
Se vi chiedessi qual è il vostro cibo preferito, quanti di voi risponderebbero la pizza?
Quando decidete di cenare fuori, quante volte scegliete la pizza?
E con che criterio scegliete il locale in cui mangiarla?

ph credits Eataly
La pizza è probabilmente la regina del made in Italy, amata in Italia, dove ogni giorno in Italia si sfornano oltre 8,3 milioni di pizze, esportata in tutto il mondo. E proprio alla Pizza, Eataly ha dedicato La settimana della Pizza con incontri, laboratori, corsi, ma sopratutto la possibilità di degustare pizze fatte da autorevoli maestri pizzaioli italiani. In realtà l’idea di celebrare la pizza è nata già diversi mesi fa, commissionando una indagine sul tema che ha rivelato aspetti molto interessanti sui consumi e sui pareri di noi di chi la sceglie.
Nel nostro Paese c’è una crescente cultura sulla pizza legata ad una sempre maggiore attenzione verso ciò che mangiamo avendo finalmente acquisito il concetto che la qualità del cibo influenza la nostra salute. In questa ottica, gli italiani sono più attenti anche alla qualità della pizza: si apprezzano quindi le diversità delle farine, degli impasti, delle lievitazioni, delle materie prime impiegate.
Impronte di Pizza – La parola a chi lascia il segno
Ne abbiamo parlato ieri pomeriggio da Eataly Roma che ha curato la prima edizione di IMPRONTE DI PIZZA – La parola a chi lascia il segno che ha voluto dare voce ad alcuni dei più autorevoli maestri pizzaioli italiani per confrontarsi e condividere idee ed esperienze in fatto di pizza e, in particolare, di impasti: Renato Bosco, Stefano Callegari, Franco Pepe e Ciro Salvo, ovviamente con Francesco Pompilio, maestro pizzaiolo di Eataly e Fulvio Marino di Mulino Marino, che ha offerto interessanti spunti di riflessione sul tema di farine.
Si è parlato di farine, un tema molto attuale, visto che se è vero che il 48% degli intervistati afferma di preferire la 00, il trend di chi sceglie farine multi cereali e/o integrali (32%) è in crescita. Si è parlato di scelte anche in materia di idratazione, tempo di maturazione e cottura.
Uno dei motivi del successo globale della pizza è la sua semplicità sia in termini di ingredienti base sia di lavorazione, “l’impasto non è una ricetta. Gli stessi ingredienti, le stesse dosi, la temperatura e le tempistiche di riposo e cottura possono dare risultati diversi: sta nell’abilità del pizzaiolo sfruttare la duttilità dell’impasto per ottenere di volta in volta il risultato finale voluto” Eppure, la scelta di determinati prodotti, dalle farine alle guarnizioni, e procedimenti di preparazione fanno la differenza, come dimostrano le intuizioni di maestri pizzaioli che hanno lasciato il segno in un segmento alimentare estremamente affollato e variegato.
I maestri pizzaioli hanno raccontato la loro storia “pizzaiolo per caso” Renato Bosco, iniziando a lavorare per una famiglia di salernitani a Verona, incontrando poi un maestro pasticcere Morandin e scoprendo il mondo dei lieviti (lievito madre, di birra, misto) e la lievitazione e da li è diventato un pizzaricercatore, sperimentando e consolidando tecniche di lievitazione e scelte della materia prima. E partendo da farina, acqua, lievito, sale elementi che accomunano tutti i pizzaioli a personalizzare gli impasti. E così la dove esisteva solo la pizza napoletana e la pizza romana, ha creato le sue specialità: Pizza Crunch e Doppio Crunch, Aria di Pane al fine di esprimere nel suo lievitato la sua personalità.

ph credits Eataly
Franco Pepe ha posto il cliente al centro del suo modo di essere pizzaiolo: location accogliente, angolo degustazione in cui si associa alla pizza il vino e addirittura lo champagne, ma la sua attenzione è andata oltre decidendo di affiancare una nutrizionista in grado di fornire una tabella nutrizionale ai suoi clienti. Il pizzaiolo campano, che il prossimo 2 giugno diventerà Cavaliere della Repubblica per aver saputo risollevare, col suo progetto Pepe in Grani, le sorti di un territorio.

ph credits Eataly
Ciro Salvo (50 Kalò) ha raccontato la sua storia di figlio d’arte cresciuto in una famiglia che da due generazioni già faceva pizza, con l’idea di lasciare un segno nel mondo della pizza e ha sperimentato al fine di trovare un impasto altamente digeribile “Farina di medio tenore proteico, impasto ben idratato e maturazione da un minimo di 18 ore a un massimo di 24 ore sono i miei tre segreti per garantire una pizza leggera e altamente digeribile” 50 Kalò.

