Torna la mia rubrica dedicata alle interviste ai genitori lettori. Nel post AmoLeggerti trovate i genitori che si son già fatti intervistare da me e le istruzioni per partecipare. L’obiettivo è quello di diffondere le vostre esperienze, condividendole con tante persone affinché l’amore per le letture ai bambini si diffonda sempre di più! ^_^
Questa settimana ospito Piero Guglielmino, del blog BABBORACCONTAMI
Lo trovate anche qui:
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/babboraccontami/
SEMINARIO: https://babboraccontami.wordpress.com/2017/09/04/che-cose/
Ciao Piero, benvenuto su MammaMoglieDonna. Sono molto contenta di ospitare un papà nelle mie interviste e sono molto curiosa di conoscerti meglio.
A che età hai iniziato a leggere a tuo figlio? Le sue prime letture sono state con papà o con mamma o con entrambi?
Ho iniziato a leggere a Luka prima che si chiamasse Luka, quand’era dentro la pancia della mamma. Sicuramente all’inizio, dopo la nascita, ero io a leggere per svariati motivi. In primo luogo perché ho scoperto la letteratura per l’infanzia proprio nell’anno in cui è nato Luka. Così ho iniziato una sfrenata ricerca di libri, più o meno adatti alla sua età. Poi perché mia moglie è slovena e purtroppo il mercato sloveno non offre la quantità e la qualità di quello italiano. Lei adesso legge in italiano i tanti libri che abbiamo a casa ma il primo anno leggevo quasi esclusivamente io. La mamma aveva così tanto a cui pensare che è stato un bene per tutti che io avessi questa passione.
Come hai conosciuto i libri per bambini e come li scegli per tuo figlio?
Li ho conosciuti durante un corso universitario col professore Livio Sossi, a Capodistria in Slovenia. Sono stato molto fortunato a iniziare grazie all’insegnamento di quello che ritengo uno tra i più importanti esperti in Italia e non solo.
Sono pochi i parametri che regolano le mie scelte: qualità estetica e letteraria della parola e delle figure, emozioni, interessi e capacità cognitive di mio figlio e il mio gusto di lettore adulto. Solo da pochi mesi Luka ha incominciato a mostrare chiaramente il suo gusto e io non posso che esserne felice. Immagino che d’ora in poi dovrò mettermi spesso da parte e lasciare che sia lui a scoprire i libri che hanno qualcosa da dirgli. Ma mi piace pensare che lui si fidi molto di me e che questa fiducia continuerà ancora per un po’.
Quanti anni ha e qual è il suo libro preferito?
Luka compie 4 anni il 9 dicembre. Posso sicuramente citare i suoi titoli preferiti perché tengo un diario delle nostre letture. Dopo il primo anno “Liberatemi!” di Alex Sanders (Babalibri). A 2 anni “Fortunatamente” di Remy Charlip (Orecchio Acerbo). Dai 3 anni “Nel paese dei mostri selvaggi” di Sendak (edizione Babalibri). Adesso è molto preso dalla serie di Reginald e Tina di Mo Willems (Il Castoro). Sono veramente tanti i libri che ama ascoltare e guardare e spesso mi sorprende la sua profonda partecipazione durante la lettura di albi che sarebbero indicati per età successive, a dover seguire le indicazioni delle case editrici o degli esperti. Non credo nelle fasce anagrafiche, non rispetto al mio bambino che è unico e che solo io e la mamma conosciamo nel profondo.
Vuoi raccontarci quali sono le vostre occasioni di lettura?
Ogni momento della giornata è buono per leggere. Nell’ultimo anno però le nostre letture si sono concentrate alla sera, prima di dormire. Luka è molto vivace (tutti i bambini dovrebbero esserlo!) e ama molto l’attività fisica quindi durante il giorno preferisce giocare. La lettura della sera è l’unica a cui non potrebbe rinunciare. Ho notato che d’estate, invece, leggiamo spesso in vari momenti, senza una regola precisa. Forse perché stiamo più tempo fuori e ci sono più occasioni per spezzare il tempo ludico con le storie. Ma attenzione, bisogna avere sempre almeno un libro con sé! E poi leggiamo in aeroporto, quando andiamo giù in Sicilia dai nonni. Spesso leggiamo durante i pasti oppure dopo un gioco che richiama una scena o dei personaggi di un libro. E ogni volta che porto nuovi libri dalle biblioteche dobbiamo leggerli subito, non importa dove e quando.
