
Amo l’arte in tutte le sue forme, non perché io sia mai stata in grado di produrre disegni da artista o riprodurre brani musicali alla tastiera o interpretare piece teatrali. Amo l’arte forse proprio perché amo quello che altri riescono a fare e il modo in cui riescono a trasmettermi emozioni con un brano, un quadro, una foto.
La musica è da sempre parte della mia vita e di quella dei miei figli, svezzati a libri per bambini e brani di musica classica. Perché stimola l’intelligenza, direte voi? Perché calma, perché emoziona, perché da pace, dico io. Non posso dire di essere una fine conoscitrice di musica classica e non di rado mi tocca sorprendermi nel dare nome e volto ad un brano che sentivo da tempo ma che non associavo a quel compositore o come in questo caso, scoprire artisti eclettici come non mi aspettavo. E’ questo il caso della mostra dedicata a Paganini al Palazzo Ducale di Genova, sua città natale, per dare voce al Paganini meno noto, Paganini Rockstar, incandescente come Jimi Hendrix.

Niccolò Paganini è stato una vera icona dei suoi tempi, il musicista del passato che più di tutti può essere accostato alle stelle del rock contemporaneo, Jimi Hendrix compreso. Un artista che ha anticipato i tempi, un precursore della modernità. Il suo virtuosismo, le sue spettacolari performance in pubblico, il rapporto con il suo violino, i concerti affollati rivelano una figura senza precedenti e la sua popolarità può davvero ricordare quella di Hendrix. Due geni, due artisti, due musicisti in epoche diverse – uno con il violino l’altro con la chitarra – ma entrambi con la stessa straordinaria potenza in grado di rivoluzionare la storia della musica.
Dal 19 ottobre Palazzo Ducale e Genova dedicano a Niccolò Paganini una grande mostra con l’intento di raccontare, attraverso una narrazione contemporanea e multimediale, la vita del grande musicista, caratterizzata da un enorme successo di pubblico, ma anche da rapporti umani spesso travagliati e complessi.

Lo scopo principale del percorso espositivo è quello di indagare quale sia stata l’eredità che il grande maestro ha trasmesso ai suoi contemporanei, arrivando fino al confronto estremo con la musica contemporanea di Jimi Hendrix passando per Morgan, Salvatore Accardo, Gianna Nannini e Ivano Fossati, Roberto Bolle che hanno contribuito ad arricchire con i loro contribuiti video, la mostra.
Di lui si diceva … “Profilo d’aquila, occhi magnetici, mobilissimi: capelli neri, lunghi. […] Aveva qualcosa di spettrale e di fantastico, onde la sua sola apparizione alla ribalta destava nel pubblico un’impressione profonda”
I suoi concerti divennero presto leggendari: “trascinava l’uditorio al più vivo entusiasmo, meravigliandolo col suo slancio, con la foga, con la trascendentale maestria del suo strumento”. Delle vere e proprie performance, come le chiameremmo oggi, in cui il pubblico andava in visibilio catturato dal magnetismo di Paganini. La mostra, dunque, dedica grande attenzione all’idea di Paganini come prima rockstar della storia, azzardando, a ragione, raffronti con alcuni grandi virtuosi della musica rock, in particolare con Jimi Hendrix, raccontando e confrontando i personaggi attraverso non solo oggetti e documenti, ma anche elementi scenici fortemente suggestivi, che possano creare una forte empatia con il pubblico.

Forti elementi scenici, grandi fondali, quinte teatrali, l’esposizione di oggetti rappresentativi come la chitarra o come gli autografi musicali – concessi in prestito dall’Archivio Storico Ricordi di Milano, dalla Biblioteca Casanatense di Roma, dalla Biblioteca Civica di Trento – o come la famosa agenda rossa, proveniente dalla Biblioteca del Congresso di Washington che, grazie ad una messa in scena teatrale, propongono al visitatore una fitta
serie di rimandi evocativi, rafforzati dall’ascolto della musica e dalle proiezioni visive.
Cuore pulsante dell’intera mostra è il terzo ambiente, con un’inedita performance realizzata per l’occasione da Roberto Bolle, Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer all’American Ballet Theatre di New York.
Testimonial d’eccezione, forte della sua intensissima arte, capacità e tecnica interpretativa, Bolle è il protagonista di un brano di danza sul Capriccio 24 di Niccolò Paganini, eseguito dal violinista Leonidas Kavakos (Dynamic, Genova).
Benché sia del tutto assente nei programmi scolastici e di certo lontano dalla top-ten dei loro ascolti, Paganini è una figura in grado di esercitare ancora oggi fascino e interesse sui giovani di ogni età, anche a partire dai più piccoli. La mostra offre la preziosa occasione di avvicinarli alla musica di Paganini senza diffidenza e di confrontare questo straordinario personaggio con quello di un altro fuoriclasse come Jimi Hendrix: entrambi figure carismatiche e fuori dagli schemi che hanno saputo interpretare la loro epoca e allo stesso tempo inaugurare nuovi modelli, sia musicali che sociali. Conoscerli significa comprendere qualcosa di più del loro tempo, in entrambi i casi un tempo di grandi trasformazioni. Ma soprattutto consente di capire che la musica è un linguaggio universale, che parla attraverso i secoli.
L’allestimento, anch’esso innovativo e di forte impatto emotivo, è pensato per tradurre in immagini le suggestioni della musica in immagini e per raccontare con figure e paradigmi moderni e vicini alla sensibilità degli studenti la straordinarietà dei due artisti. Correda il percorso e
Seminari, whorkshop e laboratori per le scuole e per le famiglie.