Stefano Callegari Sforno fa la pizza come da tradizione, impastando delicatamente, aggiungendo farina man mano, come da tradizione napoletana, ma è lui che ha inventato il Trapizzino lo street food romano presente a Roma con 6 sedi e Milano, Firenze, Torino e New York.
Ognuno dei maestri pizzaioli presenti insomma ha raccontato il suo modo personale di vedere l’impasto, la pizza, la sua visione e il suo modo di lasciare una impronta nella gastronomia.
E ovviamente non è mancato il momento degli assaggi dove abbiamo potuto assaggiare in tempo reale quanto appena descritto dai pizzaioli.
Un evento molto bello e molto interessante per parlare di cibo di qualità, in questo caso di pizza di qualità con chi se ne intende. Perché se è vero che noi consumatori siamo diventati sempre più esigenti e ci facciamo sempre più domande, è anche vero che vogliamo risposte da persone che se ne intendono, e ieri da Eataly c’erano voci davvero autorevoli.
Ovviamente non mi sono accontentata degli assaggi pomeridiani e mi son fatta raggiungere dal mio compagno per mangiare con lui la pizza di Renato Bosco, che eccezionalmente ieri sera preparava alcune delle sue pizze nel ristorante Pasta e Pizza di Eataly.

Il programma della Settimana della Pizza va avanti fino a Domenica
Venerdì 17
– IN PANETTERIA
Dalle ore 12.00 alle ore 21.30 Omar Abdel Fattah, Pane e Tempesta Presente nella guida “Teglie Romane”
Dalle ore 16.30 alle ore 17.30 Laboratorio dimostrativo con Omar Abdell Fattah (Gratuito )
Dalle ore 17.30 alle ore 19.00Radio Food: la diretta
– RISTORANTE DELLA PASTA E DELLA PIZZA | Dalle ore 19.00 alle ore 23.00 Ciro Salvo, 50 Kalò – Napoli Tre Spicchi sulla Guida Gambero Rosso 2019 Italia e Londra, Premio Speciale Pizza dell’Anno 3° Award 2018, Guida 50 Top Pizza
Sabato 18
– RISTORANTE DELLA PASTA E DELLA PIZZA
Dalle ore 12.00 alle ore 16.00 Luca Issa, Piccolo Buco – Roma Due Spicchi sulla Guida Gambero Rosso
Dalle ore 19.00 alle ore 23.30 Francesco Pompilio presenta la nuova Pizza Eataly
– IN PANETTERIA | Dalle ore 19.30 alle ore 21.30 – Aperitivo con Dj Set
Domenica 19
– RISTORANTE DELLA PASTA E DELLA PIZZA | Dalle ore 19.00 alle ore 23.00 – Stefano Callegari, Pizzeria Sbanco – Roma
– IN PANETTERIA | Dalle ore 19.30 alle ore 21.30 – Aperitivo con Dj Set
Incontri settimana
– La pizza fatta in casa | Mercoledì 15 maggio ore 19.00 | 65 € | Prenota ora
– La pizza con farina di farro | Venerdì 17 maggio ore 19.00 | 50 € | Prenota ora
– Mani in pasta col maestro panettiere | Sabato 18 maggio ore 16.00 | 35 € | Prenota ora
– Pizza Party: il laboratorio in inglese | Sabato 18 maggio ore 17.00 | 20 € | Prenota ora
– Tour: alla scoperta della pizza | Domenica 19 maggio ore 11.30 | 15 € | Prenota ora
I piatti speciali in Menu
– IN BIRRERIA – Dal 13 al 19 maggio, a pranzo e a cena potrai gustare la pizza al padellino
– IN CUOPPERIA – Durante tutta la settimana, la pizza fritta di Gaetano e Pasquale Torrente
Io quasi quasi ci torno anche stasera! ^_*


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