
Oggi parliamo un po’ di gelato, vi va?
Parliamo di gelato perché sono stata invitata ad una conferenza stampa dell’ IGI – Istituto del Gelato Italiano per parlare di gelato confezionato e voglio raccontarvi quello di cui si è parlato circa statistiche di consumi, opinioni di esperti nutrizionisti e pediatri, consigli su quali tipologie e quando consumarne, e poi chef ed esperti su abbinamenti inediti e tecniche di appiattamento.
L’Istituto del Gelato Italiano, IGI è l’associazione che riunisce i principali produttori di gelato industriale in Italia, nato nel ’91 per fare una corretta informazione sul gelato prodotto e commercializzato in Italia, che si son dati un Codice di Autodisciplina Produttiva che fissa le regole di produzione della gelateria industriale in Italia garantendo un alto standard qualitativo ai prodotti.
GELATO CONFEZIONATO: COSA DICONO I CONSUMATORI
L’incontro è stato occasione di condividere la relazione DOXA sul consumo di gelato confezionato in Italia e sulla percezione qualitativa che i consumatori ne hanno. I risultati sono molto interessanti. Vi racconto qualche dato, alcuni vi stupiranno…
Gli italiani (come immaginavamo) mangiano il gelato prevalentemente in primavera ed estate, anche se molti hanno detto di mangiarlo tutto l’anno (35%), prevalentemente a merenda (50%), il 38% degli italiani lo mangia in famiglia, il 56% lo mangia a casa, contro il 27% che lo mangia al bar.
Che gelato scelgono? Il preferito dagli italiani è il cono (avreste detto altrimenti?!?) scelto dal 41% degli italiani, mentre tra le motivazioni per scegliere quale gelato comprare il 39% sceglie in base alla marca, il 34% in base alla lista ingredienti.
Quando si parla di gelato e bambini, i genitori dichiarano di proporlo ai bambini dopo 1 anno (31%) la maggior parte (48%) dopo 2 anni di età.
A proposito di credenze sui gelati confezionati, il 91% degli italiani è convinto che contengano conservanti, il 60% che contengano OGM, l’87% che contengano coloranti.
GELATO CONFEZIONATO: Cosa ne pensano gli esperti?
Il gelato è un prodotto che ha una sua valenza nutrizionale perché contiene proteine di latte e uovo, carboidrati semplici e complessi (che hanno un assorbimento più lento).
- Esiste quindi un formato e una tipologia più adatta alle varie situazioni di consumo: più leggero (da 100/150 calorie) per lo snack di metà mattina o metà pomeriggio, mentre cono, cialda o biscotto che contengono carboidrati complessi e proteine sono più adatti se il gelato deve sostituire un pasto (magari con l’aggiunta di una frutta).
- Meglio creme o frutta? Meglio quello che ci piace!
Il gelato di crema ha circa il 15-20% in più di calorie rispetto a quello di frutta. Tuttavia, se abbiamo deciso di consumare il gelato per gratificarci, non vale la pena di mortificare il nostro gusto per poche decine di calorie di differenza (No?!?).
Se nei gelati alle creme vi sono un po’ più di grassi, d’altra parte in quelli alla frutta vi sono un po’ più di zuccheri e i grassi inoltre garantiscono un più veloce e più persistente (meno rapido innalzamento della glicemia) raggiungimento del senso di sazietà.
Sfatiamo i miti!
- Il gelato industriale NON contiene conservanti in quanto la catena del freddo è sufficiente a garantirne la conservazione nel tempo.
- Il gelato industriale NON contiene OGM: nonostante non ci siano attualmente indicazioni su danni alla salute provocati da alimenti OGM, i produttori di gelato industriale in Italia hanno accolto le richieste dei consumatori e hanno accettato di produrre gelati privi di ingredienti OGM.
- Per quanto riguarda i coloranti, talvolta usati nei gelati per restituire un colore più naturale che il freddo tenderebbe a sbiadire, in ogni caso devono essere riportati sull’etichetta, permettendo di valutare se si tratta di estratti da sostanze naturali o meno.
Leggendo l’etichetta, il consumatore può sempre sapere quali ingredienti sono presenti nel gelato che sta scegliendo.
In questo senso il gelato confezionato garantisce una grande trasparenza per i consumatori che, grazie ad un’etichetta chiara, possono sempre sapere cosa contiene davvero l’alimento che stanno mangiando e quindi scegliere in modo consapevole.
Gelato e bambini: da che età possono mangiarlo?
