
L’uomo d’acqua e la sua fontana
Qualcuno aveva lasciato un rubinetto aperto. L’acqua si era sparsa ovunque nella casa e da tutta quell’acqua era nato un uomo.
Un uomo d’acqua appunto, interamente d’acqua, dai piedi al ciuffo sulla testa.
Il povero uomo d’acqua spaesato e spaventato era sceso in strada per cercare il mare o un lago in cui tuffarsi, ma aveva incontrato gli sguardi malevoli delle persone che lo rimproveravano di bagnare tutto, lo invitavano a coprirsi, a provare a congelarsi sperando di diventare una persona normale.
L’uomo d’acqua non se ne curava più di tanto, andava in giro silenzioso, quasi sempre di notte, accostato ai muri, innaffiava i fiori, lavava i vetri sporchi delle auto, riempiva le bottiglie degli assetati.
Se lo avvistavano di giorno, lo rincorrevano e minacciavano, così era costretto a nascondersi in qualche pozzanghera o tombino.
Non è facile la vita di un uomo così diverso da essere scambiato per un mascalzone.
Poi col tempo impararono a conoscerlo e ad accettarlo. Soprattutto i bambini andavano sempre da lui con le mani aperte a chiedere un po’ d’acqua.
Poi un giorno venne un cielo scuro, si scatenò un temporale e l’uomo d’acqua sentì il richiamo della pioggia..
“Tu sei fatto di acqua, devi stare nei fiumi, nel mare, nella pioggia…”
ma l’uomo d’acqua non voleva e prese a correre via.. lontano da quella voce che lo inseguivano.. finchè in un paesino vide una fontana a forma di bambino, secca. Capì che quello era il posto giusto per lui e vi si tuffò. Da allora l’uomo d’acqua è diventato l’acqua di quella fontana, su e giù avanti e indietro, dal bambino alla vasca con i pesci colorati.
Dicono che di notte esca ancora per sgranchirsi i piedi.
Zoolibri pubblica una storia magica e suggestiva che ci fa parlare di acqua nelle sue forme, di sprechi, di discriminazione, di diffidenza verso il diverso, di solitudine.
Ma soprattutto questo libro è un viaggio di un tenero personaggio alla ricerca di se stesso e della sua identità.
Una menzione meritano anche alle illustrazione, semplici eppure graffianti.. pochissimi i colori usati, uno sfondo grigio e cupo contrasta con l’azzurro del protagonista che insieme a qualche tratto di rosso è l’unico colore che compare.
Una storia quasi commovente che d’ora in poi vi farà guardare le fontane con occhi diversi.
L’uomo d’acqua di Ivo Rosati e Gabriel Pacheco per Zoolibri
Selezioni:
• Ilustrarte Lisbona 2007
• Miglior albo illustrato Andersen 2008
• Mostra Internazionale d’illustrazione di Sarmede 2008
• Itabashi Translation Award 2008
• Migliori 100 albi CJ Picture Book Festival 1 edition

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