Ci racconti la vostra lettura della buonanotte?
Dopo che Luka si è lavato i denti di solito facciamo una lotta “acrobatica” sul lettone di mamma e papà. Questo è il suo ultimo momento per sfogare l’incredibile energia fisica prima della nanna. Dopo la lotta andiamo nella sua stanza e lui sceglie tre libri oppure chiede che li scelga io. Ci sdraiamo insieme e iniziamo a leggere. Dopo le tre storie è il momento della poesia. Non ne leggiamo solo una ma tante, però sempre dallo stesso libro. Quando leggiamo poesia io mi allontano e gli chiedo di chiudere gli occhi e coricarsi per dormire. Spengo la luce e con una torcia oppure sul tablet inizio a leggere seduto accanto al letto. Dopo ogni poesia faccio delle pause finché non sento che si è addormentato. Spesso continuo ancora un po’ a leggere. Perché? Per far entrare le parole dentro i suoi sogni, ovviamente!
Hai aperto un blog per trovare una risposta alla domanda “perché leggo a mio figlio”. Hai trovato la risposta?
No, per fortuna non l’ho ancora trovata, non una sola o una definitiva. Questo permetterà di continuare a farmi la stessa domanda e di cercare le risposte dentro i libri, insieme a Luka. Alcune risposte le ho condivise e potete leggerle sul blog.
Quali sono secondo te i benefici della lettura ad alta voce?
Sono tanti quante le storie più belle, quindi è impossibile elencarli tutti. Posso dire quali sono quelli di cui sto facendo esperienza giorno dopo giorno da quasi 4 anni.
– Il legame affettivo tra il genitore e il bambino grazie ai libri come ponti
– L’ascolto attivo. Non solo il bambino che ascolta ma anche l’ascolto del genitore che impara a osservare le sue reazioni non verbali e verbali
– La possibilità di viaggiare con la mente e crescere insieme
– Il prendersi cura della parola e della voce, dello sguardo e del Bello
– Il tempo! Un tempo lento, calmo, di totale dedizione a una cosa soltanto: la storia che abbiamo di fronte in un dato momento
Hai una tua ricetta per trasmettere ai bambini l’amore per la lettura?
Amore! I bambini ameranno i libri se gli adulti per primi amano leggere.
L’ultimo libro per bambini che hai comprato?
“Il serpente tanto solo” di Armin Greder (Orecchio Acerbo). Luka quest’estate ha perso il suo amato serpente. Ne abbiamo comprato un altro, di plastica, molto realistico. Circa due settimane fa Luka mi ha chiesto se avessimo libri di serpenti. Il primo che mi è venuto in mente è stato quello di Greder ed è stato un successo. Lo leggiamo quasi ogni giorno e anche il serpente ascolta!
Come deve essere un libro per bambini perché tu lo consigli ad un amico/amica?
Bello! So che la bellezza è qualcosa di molto soggettivo ma la storia della letteratura per l’infanzia è ormai ricca di tanti esempi oggettivi di libri esteticamente importanti, sia dal punto di vista iconico che verbale. Io consiglio sempre libri che restino nel tempo, che abbiano le qualità per lasciare semi dentro i bambini, semi che possano far crescere lettori consapevoli e appassionati. Un buon libro è ideato, progettato e realizzato a partire da un grande rispetto per l’infanzia. Un buon libro parla di tutto e non nasconde nessuna realtà che il bambino vive nella sua quotidianità e nella sua immaginazione. Un buon libro è fatto di parole e figure che volano alto, parole e figure che comunicano ai bambini tutta la bellezza e la complessità della vita.
3 libri che tutti i bambini dovrebbero avere in casa.
Cito tre titoli delle tre case editrici da cui è partito il mio viaggio di conoscenza dell’albo illustrato, tre case editrici che rimangono un punto di riferimento per la mia visione di una letteratura per l’infanzia di qualità. “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni (Babalibri), “Che cos’è un bambino” di Beatrice Alemagna (Topipittori) e “In bocca al lupo” di Fabian Negrin (Orecchio Acerbo).
Se volete partecipare ad AmoLeggerti e raccontarmi la vostra esperienza di lettura con i vostri bambini, scrivete a federica@mammamogliedonna.it.
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