Sabati per le famiglie – Tutti i sabati alle ore 16 laboratori dedicati ai bambini dai 5 agli 11 anni. Per la mostra Paganini Rockstar ne sono stati pensati alcuni speciali.
20 ottobre, 9 febbraio PARTITURE A COLORI
Hai mai pensato al pentagramma e alle note come a qualcosa di simile alla tavolozza dei colori di un pittore? Un laboratorio con pastelli a olio e tempere, dove le note si traducono in segni e forme colorate e si dispongono sul pentagramma per dare vita a una sorta di partitura personale.
10 novembre, 26 gennaio IL TAGLIERE MUSICALE
Scoprire i pezzi che compongono alcuni strumenti musicali come il violino, la chitarra classica e quella elettrica, toccarli con mano, pizzicare le corde e successivamente registrare i suoni per giungere ad un ascolto consapevole: un laboratorio pratico per capire lo stretto legame tra il musicista e ilsuo strumento.
8 dicembre, 16 febbraio NOTE A COLORI
Per un bambino è facile visualizzare un suono, rendendo visivo ciò che non lo è. L’ascolto di un brano di Paganini ad occhi bendati diventa spunto per creare ad acquerello una sequenza visiva di macchie di colore e di linee che si intrecciano sullo spartito.
15 dicembre, 2 febbraio PAGANINI IN TOUR
Un racconto realizzato utilizzando vedute e incisioni dell’epoca di Niccolò Paganini per immergere i partecipanti nell’atmosfera del tempo. Le molte città toccate nei tour del violinista, Vienna, Parigi, Praga, rielaborate con tecniche grafiche miste per realizzare scenografie di racconti affascinanti
22 dicembre, 2 marzo
MIO PAPÀ MI SUONAVA… E MI VOLEVA BENE
Un percorso intimo e introspettivo che mette al centro dell’attenzione la relazione di Paganini col figlio Achille, un rapporto tenero e affettuoso a dispetto della fama del padre, personaggio enigmatico e trasgressivo, circondato da un’aura di mistero.
29 dicembre
QUANDO LA MUSICA DIVENTA SCULTURA
Mirò, Calder, Fontana e Melotti sono solo alcuni degli artisti che hanno dedicato loro celebri opere a temi musicali. Utilizzando tecniche miste, un laboratorio per creare forme tridimensionali in carta e materiali di riciclo ispirate alle composizioni di Paganini.
12 gennaio PAGANINI IN CITTÀ
Attraverso l’uso di carte e di insoliti strumenti si realizzano piccole “città sui trampoli” dove i teatri, le chiese e i palazzi genovesi legati alla vita del celebre violinista, sembrano sorgere dalle note di alcuni brani tratti dal repertorio paganiniano.
19 gennaio UNA ROCKSTAR IN CARROZZA
Cosa faceva Paganini duranti i viaggi delle sue lunghe tournée? Che paesaggi ammirava? Chi incontrava lungo la via? Come custodiva il suo amato violino? I racconti dei suoi viaggi si trasformano in un collage fatto di frammenti di citazioni, vedute e suggestioni.
In settimana – 11 gennaio, 8 febbraio, 8 marzo | ore 16,30 PRIME NOTE Nello spazio Kids in the City i bambini e le loro famiglie possono seguire dimostrazioni pratiche sull’uso degli strumenti. A cura del Conservatorio Statale di Musica Niccolò Paganini
Ingresso libero su prenotazione
Informazioni /Prenotazioni: ove non specificato, le attività per le famiglie sono a pagamento e su prenotazione
www.paganinirockstar.it
biglietteria@palazzoducale.genova.it

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