Grazie della segnalazione!
Da questa settimana, partecipo anche io al VdL.
Buona domenica,
a presto!
🙂
Di nulla. Son contenta che ti sia piaciuta la mia segnalazione.
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Di libri per bambini vorrei parlare prossimamente, ma non ho facebook….:-(
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