
Guardando la volta stellata, ci vien subito da fantasticare: L’universo ha un bordo? Quanti mondi e quanti universi? L’universo ha una forma?
Fin dall’alba dei tempi l’uomo tenta di capire come sia fatto l’universo.
I filosofi lo immaginano rotondo o infinito, piccolo o gigantesco.
Fisici e matematici elaborano complesse teorie, e gli astronomi inventano sofisticati strumenti per esplorarlo.
Per capire i segreti della Natura, gli scienziati formulano delle teorie. Ogni scoperta aggiunge un tassello in più all’idea che ci facciamo dell’Universo.
Nel 1609 Galileo rivoluzionò il nostro modo di concepire l’universo osservando il cielo con… un cannocchiale!
Più osserviamo l’universo, più ci sorprende e affascina.
Di sicuro non finiremo mai di immaginarlo… e di rappresentarlo.
Guillaume Duprat ci invita a fare un meraviglioso viaggio visivo e scientifico nell’universo di ieri, di oggi e di domani,
2600 anni fa, i filosofi greci della scuola di Mileto cercano altrove che nei miti la spiegazione del moto degli astri…
Nel VI secolo a.C. Pitagora e i suoi discepoli utilizzano l’aritmetica e la geometria per esplorare il mondo.
La sfera, nella quale tutti i punti della superficie sono a uguale distanza dal centro, è una figura geometrica ideale per illustrare la perfezione dell’universo.
Il cosmo di Aristotele è un mondo unico, chiuso, che comprende 55 sfere cristalline inserite l’una nell’altra con la Terra immobile al centro.
Altri filosofi greci, appartenenti alla scuola degli atomisti, sostengono invece che la nostra Terra non sia l’unico mondo possibile, bensì uno dei tanti.
Mentre in Grecia quasi tutti gli studiosi abbracciano la teoria del cosmo sferico, in Cina due grandi scuole
di astronomi litigano sulla forma del cielo: il cielo come una ciotola rovesciata o come un uovo. Tutti modelli che mettono la Terra al centro del mondo.
Niccolò Copernico, astronomo e canonico polacco, propone che la Terra ruoti attorno al Sole e su se stessa…
Se la Terra non è più immobile al centro dell’universo, diventa un pianeta come gli altri. E questo stravolge tutto: l’uomo non è più al centro dell’universo, ma ne è solo un’infima parte.
L’idea è così rivoluzionaria che per volontà di Copernico i suoi scritti verranno diffusi solo dopo la sua morte.
E le stelle sono finite o infinite?
Galileo scopre nel cielo nuove stelle, invisibili senza l’aiuto del suo cannocchiale: sono più lontane di quelle che vediamo a occhio nudo? La sfera delle stelle fisse era quindi un’illusione? Nel 1632 Galileo sostiene che l’universo non è finito, come pensava la Chiesa. Per lui la Terra ruota attorno al Sole e le stelle sono distantissime; saprebbe anche come dimostrarlo, ma i suoi cannocchiali non sono abbastanza potenti da consentirglielo.
E poi c’è Newton, la teoria gravitazionale, la teoria della relatività di Einstein, l’universo in espansione, il Big bang.
Quello di Guillaume Duprat è un testo meraviglioso, un viaggio nella storia del genere umano che fonde storia e scienze e religioni antiche, in un volume che è un regalo prezioso per i nostri figli!
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