Come noi mamme sappiamo bene, l’alimentazione migliore per il bambino fino a sei mesi è l’allattamento esclusivo al seno e, dai sei mesi, iniziando lo svezzamento, è comunque sconsigliato introdurre alimenti ricchi di zucchero che potrebbero in qualche modo viziare il gusto del bambino.
- Ecco perché gli esperti consigliano di proporre il gelato non prima del compimento del primo anno e, sottolineano che optare per un gelato confezionato dà la possibilità di scegliere in piena sicurezza riguardo all’igiene e consapevolezza rispetto agli ingredienti.
- L’ideale è scegliere un gelato a base di yogurt o fior di latte, ma vanno bene anche quelli più cremosi, visto che i bambini di uno o due anni hanno un fabbisogno di grassi maggiore degli adulti, calibrando il tutto in base al peso, alla costituzione, alle abitudini di vita del bambino.
- Per un bambino di uno o due anni andrà bene una mezza porzione di gelato (40-50 grammi), preferibilmente a merenda.
In ottica di fare una corretta informazione sul gelato, IGI ha promosso “Piacere, Gelato”, una campagna di informazione ideata dall’IGI e veicolata tramite “Pediatria” la rivista ufficiale di SIP, Società Italiana di Pediatria, per rispondere ai tanti dubbi che ancora gravitano intorno a questo prodotto. Forse avrete visto questa locandina PiacereGelato dal vostro pediatra.
Gelato in tavola: Come lo presenti?
Ora veniamo alla parte divertente, la ricerca DOXA dice che l’abbinamento preferito del gelato è con la frutta (30%), anche se il 39% degli italiani non lo abbina a nessun alimento.
Voi lo abbinate? E come lo presentate ai vostri ospiti?
Lo chef Emilio Perucci nel corso dell’evento, ha proposto tre incantevoli appiattamenti da realizzare in casa con gelati confezionati e altri ingredienti per stupire gli ospiti di una serata speciale:
- Viceversa: gelato alla nocciola con crumble di pistacchi e gelato di pistacchi su crumble di nocciola, accompagnati da cialda croccante e fiori eduli.
- Scacchiera del sottobosco: Ice cake di bianco e di nero con lamponi su briciole di biscotto romano al cacao e miele.
- Aspro e agro purché dolce: Gelato al limone su dadolata di verdure in agrodolce, con germogli di bietola rossa.
Tre abbinamenti fantastici e bellissimi da vedere. No?
Cosa bere in abbinamento al gelato?
Si può osare un vino con il gelato? Per chiudere in bellezza l’evento, il sommelier Giulio Bruni ha proposto degli abbinamenti vino gelato con vini eccezionali (prendete nota!):
- Passito di Pantelleria, che non ha bisogno di presentazioni, e che io tante volte ho già abbinato al gelato, perfetto per il gelato al pistacchio, e poi altre piacevoli scoperte,
- l’Aleatico di Gradoli, dal gusto dolce e morbido con profumi di frutti rossi,
- il Barolo Chinato da abbinare al gelato al cioccolato
- il Vino Meraviglioso – Conditum Paradoxum, fatto al 75% da vino, poi da cannella, pepe, datteri, zafferano e miele, ispirato alla ricetta antichissima del primo gastronomo e cuoco Marco Gavio Apicio.
I vini possono essere abbinati al gelato ma rispettando tre regole d’oro:
- Temperatura: Il gelato è da gustare a temperature tra i 12 e i 15 gradi affinché il freddo eccessivo non comprometta l’assaggio, il vino, invece, deve essere servito ad una temperatura leggermente più alta (un paio di gradi in più) di quella che gli sarebbe ottimale.
- Concordanza: Il vino da abbinare al gelato deve essere dolce e non troppo alcolico per non annullare il gusto del gelato e deve essere scelto tenendo conto delle principali caratteristiche gustative del gelato stesso, come l’aromaticità e la grassezza.
- Ordine di degustazione: Un dettaglio fondamentale, infine, è l’ordine di degustazione: il vino deve essere sorseggiato prima di gustare il gelato, mai viceversa! Ricordatevelo!
Insomma, come vi ho raccontato, di cose sul gelato ne abbiamo imparate tante: questi incontri servono a rendermi sempre più consapevole di quello che scelgo per me e la mia famiglia.
Quindi amiche informatevi, leggete e mangiate consapevolmente!
Post in collaborazione con IGI – Istituto del Gelato Italiano.
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