
Ho letto Cambiare l’acqua ai fiori perché sembrava che non se ne potesse fare a meno. Mi è piaciuto molto, mi sono affezionata alla sua protagonista, ma non mi ha travolto.
Tre è stato un amore a prima vista, le sue pagine mi hanno immediatamente assorbita, mi sono catapultata nelle pieghe della vita di questi Tre bambini e poi ragazzi legati da una amicizia più forte di un legame di sangue, che li terrà uniti e farà si che le loro vite si influenzino a vicenda anche quando sembrerà che siano lontani.
Adrien, timido e introverso vive con sua madre, il padre ha un’altra famiglia e si fa vivo ogni tanto per pranzare con lui, Etienne bello e di successo, vive in una grande casa con i suoi genitori, una madre che lo adora e un fratello e una sorella, Louise, sembra talmente sicuro di se a poter avere dalla vita tutto quello che vuole, Nina non ha ne padre ne madre,vive con suo nonno, solare, energia, forte, l’anima, il collante del trio, travolgente e infinitamente fragile allo stesso tempo.
Tre bambini che si legano a tal punto da mischiare le famiglie, crescono ragazzi studiando, mangiando e dormendo ora a casa dell’uno ora dell’altro, diventano adolescenti, sempre insieme, come fratelli ma di più, come fratelli che si sono scelti, sempre uniti giorno dopo giorno con il sogno di andare a vivere a Parigi insieme e fare musica con il loro gruppo i Tre.
Ma come ogni fiaba che si rispetti, l’imprevisto è dietro l’angolo e sconvolgerà la vita di uno di loro, turbando l’equilibrio e i sogni di vivere per sempre insieme, facendo galleggiare, fino a scomparire, quell’amicizia che sembrava tanto forte.
Ognuno di loro cercherà in se la forza e la determinazione per superare i propri limiti, ottenere il successo, uscire da una situazione di grave pericolo, ognuno imparerà a conoscersi meglio fuori dall’essere membro dei Tre, ma la svolta per loro coinciderà con il ritrovarsi, ognuno darà la forza all’altro per affrontare i propri fantasmi e provare ad essere felice.
C’è molto altro in questo libro, ma non voglio spoilerare nulla, c’è il giallo, c’è la ricerca di sé, c’è la difficoltà di accettarsi, l’abbandono di un genitore, c’è tanto tanto tanto e il tutto scritto con un ritmo coinvolgente che tiene incollati alle pagine, con un continuo andare e tornare tra presente e passato, che fa venire voglia di tornare da quei tre amici per sapere come stanno, come se la caveranno.
Nina, Adrien, Etienne e Virginie (un colpo di scena che ho adorato) e Louise, vi ho voluto così bene che ho voglia di rileggervi daccapo.
Meraviglioso!
Leggetelo!
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